Nicotera.
Tra meno di cinque mesi si concluderà il mandato della Commissione straordinaria,
insediatasi nel Comune costiero nel novembre del 2016. Di conseguenza Nicotera
tornerà alle urne per eleggere il suo sindaco. Apparentemente la cittadina costiera è ammantata da una calma irreale in cui la politica sembra quasi
confinata nella nebbia dell’indifferenza. In realtà così non è. Trattasi in
effetti di uno stato di calma apparente. Sotto una coltre di quiete e
disinteresse si agitano nuove energie politiche, si valutano accordi e si
siglano nuovi sodalizi. Uno di questi rappresenta una novità assoluta
nell’ambito politico cittadino, per il semplice fatto che i due protagonisti
che lo compongono, nella scorsa tornata elettorale, facevano parte di due
schieramenti opposti, in quanto elementi di spicco di due liste civiche
contrapposte che si sono date battaglia senza esclusione di colpi. Adesso,
però, avrebbero superato ogni screzio in virtù della medesima bandiera politica
a cui hanno tributato fedeltà: stiamo parlando di Anna Maria Giofrè e Pino
Marasco. Lei è una giovane avvocatessa forzista. Candidatasi nel 2012 a capo di
una lista civica, è poi divenuta consigliere di opposizione, salvo dimettersi
quando l’esecutivo Pagano finì sotto la lente di ingrandimento della
Commissione di accesso agli atti. Attualmente dirige il Dipartimento
provinciale della difesa dei Diritti umani di Forza Italia. Lui, infermiere,
volto notissimo della politica nicoterese, si è candidato sei anni fa
in una lista civica a fianco di Franco Pagano, che poi divenne sindaco di
Nicotera. In quella giunta Marasco ricopriva il delicato ruolo di assessore al
Bilancio. Tuttavia, la sua permanenza nell’amministrazione Pagano finì presto:
insanabili fratture decretarono la sua uscita di scena. Un’abiura, quella di
Marasco, consumatasi non senza risentimento da ambo i lati. Il tempo comunque
diede ragione all’ex assessore al Bilancio: la sua defezione “in zona Cesarini”
gli permise di non essere testimone diretto dello sfacelo che si sarebbe
abbattuto da lì a poco sull’amministrazione guidata dall’avvocato Pagano.
Tornando al presente,
il sodalizio tra Anna Maria Giofrè e Pino Marasco nasce fondamentalmente dalla
simile sensibilità politica dei due contraenti. Entrambi si sono apertamente
schierati con Forza Italia, fornendo, nelle ultime elezioni politiche, un
fattivo appoggio a Giuseppe Mangialavori, il medico vibonese che è riuscito a
conquistare uno scranno in Senato. E secondo insistenti rumors sarebbe proprio
Giuseppe Mangialavori il padrino della stipula elettorale tra i due azzurri
nicoteresi. Il neosenatore vedrebbe di buon occhio il duetto politico
Giofrè/Marasco, referente dei valori e degli obiettivi di Forza
Italia, nel non semplice lavoro di recupero di un territorio attanagliato da
una serie di criticità. Un binomio che sarebbe, al momento, l’unico a incarnare
una sensibilità politica di destra storicamente molto vivace a Nicotera. Tutto
ciò nascerebbe anche da precise e dichiarate scelte politiche di Marasco e
Giofrè. Quest’ultima, nella tornata elettorale per le comunali, nel 2012, era a
capo di una lista civica (“Nicotera futura”) che includeva diverse sensibilità.
Un accordo politicamente trasversale in cui confluivano tanti incerti che non avevano ancora trovato una chiara collocazione
politica, cosa che invece adesso è avvenuta. Ad esempio, Nicola Di Bella, altro
pilastro portante di “Nicotera Futura” si è recentemente schierato con il Psi;
mentre Gaetano Aurelio, che era l’asso
nella manica della coalizione, tende vistosamente a virare a sinistra; altri
elementi di quella lista hanno intrapreso le più disparate vie politiche,
mentre l’associazione Nicotera Nostra, che era la matrice di quel gruppo
politico, pare che ultimamente soffra a causa di dolorose spaccature al suo
interno.
Resta ora da capire
quali saranno le altre forze politiche pronte a scendere in campo. Intanto, i
motori si stanno già scaldando.
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