Nicotera.
Un
semplice foglietto affisso all’ingresso della banca annuncia ai clienti che il
30 aprile lo sportello chiuderà per sempre i battenti. Una notizia che arriva
all’improvviso, di certo inaspettata e poco gradita alla folta utenza della
banca Carime di Nicotera. Esattamente un mese fa, tramite l’Unisin, il sindacato
del settore bancario, era stata diffusa la notizia che i vertici del gruppo Ubi
prendevano tempo, relativamente alla soppressione della filiale nicoterese, e
che ogni decisione era rimandata a dopo l’estate. Ora invece per gli utenti è
arrivata la doccia fredda: la storica Carime di Nicotera, dopo cinquant’anni di
onorato servizio, sarà chiusa. Un nuovo disservizio, per la comunità nicoterese,
si aggiunge quindi a quelli già esistenti: la cittadina costiera perde un altro
pezzo importante, nella totale indifferenza della politica locale, dalla quale
almeno ci si aspetterebbe un sussulto di indignazione. Per i cittadini comincia
così il disagio: si perché, sempre in base a quanto recita il fragile foglietto
esposto in banca, la clientela se vuole continuare ad usufruire del servizio
deve recarsi o a Rosarno oppure a Tropea. Inoltre sarà anche soppresso il
servizio Bancomat.
Insomma, il disservizio
si fa doppio, e raccontare il disappunto della clientela sarebbe quasi
superfluo se gli utenti non si fossero sentiti presi in giro: dapprima hanno
assistito al balletto delle ambiguità: chiusura sì e chiusura no, senza che
nessuno in filiale sapesse fornire notizie precise in merito. Poi, l’annuncio
dell’Unisin sul rinvio, e infine è di questi giorni la batosta finale: la banca
chiude, il 30 aprile. Con buona pace dei clienti. In tanti pensano già di
trasferire il proprio conto altrove.
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