Nicotera.
2013.
Annus horribilis sul fronte della criminalità. La cittadina costiera ha
registrato per l’anno appena trascorso una ragguardevole serie di episodi
criminali d’ogni genere e maniera, e che potremmo definire trasversali, nel
senso che hanno riguardato sia la micro che la macro criminalità. Atti
vandalici, rapine, intimidazioni, effrazioni nelle scuole, danneggiamenti,
furti sacrileghi. Insomma, un bel caleidoscopio di azioni criminali che hanno mostrato,
in modo eloquente, come i malviventi, agiscano con estrema spregiudicatezza. Ecco
la lista.
16
febbraio. Rapina all’Ard discount di Nicotera Marina. Due
malviventi vi fanno irruzione alle 8 di sera. Magro il borrino: 250 euro.
19
febbraio. Teatro dei
fatti il quartiere di San Francesco e una via molto trafficata, via Filippella,
nei pressi dell’ Ospedale civile.
Un’automobile incendiata, un’altra pesantemente danneggiata, mentre
presso il cortile antistante l’abitazione di un noto e stimato professionista,
Tommaso Michienzi, un suppellettile contenente indumenti personali dei padroni
di casa è stato completamente divorato dalle fiamme.
19
marzo. Atto vandalico al Liceo Classico. Ignoti hanno
forzato una finestra del secondo piano dell’edificio, probabilmente servendosi di
una scala, e si sono introdotti nell’istituto. I malviventi hanno portato via
alcuni computer. Vistosi danneggiamenti alle macchinette automatiche della
distribuzione delle merendine e delle bibite.
Il 28 marzo è stata la volta del centralissimo supermercato Conad.
Alle tre del mattino sconosciuti piromani hanno dato alle fiamme il cassonetto
in ferro contenente gli imballaggi di cartone degli articoli destinati alla
vendita. Il cassonetto, posto a fianco della parete laterale dell’esercizio
commerciale a mezzo metro dall’ingresso, era posizionato proprio sotto le
tubature del metano, e solo grazie al
tempestivo intervento dei vigili del fuoco, immediatamente allertati dagli
inquilini del palazzo che ospita il noto supermercato, si è potuto evitare la
tragedia.
3
aprile Nuova effrazione al liceo classico. I vandali si
sono accaniti questa volta contro la sala professori: cassetti e armadietti
aperti e rovistati, i registri degli insegnanti scaraventati in vari angoli
della stanza. Sulle pareti della sala professori campeggiavano inoltre scritte
offensive all’indirizzo dei docenti.
4 aprile. Ore 15.00. Alla stazione dei carabinieri
di Nicotera giunge una chiamata di intervento. L’emergenza è partita dalla centralissima banca Monte dei Paschi di Siena che pochi
istanti prima era stata visitata dai rapinatori . Due uomini, dal marcato
accento siciliano e a volto scoperto, sono entrati nella filiale, hanno
estratto un taglierino e puntando la rudimentale arma contro i dipendenti,
hanno intimato loro di aprire le casse. Dopo aver ripulito la filiale si sono
dileguati nel nulla. Da rilevare che già due anni prima, il 26 febbraio 2011,
la stessa banca era stata fatta oggetto di un grave atto vandalico probabilmente
con finalità di rapina: ignoti hanno fatto esplodere un ordigno, collegato a
una bombola del gas, distruggendo lo sportello bancomat dell’istituto.
16 aprile. Effrazione all’Itis. Solito raid,
pc danneggiati, cassetti rovistati.
23 aprile. Continua indisturbata l’attività
dei vandali. Questa volta teatro d’azione dei teppisti è la frazione Marina. Sconosciuti
danno alle fiamme la porta d’ingresso di un appartamento. La celerità dei
vicini nel dare l’allarme e il fatto che la porta fosse d’alluminio piuttosto
che in legno hanno scongiurato che la cosa potesse avere conseguenze ben più
gravi.
30 aprile. Ennesimo fatto di
cronaca. Questa volta i teppisti hanno preso di mira un negozietto molto caratteristico
nel cuore della città. Ignoti hanno divelto e danneggiato le insegne del
negozio, hanno distrutto le fioriere poste davanti alla porta dell’esercizio
commerciale, hanno imbrattato il muro adiacente l’ingresso.
6 maggio. Incendiata l’automobile
di Nicola Storniolo, maresciallo capo del primo reggimento dei Bersaglieri di
Cosenza. Il fatto avviene nella centralissima via Filippella, nel cuore della
notte.
