venerdì 31 gennaio 2014

Presentato alla Regione il progetto per la riqualificazione e la messa in sicurezza della località "Gnuni".



Nicotera. Circa un mese, dalle pagine di questo giornale, avevamo denunciato la situazione di criticità in cui si trovava il versante scosceso denominato, in gergo dialettale, “Gnuni”, che da Nicotera superiore protende verso la Marina. L’area dell’Agnone è ramificata da una serie di canaloni e ruscelli che durante i periodi di pioggia battente trascinano a valle detriti e fanghiglia, a pochissimi metri del centro abitato. La criticità dell’area è sottolineata dal Pai (organismo che ha il compito di individuare le aree a rischio idrogeologico) che l’ha contrassegnata con la sigla R4, ciò significa che la zona ha una classe di rischio molto elevato, in quanto è interessata da fenomeni franosi, oltre a non essere, ovviamente, edificabile. Urgono delle opere di pronto intervento non solo per salvare la Gnuni da un’incuria divorante, ma anche per prevenire ulteriori fenomeni franosi, come è successo negli ultimi tempi, quando una canale di scolo, costruito durante il ventennio fascista, ha dato vita ad un torrente fangoso che precipita a valle trascinando con sé tutto ciò che trova sul suo cammino. Il mancato monitoraggio di un potenziale pericolo non fa certo dormire sogni tranquilli ai cittadini le cui case si trovano ai piedi della Gnuni. La stessa negligenza è ravvisabile, agli occhi del visitatore, in tutto il percorso, di sicuro interesse naturalistico, spesso battuto da turisti e cittadini, ma in cui l’incuria e il degrado  ne hanno divorato il fascino e sono diventati i padroni assoluti.
Per tali motivi, nell’agenda dell’assessore ai lavori pubblici Federico Polito, figura la messa in sicurezza e la riqualificazione della località “Gnuni”. L’occasione per mettere in opera l’intenzione è arrivata con un bando di gara emanato dalla Regione Calabria il 13 gennaio 2014. I comuni interessati hanno avuto tempo fino al 20 di gennaio per presentare i loro progetti. 
Il progetto. 980.000 euro. Tanto costano gli interventi contenuti nel preliminare approntato dal Comune e presentato al Dipartimento dei Lavori pubblici della Regione Calabria. Si tratta prevalentemente di un’opera di ingegneria naturalistica: prevede la realizzazione dei lavori di regimentazione delle acque superficiali e messa in sicurezza del versante. L’intervento, nella sua intenzione, è vòlto non solo a scongiurare ogni forma di criticità che potrebbe divenire un pericolo per l’incolumità dei cittadini, ma tende anche a salvare la bellezza del luogo. Nel progetto è infatti contemplata la costruzione di gabbioni a protezione del versante, ma vi sono inseriti degli interventi che potremmo definire di restyling: ad esempio la stradina, ad uso di temerari viandanti, che al momento appare malsicura e dissestata, dovrebbe essere riqualificata con un tipo di pietra naturale granitica, che si contestualizzi con l’aspetto paesaggistico del territorio; è anche prevista la costruzione di un muretto che costeggi il percorso, garantendo così maggior sicurezza agli intrepidi podisti; in elenco anche la realizzazione di un impianto di illuminazione.
Un progetto che se da un lato si propone di mettere in sicurezza un’area solcata da un numero impressionante di canaloni, dall’altro cerca di portare la “Gnuni” all’antico splendore.
La speranza condivisa è che tale progetto non rimanga solo un bel libro dei sogni. «Auspico- ha detto Polito- che aderendo al Nuovo Centro Destra, il mio referente politico Nazareno Salerno onori il suo impegno nei riguardi di questo preliminare, affinchè questo territorio, abbandonato da lunghi anni, possa finalmente risalire la china».
Insomma, nel dividere la torta il comune costiero spera di portare a casa una fetta, e non le solite briciole.

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