martedì 12 aprile 2016

La manifestazione celebrativa del 150° anno del Liceo Classico "Bruno Vinci".




Nicotera. La manifestazione celebrativa per i 150 anni della nascita del Liceo Classico di Nicotera è cominciata all’insegna della musica. Si è infatti magistralmente esibita l’orchestra giovanile dell’Istituto omnicomprensivo “Bruno Vinci”, diretta dagli insegnanti di musica. Un benvenuto musicale ad un parterre d’onore, che ha visto la presenza degli alti vertici della giustizia e delle istituzioni, oltre che i tanti insegnanti, ormai in pensione, del liceo.
Una ricorrenza storica che meritava di essere celebrata a dovere: la fondazione di una scuola che ha visto passare tra le sue mura molte generazioni di giovani, attraverso i più disparati eventi storici. Ma i veri protagonisti dell’evento di ieri sono stati i ragazzi, che, nei mesi scorsi, hanno lavorato tantissimo per offrire alla affollatissima platea il frutto del loro impegno. Un interessantissimo filmato, girato nei più suggestivi angoli del centro storico di Nicotera, o in zone strategiche dal panorama mozzafiato, hanno raccontato la storia del Liceo Classico, fin dai suoi remoti esordi.
L’uditorio ha assistito con vivo interesse alle performances degli studenti, cui sono seguiti gli interventi. In primis il discorso d’apertura della dirigente Marisa Piro, che ha esordito partendo dai saluti alle autorità presenti: al Prefetto di Vibo Carmelo Casabona,  il direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, al suo vicario Giuseppe Mirarchi.   Ai vertici della giustizia: il presidente del tribunale di Vibo, Alberto Filardo; il procuratore della Repubblica di Vibo, Mario Spagnuolo. Ai vertici delle forze di polizia: il questore Filippo Bonfiglio; il Comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Daniele Scardecchia; il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Carmelo Pallaria; il comandante della Capitaneria di porto, Capitano di fregata Antonio Lo Giudice; il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Bernardo; il Comandante della scuola di Polizia di Stato Stefano Dodaro; il Comandante  del Roan della Guardia di Finanza Colonnello Stefano Leccia; il Comandante dei Carabinieri di Nicotera Raffaele Castelli; il sindaco di Limbadi Pino Morello; e le autorità religiose, don Francesco Vardè e don Nunzio Maccarone.  Agli esponenti del mondo della cultura: Gilberto Floriani, direttore dei Sistema bibliotecario vibonese e l’editore Florindo Rubettino. 
La dirigente ha voluto sottolineare «la riconosciuta importanza nel panorama culturale nazionale della funzione formativa e sociale del Liceo nicoterese, frequentato da autorevoli personalità e numerosi professionisti che si sono distinti nei più disparati campi del sapere contribuendo alla crescita culturale, spirituale e scientifica della nostra Nazione. Tra le più antiche scuole di formazione umanistica- ha aggiunto Marisa Piro- il Liceo ha esercitato un ruolo etico di ampio respiro educando, ispirando e nutrendo le coscienze nei valori di libertà, giustizia e democrazia». Un patrimonio culturale che, nell’occasione del 150° anniversario, non poteva lasciare indifferente la comunità scolastica. «La storia e il valore di una istituzione educativa- ha precisato inoltre Marisa Piro- deve essere raccontata e tramandata di generazione in generazione al fine di radicare nelle coscienze dei giovani la cultura e i principi fondanti del paese e del territorio di appartenenza». In chiusura del discorso, la puntualizzazione di un dato che è un punto d’orgoglio, per docenti e dirigente: «Negli ultimi due anni non si è registrato uno sciopero e questo è dovuto a un sano dialogo instaurato, attraverso la mediazione dei docenti, tra il dirigente scolastico e i ragazzi». Nel suo indirizzo di saluto il prefetto Carmelo Casabona ha osservato di essere rimasto piacevolmente sorpreso dalle performaces degli allievi: «non pensavo che un piccolo paese come Nicotera- ha detto- potesse esprimere una cultura così elevata. Ringrazio la dottoressa Piro per questo, perché quando una comunità difficile come quella calabrese esprime cultura allora la Calabria può sperare. L’arma per sconfiggere la criminalità- ha sottolineato il prefetto- è la cultura. Le operazioni di polizia ci vogliono ma non sono determinanti, ci vuole qualcosa di più, e questo qualcosa in più l’ho visto oggi qui in questo piccolo paese».
Sulla stessa linea di pensiero il presidente del tribunale di Vibo, Alberto Filardo: «Ho iniziato a fare il giudice trent’anni fa proprio qui a Nicotera, e un ritorno piacevolissimo perché ritrovo adesso una cittadina piena di interessi con dei ragazzi fantastici. La cultura- ha rimarcato- è la migliore maniera per dare una risposta concreta alle esigenze di una vita sana, sana se è culturalmente attrezzata». Molto colto e ricco di spunti di riflessione il discorso del Procuratore Spagnuolo,  e un caldo invito rivolto ai ragazzi, e cioè studiare sognando, osservando, riflettendo.
«Sono certo- ha aggiunto- che chi è stato in grado di creare quelle cose bellissime (il lavoro dei ragazzi, ndr) sarà un individuo non servo di nessuno», perché la cultura è ciò che rende liberi.

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