Nicotera.
La
questione della Tares, com’è noto, ha gettato nel subbuglio amministratori e
cittadini. Rincari e poca chiarezza intorno al famigerato balzello, hanno fatto
di una tassa di natura cumulativa la protagonista delle ultime cronache, dalle
quali emerge chiaro il disappunto e il malcontento dei contribuenti costretti a
sobbarcarsi un notevole aumento fiscale.
In pratica, la Tarsu
(la tassa sui rifiuti) è stata sostituita dalla Tares. Per i commercianti, tale
metamorfosi fiscale, ha comportato, in alcune aree geografiche dell’Italia, un
aumento a due zeri. Ma anche per i privati cittadini l’aumento è ragguardevole,
tanto che in molti, si sono visti costretti a rateizzare l’esoso dazio.
Tuttavia, sembra che Nicotera sia, in tal senso, un’isola felice, ovvero che la
Tares non si presenti così esorbitante, anche rispetto, ad esempio, alla vicina
Limbadi. Ad argomentarne il perché è l’assessore Pino Marasco. «Non passa giorno senza
che non ci sia un’intervista a sindaci che accusano il governo centrale per
quest’ennesimo balzello», ha esordito l’amministratore, il quale nel prosieguo
della sua dichiarazione ha rivendicato un atteggiamento, da parte coalizione di
governo di cui fa parte, del buon padre di famiglia, in specie nelle sempre
annose questioni tributarie. «Avendo avuto sentore delle nefaste conseguenze
per i cittadini, a seguito dell’adozione della Tares da parte dell’ente,- ha
continuato Marasco- l’amministrazione Pagano ha deciso di rinviare
l’approvazione del bilancio, proprio per non adottare la Tares». Tale scelta è
dipesa dal fatto che stava crescendo la consapevolezza «che il governo avrebbe
dato la possibilità di scegliere tra Tares e Tarsu».
Secondo l’assessore la
scelta di percorrere la strada della pazienza si è rivelata strategica e
vincente
«perché
poi effettivamente- ha spiegato- il
governo ha dato la possibilità agli enti locali di optare per la vecchia Tarsu
con l’aggravio di soli € 0,30 al mq come tassa statale». Un risparmio notevole,
così parrebbe, per i contribuenti.
Tuttavia, per dovere di
cronaca è bene ribadire che l’opposizione, nel corso dei civici consessi degli
scorsi mesi, aveva sempre alacremente criticato il fatto che l’amministrazione
procrastinasse oltre modo la presentazione del bilancio, imputando tale
manchevolezza a pura negligenza. Invece, a quanto sembra, la presunta
trascuratezza mostrata dalla maggioranza, nascondeva in realtà un studiata
strategia “salva Tarsu”.
E sempre in tema di
risparmio e tutela delle tasche dei cittadini, Marasco fa sapere che «l’amministrazione
ha provveduto ad avviare la differenziata in via sperimentale senza alcuna
spesa aggiuntiva».
Enza Dell’Acqua
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