Una nottata da incubo
quella trascorsa dai cittadini di Joppolo e Nicotera, la notte tra venerdì e
sabato. Una notte di paura in cui sono stati rivissuti i terribili momenti dell’alluvione
del 18 giugno scorso, quando un tremendo nubifragio ha falcidiato le cittadine
costiere. Questa volta, però, la bomba d’acqua non era completamente
inaspettata. Infatti, già da due giorni era stata diramata un’allerta meteo.
Tuttavia, ciò non ha cambiato di una virgola l’angoscia vissuta dai cittadini
in preda alla pioggia che cadeva violenta e senza sosta. Nessuno ha chiuso
occhio. L’acqua è nuovamente entrata negli scantinati, ha travolto muri e
causato frane in un territorio già provato dall’intemperie naturali e che
fatica a rialzarsi.
Grandi disagi si sono
avuto a Joppolo Marina. Per tutta la giornata di ieri sono continuate le operazioni
di soccorso. Una famiglia residente in località Torre è stata portata in salvo
dai Vigili del Fuoco. L’abitazione, a causa dello straripamento del torrente Agnone,
aveva il piano terra allagato con oltre un metro d’acqua. Sono stati
numerosissimi gli interventi. I Vigili del Fuoco hanno lavorato
ininterrottamente dalle sei del pomeriggio del 24 agosto, quando la prima
perturbazione ha fatto la sua comparsa, fino alla tarda mattinata. La prima pioggia
si è abbattuta violentemente su Parghelia e Tropea, nelle ore pomeridiane. La
perturbazione si è poi spostasta su Joppolo e Tropea, durante le ore notturne.
Nicotera Marina era completamente allagata, le foto fatte dai risidenti dietro
le loro finestre mostrano scenari inimmaginabili fino a qualche anno fa, quando
il clima era ancora mite e indulgente e il territorio non conosceva questi
acquazzoni tipici dei climi tropicali.
I Vigili del fuoco sono
stati coordinati dal funzionario Domenico Ferito e diretti dal vice comandante
ingegner Sebastiano Rotta. L’enorme portata dei loro interventi è descritta in
comunicato stampa diramato dal Comando provinciale: tra i molti interventi posti in essere, sono state salvate sei persone rimaste bloccate all’interno delle
proprie abitazioni a Nicotera, mentre numerosi sono stati gli interventi per
prosciugamento e rimozione detriti dalla sede stradale.
Un altro grave
inconveniente riguarda una fuga di gas, provocata da uno smottamento terreno. Si
è reso necessario procedere all’evacuazione di sei nuclei familiari che
abitavano all’interno di una palazzina in via Madonna della Scala, sempre a
Nicotera. A causa delle numerose richieste di intervento è stato necessario
richiedere l’intervento di una squadra operativa e di una idrovora dal Comando
di Reggio Calabria.
Ora si ripropone la
questione della ricostruzione, della messa in sicurezza dei tratti resi
insicuri dall’alluvione, il recupero delle strade e dei muri contenitivi, i primi
e risentire degli effetti delle violente precipitazioni. Prima di Ferragosto la
cittadina medmea era stata colpita un’altra bomba d’acqua. Anche in quel caso
strade allagate e impraticabili. La scarsa manutenzione dei fossi e i tombini
perennemente occlusi e i sempeterni abusi edilizi continuano a creare disagi
biblici.
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