Nicotera.
La
manifestazione celebrativa per i 150 anni della nascita del Liceo Classico di
Nicotera è cominciata all’insegna della musica. Si è infatti magistralmente
esibita l’orchestra giovanile dell’Istituto omnicomprensivo “Bruno Vinci”,
diretta dagli insegnanti di musica. Un benvenuto musicale ad un parterre
d’onore, che ha visto la presenza degli alti vertici della giustizia e delle
istituzioni, oltre che i tanti insegnanti, ormai in pensione, del liceo.
Una ricorrenza storica
che meritava di essere celebrata a dovere: la fondazione di una scuola che ha
visto passare tra le sue mura molte generazioni di giovani, attraverso i
più disparati eventi storici. Ma i veri protagonisti dell’evento di ieri sono
stati i ragazzi, che, nei mesi scorsi, hanno lavorato tantissimo per offrire
alla affollatissima platea il frutto del loro impegno. Un interessantissimo
filmato, girato nei più suggestivi angoli del centro storico di Nicotera, o in
zone strategiche dal panorama mozzafiato, hanno raccontato la storia del Liceo Classico, fin dai suoi remoti esordi.
L’uditorio ha assistito
con vivo interesse alle performances degli studenti, cui sono seguiti gli interventi. In
primis il discorso d’apertura della dirigente Marisa Piro, che ha esordito
partendo dai saluti alle autorità presenti: al Prefetto di Vibo Carmelo
Casabona, il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, al suo
vicario Giuseppe Mirarchi. Ai vertici della giustizia: il presidente del
tribunale di Vibo, Alberto Filardo; il procuratore della Repubblica di Vibo, Mario Spagnuolo. Ai vertici delle forze di polizia: il questore
Filippo Bonfiglio; il Comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Daniele
Scardecchia; il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Carmelo
Pallaria; il comandante della Capitaneria di porto, Capitano di fregata Antonio
Lo Giudice; il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Bernardo; il
Comandante della scuola di Polizia di Stato Stefano Dodaro; il Comandante del Roan della Guardia di Finanza Colonnello
Stefano Leccia; il Comandante dei Carabinieri di Nicotera Raffaele Castelli; il
sindaco di Limbadi Pino Morello; e le autorità religiose, don Francesco Vardè e don Nunzio Maccarone. Agli esponenti del mondo della cultura:
Gilberto Floriani, direttore dei Sistema bibliotecario vibonese e l’editore
Florindo Rubettino.
La dirigente ha voluto sottolineare «la riconosciuta
importanza nel panorama culturale nazionale della funzione formativa e sociale
del Liceo nicoterese, frequentato da autorevoli personalità e numerosi
professionisti che si sono distinti nei più disparati campi del sapere
contribuendo alla crescita culturale, spirituale e scientifica della nostra Nazione.
Tra le più antiche scuole di formazione umanistica- ha aggiunto Marisa Piro-
il Liceo ha esercitato un ruolo etico di ampio respiro educando, ispirando e
nutrendo le coscienze nei valori di libertà, giustizia e democrazia». Un
patrimonio culturale che, nell’occasione del 150° anniversario, non poteva
lasciare indifferente la comunità scolastica. «La storia e il valore di una
istituzione educativa- ha precisato inoltre Marisa Piro- deve essere raccontata e
tramandata di generazione in generazione al fine di radicare nelle coscienze
dei giovani la cultura e i principi fondanti del paese e del territorio di
appartenenza». In chiusura del discorso, la puntualizzazione di un dato che è
un punto d’orgoglio, per docenti e dirigente: «Negli ultimi due anni non si è
registrato uno sciopero e questo è dovuto a un sano dialogo instaurato,
attraverso la mediazione dei docenti, tra il dirigente scolastico e i ragazzi».
Nel suo indirizzo di saluto il prefetto Carmelo Casabona ha osservato di essere
rimasto piacevolmente sorpreso dalle performaces degli allievi: «non pensavo che
un piccolo paese come Nicotera- ha detto- potesse esprimere una cultura così
elevata. Ringrazio la dottoressa Piro per questo, perché quando una comunità
difficile come quella calabrese esprime cultura allora la Calabria può sperare.
L’arma per sconfiggere la criminalità- ha sottolineato il prefetto- è la cultura.
Le operazioni di polizia ci vogliono ma non sono determinanti, ci vuole
qualcosa di più, e questo qualcosa in più l’ho visto oggi qui in questo piccolo
paese».
Sulla stessa linea di
pensiero il presidente del tribunale di Vibo, Alberto Filardo: «Ho iniziato a
fare il giudice trent’anni fa proprio qui a Nicotera, e un ritorno
piacevolissimo perché ritrovo adesso una cittadina piena di interessi con dei
ragazzi fantastici. La cultura- ha rimarcato- è la migliore maniera per dare una
risposta concreta alle esigenze di una vita sana, sana se è culturalmente attrezzata». Molto
colto e ricco di spunti di riflessione il discorso del Procuratore
Spagnuolo, e un caldo invito rivolto ai
ragazzi, e cioè studiare sognando, osservando, riflettendo.
«Sono certo- ha
aggiunto- che chi è stato in grado di creare quelle cose bellissime (il
lavoro dei ragazzi, ndr) sarà un
individuo non servo di nessuno», perché la cultura è ciò che rende liberi.
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