Nicotera-
Il
Comitato pro Marina è un comitato spontaneo di cittadini che è nato nel 2009 in
occasione del “secondo Palmieri”, ovvero del commissariamento seguito alla
giunta Reggio. E’ un comitato che è stato creato in un momento emergenziale,
quello dell’epoca dei commissari, in cui la Marina aveva bisogno di un organo
che tenesse i riflettori sempre accesi sui disagi e sulle problematiche cui
quotidianamente si confrontava, e che da sempre attentano al suo sviluppo. Fine
precipuo del consorzio civico è quello di sottoporre all’attenzione degli
amministratori le varie esigenze della frazione marittima. E’ avallato da ben
350 firme, si dichiara apolitico e si propone
di dar voce ai cittadini e al diritto basilare di vivere in un ambiente vivibile
e decoroso. La speranza del Comitato era quello di poter fare un passo indietro
una volta entrata in scena un’amministrazione democraticamente eletta. Ma il
grande rammarico del consorzio civico, che si esprime attraverso una piccola
delegazione di tre cittadini, è che questo passo indietro non si è potuto
compiere, in quanto sembra impossibile per adesso abbassare la guardia: i
problemi della frazione marittima sembrano ben lungi dall’essere stati risolti.
Allo stato attuale
delle cose esso continua a svolgere la funzione per cui è stato creato: farsi
sentire per non scivolare in una coltre di silenzio e invisibilità. La sua
filosofia è che “la rassegnazione e l’assuefazione ai problemi siano la cosa
peggiore che possa capitare ai cittadini onesti”.
Forte è l’urgenza di
comunicare allo stato maggiore di Palazzo Convento quanto il degrado sia il protagonista principale della frazione
marittima.
Amministrazione
nuova problemi vecchi- “I problemi della Marina sono
notevoli- ha dichiarato la delegazione- e sono problemi che ci portiamo dietro
da tempi immemorabili. Anche quest’anno, come ogni anno, accogliamo l’estate
con i soliti nodi non risolti: il mare sporco, il lungomare in uno stato di triste
abbandono, la spazzatura, l’erosione costiera, e tante altre problematiche che
generano sconforto. Con l’avvento dell’amministrazione speravamo che si
cominciasse a fare qualcosa per la Marina, ma prendiamo atto che ben poco si è
mosso e le grosse magagne di sempre rimangono al loro posto”.
“Siamo a metà maggio-
ha continuato ancora la delegazione- si può dire che è cominciata la stagione
estiva, ma non abbiamo avuto modo di rapportarci con nessun componente
dell’amministrazione comunale per parlare di risoluzione dei problemi”.
Quel
consiglio comunale in Marina
“In campagna
elettorale- rammentano i tre cittadini della delegazione- il sindaco aveva
annunciato che avrebbe tenuto il secondo consiglio comunale sulla rotonda di
Nicotera Marina, un gesto altamente simbolico che avrebbe espresso la vicinanza
del primo cittadino alla frazione che gli ha dato i natali, e la volontà di
risolverne, una volta per tutte, le problematiche. Stiamo ancora aspettando che
il civico consesso esca, per una volta, da Palazzo Convento per trovare
svolgimento alla Marina ”.
“Il
quaderno delle doglianze”
Una volta fornite le
dichiarazioni iniziali, il Comitato fa un elenco dettagliato dei tanti punti cruciali
e irrisolti. Un elenco che potrebbe essere piuttosto lungo, ma la delegazione
preferisce puntare i riflettori sulle esigenze più impellenti della frazione.
Mettendo per un attimo da parte “i sogni di gloria”, ad esempio il porto turistico.
Progetto sontuoso che deve cedere il posto ad altre questioni che vanno risolte
nel breve periodo.
Il
mare- Per la delegazione è inspiegabile il silenzio sulla
questione mare. “Si parla pochissimo di un problema fondamentale- hanno
dichiarato i rappresentanti del Comitato- un problema per il quale comunque
siamo fuori tempo massimo per cercare una soluzione”.
