Nicotera. Il comune di Nicotera deve alla Regione, per quanto concerne la tassa sui
rifiuti, la bellezza di 413.957,40 euro. Una situazione debitoria allarmante
per un comune di poco più di seimila abitanti, e in cui il 70% dei contribuenti
paga regolarmente le tasse alla prima ingiunzione di pagamento, senza che
quest’ultimo debba ricorrere, se non in misura minore, alla riscossione
coattiva. Sulla spazzatura il ruolo annuo è di un milione di euro. Ma entriamo
nello specifico del debito e rileviamo che nel 2013 ammontava a 235.488,22
euro, a cui si è aggiunta la somma del 2014, pari a 178.469,18 euro.
Si tratta di crediti “certi, liquidi ed esegibili”, si legge sul sito della Regione, e si riferiscono ai versamenti
effettuati il 28 febbraio 2016.
La storia dei rifiuti, a Nicotera, è irta di lentezze, ripensamenti e
fasi alterne.
Quando la giunta Pagano si insediò, nel novembre del 2012, promise che
avrebbe risolto il dramma di un paese costellato da cumuli di spazzatura.
Certo, l’impresa non appariva semplice, vista la situazione gravemente
debitoria in cui versava la stessa Regione Calabria, dopo la fase, rivelatasi disastrosa,
del commissariamento. Ma i problemi derivavano (e derivano) dal mal
funzionamento delle discariche, sempre al collasso. La prima mossa era quella
di far partire la differenziata. E così è stato, ma solo per alcune frazioni:
Badia e Marina. Rimaneva Comerconi e soprattutto Nicotera. Ma è proprio qui che
stranamente la differenziata proprio non riesce a decollare. L’amministrazione,
a mezzo stampa, ha annunciato svariate volte l’indizione di un bando di gara. Un’incombenza
non rinviabile, vista la situazione critica in cui la città si è trovata svariate volte. Ma forse l’apice si è
raggiunto la scorsa estate quando la città era letteralmente invasa dalla
spazzatura. I cumuli nauseabondi non si contavano più. Le scene di turisti che
attraversano alcune zone tappandosi il naso, sopraffatti dal cattivo odore, non
costituivano certo un punto d’orgoglio per una cittadina dalle dichiarate
vocazioni turistiche. Esattamente un anno fa, il sindaco Franco Pagano annunciò
che a ottobre (del 2015) sarebbe partita la differenziata. Ha in effetti
indetto un bando di gara, per poi ritirarlo, ufficialmente in autotutela. Ora,
a primavera inoltrata, della differenziata nemmeno l’ombra.
Eppure se partisse il comune risparmierebbe bei soldoni. A tal proposito
val la pena di ricordare che l’ente, aderendo alla differenziata, potrebbe
usufruire di un notevole sconto sulle tariffe di conferimento nelle discariche,
e cioè, in base al livello di differenziata, il risparmio va dai 40 euro a 25
euro a tonnellata. Ma per Nicotera niente sconti, né
agevolazioni. Ma solo debiti che crescono. C’è inoltre da rammentare che il
comune di Nicotera deve all’Undis, la ditta per la raccolta dei rifiuti, 233
mila euro. Questo fino al maggio del 2015, e cioè quando l’azienda ha
presentato un ricorso per decreto ingiuntivo al Tribunale di Vibo contro il
comune di Nicotera. Parrebbe che solo una parte di questi soldi siano stati messi
in bilancio, il rimanente va ad allungare la già interminabile lista dei debiti
fuori bilancio del comune. Visto e considerato tutto questo, la domanda è:
assodato che i cittadini pagano con solerzia le tasse, perché non si riesce a
risanare i debiti, in questo settore? E soprattutto, cosa si aspetta a far
partire la differenziata ?
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