mercoledì 19 settembre 2018

Allacci abusivi alla rete idrica. Arrestati due coniugi.


Nicotera. Nuovo colpo messo a segno da un’operazione congiunta della Polizia Municipale e dei Carabinieri contro gli allacci abusivi alla rete idrica comunale. A finire agli arresti domiciliari sono stati questa volta due membri del medesimo nucleo familiare, precisamente marito e moglie. I due, non solo servivano la loro abitazione con l’acqua pubblica, ma annaffiavano anche gli estesi agrumeti e i campi coltivati posseduti in divisione di beni. Per aggirare i controlli gli astuti coniugi avevano installato una specie di contatore fittizio, per riportava bassissimi livelli di consumo. Gli allacci abusivi alla rete idrica individuati sono due. Per rintracciare il percorso sotterraneo dei tubi c’è stato bisogno di un escavatore che ha portato alla luce un congegnato sistema di bypass capace di irrigare abbondantemente i loro campi, facendo, nel contempo, un uso spregiudicato di acqua senza versare nemmeno un centesimo nelle casse comunali. Marito e moglie sono così finiti agli arresti domiciali. Ma non solo. Dovranno restituire al Comune anche il mal tolto: infatti, l’ufficio competente calcolerà ora il consumo abusivo di acqua e il relativo ammanco economico ai danni del comune e degli altri contibuenti, nell’arco di tempo  degli ultimi cinque anni. Scatteranno così le sanzioni previste dalla legge. L’operazione, realizzata nella mattinata di sabato, rientra nel solco di una serie controlli previsti da Carabinieri e Polizia Municipale per individuare le irregolarità nell’ambito dell’approvvigonamento idrico. Specialmente a Nicotera Marina ne sono state intercettate a decine nel corso dell’amministrazione commissariale. Controlli che non si fermeranno in quanto tale malcostume sembra essere assai diffuso. Val la pena di ricordare, infatti, che in seguito ai monitoraggi effettuati dagli organi competenti in moltissimi hanno fatto richiesta di allaccio alla rete idrica comunale; il che vuol dire che prima di allora la loro posizione era irregolare.

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