giovedì 9 maggio 2013

Clarissa Leonardi a Brescia



Nicotera- Si chiama Clarissa Leonardi ha 19 anni è di Nicotera Marina ed è stata insignita del premio speciale riservato alla più giovane e promettente finalista del prestigioso concorso internazionale di canto lirico Giacinto Prandelli, che si svolge ogni anno a Brescia. Il concorso, che è stato organizzato dalla Brixia Symphony Orchestra con la collaborazione del Comune di Brescia e  il patrocinio del ministero dei Beni Culturali, vede ogni anno la partecipazione di molti artisti provenienti da tutto il mondo. Anche quest’anno la famosa gara non ha disatteso le aspettative degli estimatori del genere. Infatti la rinomata kermesse ha visto la partecipazione di ben 86 cantanti giunti nella città lombarda da svariate parti del mondo: Corea del Sud, Giappone, Ucraina ed altri Paesi . Cornice del concorso  l’elegante teatro Grande di Brescia, mentre la giuria era composta dai più prestigiosi nomi del canto lirico: Vittorio Terranova, direttore artistico del concorso internazionale Ferruccio Tagliavini di Graz (Austria); Enzo Dara, cantante lirico e regista; Alberto Triola, direttore artistico  del Maggio musicale fiorentino; Ruggero Ruocco, direttore del Conservatorio di Brescia; Giuseppe Sabbatini, direttore d’orchestra; Giovanna Sorbi, direttore artistico della manifestazione. E proprio davanti a una cosi esigente giuria si è esibita la giovane Clarissa.  L’artista nicoterese si è cimentata in due formidabili performances, tanto ambiziose quanto belle e intense: l’Haba nera di Bizet e  “Cruda sorte! amor tiranno!” aria d’opera tratta da “L’italiano n Algeri” di Gioacchino Rossini. Performances che hanno convinto la severa giuria a premiare Clarissa con un premio speciale consistente in una borsa di studio. Altrettanto gratificanti per la cantante calabrese gli elogi  del collegio dei giurati, nonché l’invito a proseguire gli studi, in particolare Vittorio Terranova, titolare della cattedra di canto lirico al Conservatorio statale “Giuseppe Verdi” di Milano e direttore del concorso internazionale Ferruccio Tagliavini di Graz in Austria ha invitato la giovane mezzosoprano ad esibirsi presso il prestigioso teatro austriaco.
Il concorso si è svolto in tre fasi. Una fase eliminatoria prevedeva l’esibizione di tutti  i partecipanti.  La giuria ha effettuato una selezione degli 86 artisti, per cui alla prefinale sono giunti 30 cantanti. Un’ulteriore scrematura ha condotto in finale otto finalisti. Tra questi anche Clarissa, unica mezzosoprano italiano tra i finalisti, nonché la cantante più giovane.
Clarissa Leonardi dunque incassa e porta a casa un premio in denaro, le lodi della giuria, gli applausi di un teatro entusiasta e gremito di spettatori e la voglia di continuare a studiare per perfezionare le sue prestazioni vocali e artistiche. Eppure la giovane mezzosoprano studia  canto lirico solo da tre anni, e ha compiuto in tempi brevissimi sorprendenti progressi che rivelano, in modo chiaro e inequivocabile,   l’innato talento artistico. Un talento che per i rigorosi giurati del concorso bresciano va coltivato con cura e impegno.  Il talent scout della ragazza è stata la madre, la quale, ascoltando suonare a cantare la figlia ( che nasce come chitarrista) ha compreso che la ragazza era dotata del talento per il canto lirico. Da allora Clarissa studia e perfeziona le sue doti presso il conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia, seguita dall’insegnate Patrizia Patelmo.
“Un’emozione fortissima” ha detto Clarissa Leonardi “l’esibizione del teatro Grande di Brescia è stata per me un’esperienza entusiasmante. Intendo studiare con grande impegno “ ha continuato la giovane mezzosoprano “ devo molto alla mia insegnante, che ha creduto in me, è stata lei a spingermi a partecipare al concorso dedicato ai giovani talenti lirici” ha concluso Clarissa, che all’indomani della rinomata gara internazionale aveva già alle prese con lo studio, tra  note musicali  e  operette liriche.
Nell’epoca in cui giovani sono rapiti dalle cadenze monocordi della musica rap o dal frastuono della techno house è piacevolmente inusuale vedere una giovane ragazza che effettua un tuffo nel passato della nostra grande tradizione musicale, quella senza tempo e sempre suggestiva.
Enza Dell’Acqua


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