Sulle cause
dell’inquinamento marino il Comitato sembrerebbe avere le idee ben chiare. “Si
sa che il Mesima ha le sue colpe, ma non è l’unico responsabile”. Secondo la
delegazione cittadina andrebbe monitorata attentamente l’attività del mega
depuratore della Iam. “E’ inutile girarci intorno: è opportuno sorvegliare
l’attività del depuratore”. Ha dichiarato ancora la delegazione, che ha aggiunto:
“Il mare è sporco. Lo affermano i marinai che ogni giorno solcano le acque per
catturare le prede destinate alla vendita.”
“Ferme prese di posizione non ne abbiamo
ancora viste. Il turismo, che già langue, morirà definitivamente se ancora una
volta proporremo ai bagnanti un mare impraticabile”.
Il
lungomare- Senza tanti giri di parole il Comitato
denuncia lo stato generale di degrado, di cui sembra che il lungomare sia oltremodo
rappresentativo. Su questa tematica lo sdegno sembra farsi tangibile.
“Esistevano dei finanziamenti per le opere pubbliche, tra le quali figurava il
rifacimento del lungomare” ha dichiarato la delegazione, che in merito sfoggia
una ragguardevole preparazione. “Quando nel 2007 la commissione straordinaria
approvò il programma triennale dei lavori pubblici si era sperato che
finalmente qualcosa sarebbe cambiato. Il programma contemplava una spesa totale
di 19.904.154,00 euro. Denaro finanziato dal Ministero dell’Interno, e che
sarebbe servito, a tirare a lucido Nicotera e frazioni. Nella lunga lista delle
opere da realizzare ben 6 riguardavano la Marina, tra queste era contemplata
anche la ristrutturazione del lungomare. I lavori costavano 909.207,99”.
Ma di questa opera, e di altre meraviglie
elencate nel programma triennale, non si è visto nemmeno l’ombra. Esse sono
rimaste sulla carta e nelle speranze dei cittadini.
Nei primi consigli
comunali dell’esecutivo in carica si era parlato di taluni progetti da
cantierare, compreso il lungomare. Per adesso, anche su questi sontuosi
progetti è calato il sipario. La causa è sempre la stessa: le casse comunali
piangono miseria.
I
rifiuti- Nella black list un posto d’onore naturalmente
spetta anche alla spazzatura. L’annosa questione dei rifiuti continua a tenere
banco. L’immondizia dà spettacolo di sé nei vari angoli della frazione, cospargendo
l’aria di un olezzo sgradevole, che copre il profumo del mare. Cumuli
marcescenti che a singhiozzo vengono portati via sono l’habitat ideale di
parassiti, mentre qualcuno giura di aver visto dei topi sfrecciare indisturbati
per le vie cittadine.
Valtur-
“In
difesa di una struttura che sfamava 160 famiglie non se sa nulla.- ha asserito
la delegazione- Quel che è stato oggetto della campagna elettorale ora è
coperto dal silenzio. Né Comune e né Regione hanno mosso un dito a riguardo. Ma
è davvero possibile fare qualcosa?”
Erosione
costiera- Ecco un’altra bella gatta da pelare. Anche qui si
parlava di un progetto che avrebbe dovuto quanto meno contenere il continuo
effetto erosivo del mare. Nel corso degli anni metri di arenile sono stati
progressivamente inghiottiti dalle acque, e ciò si configura come un vero e
proprio danno sia a livello paesaggistico che economico, poiché molti esercenti
che gestiscono le stazioni balneare, man mano che le acque divorano la spiaggia,
potrebbero perdere la loro attività.
“Esisteva un progetto.-
ha dichiarato la delegazione- Uno un po’ più datato, firmato qualche anno fa
dall’allora assessore regionale con delega all’ambiente ingegner Domenico
Basile. Il progetto riguardava un ampio tratto di costa, che andava da località
Pennello (Vibo Marina) a Joppolo, escludendo stranamente Nicotera”.
Recentemente sembra sia allo studio un nuovo progetto, stipulato dalla Regione
con l’Università di Reggio Calabria, e prevede una mastodontica opera, che, nel
rispetto paesaggistico, dovrebbe fare da deterrente al fenomeno erosivo.
In
conclusione- Il Comitato pro Marina invoca attenzione
ai problemi della comunità. “Ogni promessa è un debito”, recita un vecchio
adagio, e sembra che la delegazione abbia fatto proprio un monito della
saggezza popolare.
Enza Dell’Acqua
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