Nicotera- Il fischio d’inizio è per le ore 17 di sabato 30. Le squadre
a scendere in campo sono il Nicotera Marina e l’Africa. Non è solo la partita
tra una minuscola frazione marinara e un enorme continente, ma è una partita i
cui vincitori, al di là dei goal effettuati dalle rispettive squadre, saranno
lo spirito di accoglienza e
l’integrazione.
L’evento,
organizzato da Alessandra Agostino, giovane attivista di Libera, la notissima
associazione in prima linea contro le
mafie, vuole essere un momento di aggregazione tra i tanti giovani braccianti
agricoli africani, che vivono nelle tendopoli di San Ferdinando, e i ragazzi di
Nicotera Marina. Un evento volto ad abbattere tutte le barriere di ordine
culturale e a smantellare ogni forma di pregiudizio e razzismo.
“La
partita” ha dichiarato Alessandra Agostino “ vuole favorire da un lato
l’integrazione sociale dei giovani africani, i quali lavorano in modo
estenuante le nostre terre, e dall’altro di ridurre i pregiudizi razziali della
popolazione nei loro riguardi. Grazie ad una grande flessibilità culturale-
continua ancora l’attivista di Libera – i ragazzi di Nicotera Marina si sono
preposti di smussare le linee di frattura legate ad una mentalità arcaica la
quale è improponibile che sia ancora attuale ai giorni nostri”. L’associazione
di volontariato Africalabria è infatti la prova tangibile degli sforzi e delle
azioni dei tanti giovani nicoteresi al fianco dei loro coetanei africani.
La
tendopoli di San Ferdinando accoglie circa 1200 lavoratori provenienti dal
Ghana, dal Burkina-Faso e di altro Paesi dell’Africa Centrale e sub-sahariana,
mentre altre centinaia sono sparsi nei vari casolari di campagna. In questo
periodo l’accampamento ne accoglie circa 400, dato che la stagione della
raccolta degli agrumi è terminata.
Sono
instancabili operai della terra, in condizioni difficili. Conducono una vita
disagevole, spesso sottopagati e sfruttati. Le condizioni igieniche sono
approssimative. Vivono nelle tende e nei container, che spesso non bastano a
proteggerli dal freddo e intemperie naturali.
Questi
ragazzi sono poco integrati nell’ambiente in cui sono ospiti. Il malcontento
tra residenti e immigrati a tratti si è fatto tangibile, basti pensare alla
rivolta di Rosarno del gennaio del 2010, rivolta che ha rappresentato il
culmine di un disagio ormai insostenibile.
La
partita di sabato si propone di superare le palizzate create dal pregiudizio e
dall’emarginazione. La squadra dell’Africa sarà composta prevalentemente da
ragazzi del Burkina-Faso, hanno un’età che va dai venti ai trent’anni, e il
loro allenatore si chiama Ibrahim Diabate. La squadra del Nicotera è composta
da giovani cittadini nicoteresi, il capitano della formazione è Nicola
Staropoli, capitano del Nicotera Marina Calcio.
Questo è
il secondo anno che si svolge la partita dell’integrazione. Già nel 2012 la
competizione amichevole è stata accolta con grande favore sia dai giovani
africani che dai residenti.
“sono
stata molto felice nel poter vedere che le mie aspettative in merito all’organizzazione
dell’evento, pianificato per di più in breve tempo– ha aggiunto ancora la
Alessandra Agostino- sono state corrisposte dalla congrua partecipazione della
popolazione locale. Pertanto mi auguro che in questo secondo evento- ha
auspicato la giovane attivista di Libera – ci sia una ulteriore risposta della
popolazione dedita ad aumentare il processo di integrazione dei giovani
africani”.
Una
partita-evento dal valore sociale e culturale straordinario, ma non solo. La
gara è infatti legata a doppio filo con gli ideali di Libera e le sue
iniziative.
L’appuntamento
è dunque per sabato 30 a Nicotera Marina, presso il campetto comunale vicino al
Villaggio Sayonara e, come si dice in questi casi, vinca il migliore.
Enza
Dell’Acqua
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