venerdì 31 maggio 2013

Guardia di Finanza, sede a rischio



Nicotera Dal primo di agosto la brigata di Nicotera Marina della Guardia di Finanza potrebbe essere trasferita presso la tenenza di Tropea. L’eventualità della perdita di un importante presidio di legalità ha suscitato non poco sconcerto nella frazione marittima, cui la necessità di vigilanza e monitoraggio da parte dei militari della polizia tributaria costituisce una garanzia di sicurezza imprescindibile.
A renderlo noto è il Comitato pro marina. Il consorzio civico si sta attivando in questi giorni per sensibilizzare le istituzioni preposte affinché non scompaia una struttura irrinunciabile per la Marina. I finanzieri attuano con solerzia una continua opera di sorveglianza delle vie cittadine,  di concerto con l’arma dei carabinieri. Di tale azione di controllo, un territorio non semplice ne ha continua necessità. Ma anche al di là dell’aspetto concreto delle attività dei finanzieri la brigata di Nicotera Marina è il simbolo dello Stato, un baluardo della legge che non deve essere cancellato in una “zona di frontiera”, come può essere definita la frazione, tra due Provincie “problematiche”.
Le motivazioni ufficiali di questo nuovo depauperamento ai danni di Nicotera sono collegate al fatto che la struttura che ospita i finanzieri sia ormai fatiscente e che problemi di budget impediscano una sua ristrutturazione e messa in sicurezza. A causa del solito clima di austerity sembra sia difficile reperire dal governo i fondi necessari per effettuare i lavori strutturali. Eppure esisteva un altro edificio a Marina di Nicotera che avrebbe dovuto ospitare la Guardia di Finanza. Si tratta del cosiddetto “Elefantino rosso”, grossa struttura sita in località Timpa, sequestrata alla ndrangheta e che nel 2008, durante il primo Palmieri, era stata inaugurata per ospitare la polizia tributaria. I locali erano stati arredati di tutto punto, senonché saltò fuori che l’edificio non fosse affatto agibile, poiché presentava dei problemi strutturali. Le porte dell’Elefantino rosso sembra che per il momento resteranno chiuse. Il Comitato pro Marina tuttavia non si arrende e tenta di cercare un modo per salvare la brigata di Nicotera Marina. Innanzitutto lancia un accorato appello al Comune affinché si attivi in questo senso. “La città perde colpi giorno dopo giorno.- hanno detto i rappresentanti del Comitato- Nicotera viene ineluttabilmente privata delle sue migliori risorse. Adesso rischiamo di perdere anche la Guardia di Finanza. Chiediamo espressamente al sindaco di porre in essere quanto necessario per salvare un avamposto della legalità che non possiamo permetterci di perdere”.
Sembra che in Marina vi siano alcune strutture vuote, le cui sedi potrebbero ospitare la polizia tributaria, ad esempio la scuola media e l’oratorio. Per il Comitato ogni proposta e ogni iniziativa è ben accetta purché si salvi almeno la sede della polizia tributaria.
Enza Dell’Acqua


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