15
giugno. Ignoti, durante la notte, forzano la porta della sacrestia ed entrare in cattedrale. I
malviventi portano via le ostie consacrate e la pisside, il calice usato per
conservare le sacre particole.
26
giugno. Attentato alla villetta che il sindaco Franco
Pagano condivide con i suoceri. Nella centralissima via Tondo, alle tre del
mattino, ben 40 colpi di kalashnikov, dimostrano in modo chiaro e lampante che
c’è chi gira indisturbato in automobile con sofisticate armi da guerra, pronte
all’uso.
30 luglio.
Ore 20. L’Ard Discount, il market sito all’ingresso di Nicotera Marina, è
ancora pieno di clienti intenti ad effettuare degli acquisti prima della chiusura.
Ed è proprio poco prima che il più grande esercizio commerciale della frazione
marittima abbassasse le saracinesche che due individui, armati e a volto
coperto, vi hanno fatto irruzione. I due malviventi, sotto gli occhi degli
atterriti clienti, hanno intimato alla cassiera di consegnare loro il guadagno
della giornata. Impossessatisi del denaro (circa 300 euro) i due si sono
dileguati a bordo di un’autovettura di piccola cilindrata.
29
agosto. Rapina in una gioielleria in pieno centro storico.
Sono le 9.13 del mattino quando due malviventi fanno irruzione nel negozio. Sostanzioso
il bottino. I ladri hanno ripulito la cassaforte e portato via anelli da 5 e 10
mila euro.
31
agosto. Raid alla
scuola elementare. Ignoti forzano una delle porte laterali della scuola
elementare. La fortuna però stavolta ha voltato le spalle ai nottambuli
scassinatori, che infatti non sono riusciti a penetrare all’interno
dell’istituto.
14
settembre. Oggetto dell’attenzione dei ladri è questa volta
il cimitero. I predatori di rame fanno razzia di metallo rosso.
28
settembre. Sconvolgente delitto in una palazzina in pieno
centro. Roberto La Rosa viene assassinato a colpi di pistola presumibilmente
dal marito della donna con cui aveva intrecciato una relazione.
24
novembre. Nicotera Marina. Un giovane di Laureana di
Borrello, Salvatore Zungri, viene gravemente ferito in un agguato mentre si
trova a bordo della sua autovettura.
30
novembre. Furto in un appartamento di Comerconi, abitato dai
proprietari solo durante il periodo estivo.
Questa lunga lista di
episodi di macro e micro criminalità mostra in modo chiaro e lampante che la
cittadina tirrenica ha un problema relativo alla sicurezza. Sorprende come i malviventi
si muovano con estrema disinvoltura, come se non temessero la mano della legge.
La tutela dei cittadini è affidata a una stazione dei carabinieri che
meriterebbe di essere potenziata. Il luogotenente Raffaelle Castelli,
coadiuvato dai suoi militari, svolge il suo lavoro con alacre impegno, ma
dispone di poche forze in termini di uomini per il controllo di un territorio
pieno di incognite. E come se il territorio non fosse già in balìa di se
stesso, si è anche paventato trasferimento della postazione della Guardia di
Finanza di Nicotera Marina presso la Tenenza di Tropea. La cosa ha suscitato
sentimenti di apprensione e indignazione, in quanto ritenuta intollerabile la
spoliazione di un irrinunciabile baluardo di legalità.
All’indomani
dell’attentato al sindaco tutte le parti politiche hanno chiesto, e non
ottenuto, che si rinforzassero le forze dell’ordine e il monitoraggio del
territorio. Ma ancora nulla. Mentre sembra ancora di sentire l’eco delle parole
di Nazareno Salerno nell’aula consiliare di Nicotera: nel corso del consiglio
comunale straordinario l’assessore regionale invitò, in un tuonante intervento,
il sindaco a proseguire la sua opera, a non dimettersi, perché lo stato c’è.
Intanto quel che si sa
è che a Nicotera la criminalità conosce diversi modi per esprimersi. Vandali di
provincia che ammazzano la noia della vita di paese danneggiando scuole e
quant’altro. Malviventi di ispirazione esoterica che fanno irruzione nelle
chiese e rubano le ostie consacrate. Ma il posto d’onore spetta ai guerriglieri
armati di kalashnikov, che sanno usare un fucile da guerra e lo usano, con
disinvoltura, come se fosse una cosa normale in queste latitudine. E il vero
dramma è la rassegnazione dei cittadini, il loro silenzio, la loro muta
convivenza con logiche che non dovrebbero appartenere a una società civile e
pacifica.
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