Nicotera.
Grande
sdegno e perplessità. Questi i sentimenti suscitati nell’opinione pubblica
dalla vicenda Sogefil.
L’aggiunta di ulteriori
e inquietanti particolari, emersi dalle carte dell’inchiesta ha aumentato lo
sconcerto e il desiderio di giustizia nei cittadini, che hanno compreso di
essere stati truffati, di aver versato i propri soldi nelle mani di una associazione
criminale senza scrupoli. In quegli anni, quando la Sogefil aveva uno sportello
in pieno centro, era possibile vedere file di cittadini che si recavano
nell’ufficio di riscossione ad onorare, almeno così credevano, il loro dovere
con il fisco. L’operaio o il pensionato erano spesso costretti a farsi
rateizzare gli importi, in quanto non riuscivano a pagare in un’unica
soluzione. Ora, che l’opinione pubblica è a conoscenza di nuovi particolari, la
rabbia aumenta, e quindi aspetti relativi alla presunta collusione con la
politica, dove alcune persone “segnalate” da esponenti politici locali e quindi
assunte negli uffici della Sogefil, guadagnando fino a 2000 euro al mese, o la
circostanza assai oscura inerente il ritrovamento nell’appartamento di un componente
del cda della società cosentina, «di numerose schede elettorali, vidimate e non
votate, relative a competizioni elettorali di recente svoltesi in Calabria», oppure
il coinvolgimento della Sogefil nell’inchiesta Eolo, quella cioè connessa al
settore dell’energia eolica in Calabria, non fanno che aumentare
l’indignazione, ma suscitano altresì desideri di giustizia e chiarezza.
I cittadini commentano
la notizia su Facebook, per le strade, nei punti di incontro, e sembra
incredibile che dei truffatori senza scrupoli abbiano agito quasi indisturbati
per diversi anni. Crolla la fiducia nelle istituzioni che non ha vigilato
sull’attività della Sogefil, e si attende che responsabili e collusi escano
allo scoperto.
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