Nicotera.
Nuovo
colpo messo a segno da un’operazione congiunta della Polizia Municipale e dei
Carabinieri contro gli allacci abusivi alla rete idrica comunale. A finire agli
arresti domiciliari sono stati questa volta due membri del medesimo nucleo
familiare, precisamente marito e moglie. I due, non solo servivano la loro
abitazione con l’acqua pubblica, ma annaffiavano anche gli estesi agrumeti e i
campi coltivati posseduti in divisione di beni. Per aggirare i controlli gli
astuti coniugi avevano installato una specie di contatore fittizio, per
riportava bassissimi livelli di consumo. Gli allacci abusivi alla rete idrica
individuati sono due. Per rintracciare il percorso sotterraneo dei tubi c’è
stato bisogno di un escavatore che ha portato alla luce un congegnato sistema
di bypass capace di irrigare abbondantemente i loro campi, facendo, nel
contempo, un uso spregiudicato di acqua senza versare nemmeno un centesimo
nelle casse comunali. Marito e moglie sono così finiti agli arresti domiciali.
Ma non solo. Dovranno restituire al Comune anche il mal tolto: infatti,
l’ufficio competente calcolerà ora il consumo abusivo di acqua e il relativo
ammanco economico ai danni del comune e degli altri contibuenti, nell’arco di
tempo degli ultimi cinque anni.
Scatteranno così le sanzioni previste dalla legge. L’operazione, realizzata nella mattinata di
sabato, rientra nel solco di una serie controlli previsti da Carabinieri e
Polizia Municipale per individuare le irregolarità nell’ambito dell’approvvigonamento
idrico. Specialmente a Nicotera Marina ne sono state intercettate a decine nel
corso dell’amministrazione commissariale. Controlli che non si fermeranno in
quanto tale malcostume sembra essere assai diffuso. Val la pena di ricordare,
infatti, che in seguito ai monitoraggi effettuati dagli organi competenti in
moltissimi hanno fatto richiesta di allaccio alla rete idrica comunale; il che
vuol dire che prima di allora la loro posizione era irregolare.
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