mercoledì 29 gennaio 2014

50 cittadini e la Torre di Parnaso sospesi in località Ciriciglia, terra di confine.



Nicotera. 50 cittadini in cerca di una residenza definitiva. Potremmo iniziare il racconto di questa strana vicenda, dai contorni assai indefiniti, parafrasando un dramma di Luigi Pirandello in cui sei personaggi cercano un autore che li adotti. Allo stesso modo qui abbiamo delle persone che dovranno ridefinire la loro residenza, perché, allo stato attuale, la loro posizione non è chiara, o per meglio dire, irregolare.
La storia è questa: una decina di famiglie, per un totale, approssimativo, di cinquanta persone, vive all’interno dell’area territoriale di Nicotera, ma ha la residenza nel comune di Joppolo.
La cosa ancor più strana è che questi cittadini, nicoteresi di fatto, ma joppolesi per l’ufficio elettorale, nell’edificare le loro case, all’interno dei 54 kmq del territorio nicoterese, hanno ottenuto la licenza dall’ufficio tecnico della cittadina medmea e non, ovviamente, dal municipio joppolese. L’ingarbugliata vicenda sembra avere avuto inizio parecchi anni or sono nei tortuosi apparati burocratici  degli uffici municipali, dove si sarebbero dirottati nuovi elettori presso Joppolo. La realtà dei fatti è che adesso il comune di Nicotera intende mettere ordine in un “affaire” dagli oscuri esordi: è infatti notizia di pochi giorni fa che l’assessore Federico Polito ha indirizzato una nota all’ufficio anagrafe, al quale si chiede un capillare censimento degli abitanti residenti entro contrada Ciriciglia, discusso confine tra Nicotera e Joppolo; nota inviata anche ai vigili urbani, i quali avranno l’onere di recarsi presso le case dei cittadini contesi  e verificarne la residenza; di conseguenza gli uffici competenti daranno corso alle relative procedure per il cambio di residenza dei cittadini “trafugati” dal comune di Joppolo.
Sembrerebbe però che la posizione non regolare non riguardi soltanto i cittadini residenti tra Joppolo e Nicotera, infatti pare ve ne siano altri presso alcune aree montane di Monte Poro, perché il confine territoriale nicoterese, si estende fino a tale località, confinando con la frazione di Caroniti. Anche qui da quanto è dato sapere, il comune intende inviare i vigili per scovare eventuali irregolari e riportarli, amministrativamente, entro i confini della Polis. Il comune medmeo non sembra tentennare a tal proposito anzi procede come un caterpillar, «per una questione di legalità e di rispetto delle regole», precisa Polito.
Le differenze dei limiti amministrativi è sempre la puntualissima Istat a fornircele, e sono quelle segnalate dai comuni in occasione dell’aggiornamento delle basi territoriali per i censimenti 2010-11, ma corredate da una comunicazione ufficiale e da opportuna documentazione (verbale di accordo tra i comuni coinvolti), in caso di diatribe per questioni territoriali.  
Nel caso di Nicotera-Joppolo manca tale chiarezza, perché, benché il confine tra le due cittadine costiere è di norma considerato contrada Ciriciglia- nei pressi di un ponte sovrastante un fosso, poco prima di contrada Uiveto- in realtà tale “limes” è spesso dibattuto. Val la pena, a tal riguardo, segnalare la questione della famosa torre di Parnasso, che, nell’immaginario collettivo è l’imponente “torre di Joppolo” ma che in realtà è nicoterese a tutti gli effetti,  e non solo perché ricade nella superficie territoriale della cittadina collinare, ma perché fu edificata storicamente da guerriglieri autoctoni per difendersi dagli attacchi saraceni.
Poiché le città calabresi sono figlie delle Polis greche, gelose della propria autonomia  e dei propri confini, tali diatribe sono dure a morire. A meno che non voglia prendere da esempio il caso dei comuni di Zambrone e Zaccanopoli, i quali nell’ottobre del 2012 hanno chiesto alla Regione Calabria la modifica dei confini territoriali, perché 13 famiglie, per un totale di 49 persone, pur essendo cittadini di Zaccanopoli, ricevevano i servizi essenziali dal comune di Zambrone, perché erano residenti entro la sua superficie territoriale, e per tale comune desiderano esprimere la loro preferenza elettorale.

Nessun commento:

Posta un commento