sabato 4 maggio 2013

Festa del 1°maggio



Nicotera- Un evento riuscitissimo quello del primo maggio nicoterese. Uno di quelli che non se ne vede da tempi immemorabili. Sia Nicotera superiore che Nicotera Marina sono state inondate da un clima di festa, unità e solidarietà. Vicinanza attraverso la musica ed eventi vari ai tanti troppi disoccupati, esodati, cassintegrati e alle più svariate categorie di cittadini in condizioni difficilissime che ruotano intorno alla tematica occupazionale.
Una festa in onore del grande assente: il lavoro. Una festa che ha voluto essere un rito collettivo di ottimismo e rinnovata fiducia nel futuro. Un’invocazione alla dea speranza che accompagni passo passo giovani e meno giovani alla ricerca di un’occupazione, di dignità e del proprio posto nel mondo.
 Intorno al primo maggio la retorica scorre a fiumi. E parole per esprimere la disgraziata condizione di molte persone senza lavoro se ne potrebbero trovare in quantità. Lo sdegno è generale e conclamato e a volte si esprime in gesti estremi e irreparabili. Il trionfo di logiche economiche che stritolano la vita di persone inermi è il segno più eclatante di un cinismo odioso e di una mentalità del profitto che non tiene conto delle singole persone e dei loro diritti basilari. Però in un famoso racconto biblico  si legge che alla fine Davide ce l’ha fatta a battere Golia, anzi lo decapitò con la stessa spada che usava per uccidere inermi esseri umani. Allo stesso modo i giovani disoccupati dovranno spuntarla contro un mostro dalle enormi proporzioni, animato dalla logica degli interessi e dei tornaconti.
E la festa dell’1 maggio a Nicotera ha rappresentato la possibilità e la voglia di spalancare le porte su prospettive nuove e più rosee. Ha rappresentato l’invito affilare le proprie armi per combattere meglio la  propria  battaglia in difesa di diritti basilari. Il dovere di non mollare mai e di tenere sempre la schiena dritta, anche in mezzo alla tempesta e il vento contrario.
In mattinata a Nicotera si è avuta una caratteristica sfilata di automobili d’epoca. A mezzogiorno Metera, in collaborazione con l’Accademia della dieta mediterranea, ha offerto a tutti convenuti un prelibato aperitivo a base di stuzzichini ispirati alla squisita tradizione gastronomica locale.
L’associazione Abracalabria a Nicotera Marina ha dato il meglio di se stessa. I volenterosi militanti dell’associazione hanno trasformato il lungomare in un caratteristico mercatino dal nome programmatico “made in qui”. Lunga la fila degli stand in cui molti artigiani hanno proposto ai numerosissimi visitatori le loro creazioni. Il visitatore ha scoperto quanti veri e propri maghi della materia vivono ed operano in un contesto che spesso non premia la loro incredibile inventiva. Creatori di borse, saponette, articoli d’abbigliamento, bigiotteria, piccoli suppellettili per la cosa. Insomma un’infinità di cose che rivela un artigianato solido e sorprendente, ma spesso poco incentivato dalle leggi in materia.
Dalle 18 del pomeriggio in poi un tripudio di musica ha colorato la frazione marittima di note per tutti i gusti, ma con una speciale predilizione per la musica come protesta sociale, di cui i cantautori rapper sono degli specialisti.
Forte anche il messaggio che il primo cittadino ha voluto trasmettere alla platea in ascolto del concerto, un invito a non rinunciare mai ai valori di giustizia sociale.
 Hanno chiuso in bellezza i Kalafro, gruppo musicale di Reggio Calabria molto conosciuto in ambito nazionale. La loro musica è impegno e consapevolezza, il reggae e il folk.
Un evento riuscito e lodevole, anche perché a costi quasi vicini allo zero.
Enza Dell’Acqua


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