Nicotera-
Un
evento riuscitissimo quello del primo maggio nicoterese. Uno di quelli che non
se ne vede da tempi immemorabili. Sia Nicotera superiore che Nicotera Marina
sono state inondate da un clima di festa, unità e solidarietà. Vicinanza
attraverso la musica ed eventi vari ai tanti troppi disoccupati, esodati,
cassintegrati e alle più svariate categorie di cittadini in condizioni difficilissime
che ruotano intorno alla tematica occupazionale.
Una festa in onore del
grande assente: il lavoro. Una festa che ha voluto essere un rito collettivo di
ottimismo e rinnovata fiducia nel futuro. Un’invocazione alla dea speranza che
accompagni passo passo giovani e meno giovani alla ricerca di un’occupazione,
di dignità e del proprio posto nel mondo.
Intorno al primo maggio la retorica scorre a
fiumi. E parole per esprimere la disgraziata condizione di molte persone senza
lavoro se ne potrebbero trovare in quantità. Lo sdegno è generale e conclamato
e a volte si esprime in gesti estremi e irreparabili. Il trionfo di logiche
economiche che stritolano la vita di persone inermi è il segno più eclatante di
un cinismo odioso e di una mentalità del profitto che non tiene conto delle
singole persone e dei loro diritti basilari. Però in un famoso racconto
biblico si legge che alla fine Davide ce
l’ha fatta a battere Golia, anzi lo decapitò con la stessa spada che usava per
uccidere inermi esseri umani. Allo stesso modo i giovani disoccupati dovranno
spuntarla contro un mostro dalle enormi proporzioni, animato dalla logica degli
interessi e dei tornaconti.
E la festa dell’1
maggio a Nicotera ha rappresentato la possibilità e la voglia di spalancare le
porte su prospettive nuove e più rosee. Ha rappresentato l’invito affilare le
proprie armi per combattere meglio la propria battaglia in difesa di diritti basilari. Il
dovere di non mollare mai e di tenere sempre la schiena dritta, anche in mezzo
alla tempesta e il vento contrario.
In mattinata a Nicotera
si è avuta una caratteristica sfilata di automobili d’epoca. A mezzogiorno
Metera, in collaborazione con l’Accademia della dieta mediterranea, ha offerto
a tutti convenuti un prelibato aperitivo a base di stuzzichini ispirati alla
squisita tradizione gastronomica locale.
L’associazione
Abracalabria a Nicotera Marina ha dato il meglio di se stessa. I volenterosi
militanti dell’associazione hanno trasformato il lungomare in un caratteristico
mercatino dal nome programmatico “made in qui”. Lunga la fila degli stand in
cui molti artigiani hanno proposto ai numerosissimi visitatori le loro creazioni.
Il visitatore ha scoperto quanti veri e propri maghi della materia vivono ed
operano in un contesto che spesso non premia la loro incredibile inventiva.
Creatori di borse, saponette, articoli d’abbigliamento, bigiotteria, piccoli
suppellettili per la cosa. Insomma un’infinità di cose che rivela un
artigianato solido e sorprendente, ma spesso poco incentivato dalle leggi in
materia.
Dalle 18 del pomeriggio
in poi un tripudio di musica ha colorato la frazione marittima di note per
tutti i gusti, ma con una speciale predilizione per la musica come protesta
sociale, di cui i cantautori rapper sono degli specialisti.
Forte anche il
messaggio che il primo cittadino ha voluto trasmettere alla platea in ascolto
del concerto, un invito a non rinunciare mai ai valori di giustizia sociale.
Hanno chiuso in bellezza i Kalafro, gruppo musicale di Reggio
Calabria molto conosciuto in ambito nazionale. La loro musica è impegno e
consapevolezza, il reggae e il folk.
Un evento riuscito e lodevole, anche perché a costi quasi
vicini allo zero.
Enza Dell’Acqua
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