lunedì 20 maggio 2013

Il "Quaderno delle doglianze" del Comitato Pro Marina



Nicotera- Il Comitato pro Marina è un comitato spontaneo di cittadini che è nato nel 2009 in occasione del “secondo Palmieri”, ovvero del commissariamento seguito alla giunta Reggio. E’ un comitato che è stato creato in un momento emergenziale, quello dell’epoca dei commissari, in cui la Marina aveva bisogno di un organo che tenesse i riflettori sempre accesi sui disagi e sulle problematiche cui quotidianamente si confrontava, e che da sempre attentano al suo sviluppo. Fine precipuo del consorzio civico è quello di sottoporre all’attenzione degli amministratori le varie esigenze della frazione marittima. E’ avallato da ben 350 firme, si dichiara apolitico  e si propone di dar voce ai cittadini e al diritto basilare di vivere in un ambiente vivibile e decoroso. La speranza del Comitato era quello di poter fare un passo indietro una volta entrata in scena un’amministrazione democraticamente eletta. Ma il grande rammarico del consorzio civico, che si esprime attraverso una piccola delegazione di tre cittadini, è che questo passo indietro non si è potuto compiere, in quanto sembra impossibile per adesso abbassare la guardia: i problemi della frazione marittima sembrano ben lungi dall’essere stati risolti.
Allo stato attuale delle cose esso continua a svolgere la funzione per cui è stato creato: farsi sentire per non scivolare in una coltre di silenzio e invisibilità. La sua filosofia è che “la rassegnazione e l’assuefazione ai problemi siano la cosa peggiore che possa capitare ai cittadini onesti”.
Forte è l’urgenza di comunicare allo stato maggiore di Palazzo Convento quanto il degrado  sia il protagonista principale della frazione marittima.
Amministrazione nuova problemi vecchi- “I problemi della Marina sono notevoli- ha dichiarato la delegazione- e sono problemi che ci portiamo dietro da tempi immemorabili. Anche quest’anno, come ogni anno, accogliamo l’estate con i soliti nodi non risolti: il mare sporco, il lungomare in uno stato di triste abbandono, la spazzatura, l’erosione costiera, e tante altre problematiche che generano sconforto. Con l’avvento dell’amministrazione speravamo che si cominciasse a fare qualcosa per la Marina, ma prendiamo atto che ben poco si è mosso e le grosse magagne di sempre rimangono al loro posto”.
“Siamo a metà maggio- ha continuato ancora la delegazione- si può dire che è cominciata la stagione estiva, ma non abbiamo avuto modo di rapportarci con nessun componente dell’amministrazione comunale per parlare di risoluzione dei problemi”.
Quel consiglio comunale in Marina
“In campagna elettorale- rammentano i tre cittadini della delegazione- il sindaco aveva annunciato che avrebbe tenuto il secondo consiglio comunale sulla rotonda di Nicotera Marina, un gesto altamente simbolico che avrebbe espresso la vicinanza del primo cittadino alla frazione che gli ha dato i natali, e la volontà di risolverne, una volta per tutte, le problematiche. Stiamo ancora aspettando che il civico consesso esca, per una volta, da Palazzo Convento per trovare svolgimento alla Marina ”.
“Il quaderno delle doglianze”
Una volta fornite le dichiarazioni iniziali, il Comitato fa un elenco dettagliato dei tanti punti cruciali e irrisolti. Un elenco che potrebbe essere piuttosto lungo, ma la delegazione preferisce puntare i riflettori sulle esigenze più impellenti della frazione. Mettendo per un attimo da parte “i sogni di gloria”, ad esempio il porto turistico. Progetto sontuoso che deve cedere il posto ad altre questioni che vanno risolte nel breve periodo.
Il mare- Per la delegazione è inspiegabile il silenzio sulla questione mare. “Si parla pochissimo di un problema fondamentale- hanno dichiarato i rappresentanti del Comitato- un problema per il quale comunque siamo fuori tempo massimo per cercare una soluzione”.
