Nicotera. Anche Enzo Comerci, vice presidente del Movimento
politico “Fronte comune per il Vibonese” partecipa alle polemiche di queste ore
in merito all’organizzazione della ricorrenza del 150esimo anno del Liceo
nicoterese. Per Comerci l’importante evento, «nonostante la partecipazione di
importanti autorità con in testa il Prefetto della Provincia, è sembrata, per
chi se ne è accorto, avulsa dalla città stessa». «Un evento così importante-
precisa- che tocca la cittadinanza tutta e la sua storia più bella della città,
non può essere organizzato “ad excludendum”». Secondo l’esponente politico
nicoterese avrebbe dovuto trattarsi di «una festa di popolo, in cui tutti
dovevano sentirsi coinvolti». Tutti i cittadini di Nicotera e dell’intero
comprensorio, a cavallo tra le due provincie, «dovevano sentire la festa come
qualcosa di proprio perché il Liceo è stato, per molte generazioni, “strumento
di istruzione e di vita” impareggiabile toccando più o meno tutte le famiglie»
Ma ciò, osserva con una punta di amarezza Comerci, non è stato. «E’ sembrato,
invece- osserva- un arroccamento nella “cittadella” come se si volesse tenere
stretto qualcosa di personale quando invece appartiene a tutta la comunità». La
sentenza del rappresentante di Fronte Comune è durissima: «Non è stata una
buona “lezione”!».
Il
disappunto si taglia con il coltello e Comerci non intende usare toni morbidi
per commentare una scelta organizzativa, quella della dirigente Marisa Piro,
una scelta che, egli dichiara senza mezzi termini, di non condividere, anzi
dardeggia: «non è stato un buon viatico per un istituto così importante che
ancora può dare tanto». In finale, un auspicio: «Buon senso vuole che, almeno, se
ne prenda atto e si faccia un po’ di autocritica perché anche dai fatti non
positivi si possono trarre insegnamenti per fare meglio nel futuro».
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