Sulle cause dell’inquinamento marino il Comitato sembrerebbe avere le idee ben chiare. “Si sa che il Mesima ha le sue colpe, ma non è l’unico responsabile”. Secondo la delegazione cittadina andrebbe monitorata attentamente l’attività del mega depuratore della Iam. “E’ inutile girarci intorno: è opportuno sorvegliare l’attività del depuratore”. Ha dichiarato ancora la delegazione, che ha aggiunto: “Il mare è sporco. Lo affermano i marinai che ogni giorno solcano le acque per catturare le prede destinate alla vendita.”
 “Ferme prese di posizione non ne abbiamo ancora viste. Il turismo, che già langue, morirà definitivamente se ancora una volta proporremo ai bagnanti un mare impraticabile”.
Il lungomare- Senza tanti giri di parole il Comitato denuncia lo stato generale di degrado, di cui sembra che il lungomare sia oltremodo rappresentativo. Su questa tematica lo sdegno sembra farsi tangibile. “Esistevano dei finanziamenti per le opere pubbliche, tra le quali figurava il rifacimento del lungomare” ha dichiarato la delegazione, che in merito sfoggia una ragguardevole preparazione. “Quando nel 2007 la commissione straordinaria approvò il programma triennale dei lavori pubblici si era sperato che finalmente qualcosa sarebbe cambiato. Il programma contemplava una spesa totale di 19.904.154,00 euro. Denaro finanziato dal Ministero dell’Interno, e che sarebbe servito, a tirare a lucido Nicotera e frazioni. Nella lunga lista delle opere da realizzare ben 6 riguardavano la Marina, tra queste era contemplata anche la ristrutturazione del lungomare. I lavori costavano 909.207,99”.
 Ma di questa opera, e di altre meraviglie elencate nel programma triennale, non si è visto nemmeno l’ombra. Esse sono rimaste sulla carta e nelle speranze dei cittadini.
Nei primi consigli comunali dell’esecutivo in carica si era parlato di taluni progetti da cantierare, compreso il lungomare. Per adesso, anche su questi sontuosi progetti è calato il sipario. La causa è sempre la stessa: le casse comunali piangono miseria.
I rifiuti- Nella black list un posto d’onore naturalmente spetta anche alla spazzatura. L’annosa questione dei rifiuti continua a tenere banco. L’immondizia dà spettacolo di sé nei vari angoli della frazione, cospargendo l’aria di un olezzo sgradevole, che copre il profumo del mare. Cumuli marcescenti che a singhiozzo vengono portati via sono l’habitat ideale di parassiti, mentre qualcuno giura di aver visto dei topi sfrecciare indisturbati per le vie cittadine.
Valtur- “In difesa di una struttura che sfamava 160 famiglie non se sa nulla.- ha asserito la delegazione- Quel che è stato oggetto della campagna elettorale ora è coperto dal silenzio. Né Comune e né Regione hanno mosso un dito a riguardo. Ma è davvero possibile fare qualcosa?”
Erosione costiera- Ecco un’altra bella gatta da pelare. Anche qui si parlava di un progetto che avrebbe dovuto quanto meno contenere il continuo effetto erosivo del mare. Nel corso degli anni metri di arenile sono stati progressivamente inghiottiti dalle acque, e ciò si configura come un vero e proprio danno sia a livello paesaggistico che economico, poiché molti esercenti che gestiscono le stazioni balneare, man mano che le acque divorano la spiaggia,  potrebbero perdere la loro attività.
“Esisteva un progetto.- ha dichiarato la delegazione- Uno un po’ più datato, firmato qualche anno fa dall’allora assessore regionale con delega all’ambiente ingegner Domenico Basile. Il progetto riguardava un ampio tratto di costa, che andava da località Pennello (Vibo Marina) a Joppolo, escludendo stranamente Nicotera”. Recentemente sembra sia allo studio un nuovo progetto, stipulato dalla Regione con l’Università di Reggio Calabria, e prevede una mastodontica opera, che, nel rispetto paesaggistico, dovrebbe fare da deterrente al fenomeno erosivo.
In conclusione- Il Comitato pro Marina invoca attenzione ai problemi della comunità. “Ogni promessa è un debito”, recita un vecchio adagio, e sembra che la delegazione abbia fatto proprio un monito della saggezza popolare.
Enza Dell’Acqua

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