Nicotera
Dal
primo di agosto la brigata di Nicotera Marina della Guardia di Finanza potrebbe
essere trasferita presso la tenenza di Tropea. L’eventualità della perdita di
un importante presidio di legalità ha suscitato non poco sconcerto nella
frazione marittima, cui la necessità di vigilanza e monitoraggio da parte dei
militari della polizia tributaria costituisce una garanzia di sicurezza
imprescindibile.
A renderlo noto è il
Comitato pro marina. Il consorzio civico si sta attivando in questi giorni per
sensibilizzare le istituzioni preposte affinché non scompaia una struttura
irrinunciabile per la Marina. I finanzieri attuano con solerzia una continua
opera di sorveglianza delle vie cittadine, di concerto con l’arma dei carabinieri. Di
tale azione di controllo, un territorio non semplice ne ha continua necessità.
Ma anche al di là dell’aspetto concreto delle attività dei finanzieri la
brigata di Nicotera Marina è il simbolo dello Stato, un baluardo della legge
che non deve essere cancellato in una “zona di frontiera”, come può essere
definita la frazione, tra due Provincie “problematiche”.
Le motivazioni
ufficiali di questo nuovo depauperamento ai danni di Nicotera sono collegate al
fatto che la struttura che ospita i finanzieri sia ormai fatiscente e che
problemi di budget impediscano una sua ristrutturazione e messa in sicurezza. A
causa del solito clima di austerity sembra sia difficile reperire dal governo i
fondi necessari per effettuare i lavori strutturali. Eppure esisteva un altro
edificio a Marina di Nicotera che avrebbe dovuto ospitare la Guardia di
Finanza. Si tratta del cosiddetto “Elefantino rosso”, grossa struttura sita in
località Timpa, sequestrata alla ndrangheta e che nel 2008, durante il primo
Palmieri, era stata inaugurata per ospitare la polizia tributaria. I locali
erano stati arredati di tutto punto, senonché saltò fuori che l’edificio non
fosse affatto agibile, poiché presentava dei problemi strutturali. Le porte
dell’Elefantino rosso sembra che per il momento resteranno chiuse. Il Comitato
pro Marina tuttavia non si arrende e tenta di cercare un modo per salvare la brigata
di Nicotera Marina. Innanzitutto lancia un accorato appello al Comune affinché
si attivi in questo senso. “La città perde colpi giorno dopo giorno.- hanno
detto i rappresentanti del Comitato- Nicotera viene ineluttabilmente privata
delle sue migliori risorse. Adesso rischiamo di perdere anche la Guardia di
Finanza. Chiediamo espressamente al sindaco di porre in essere quanto necessario
per salvare un avamposto della legalità che non possiamo permetterci di perdere”.
Sembra che in Marina vi
siano alcune strutture vuote, le cui sedi potrebbero ospitare la polizia
tributaria, ad esempio la scuola media e l’oratorio. Per il Comitato ogni
proposta e ogni iniziativa è ben accetta purché si salvi almeno la sede della
polizia tributaria.
Enza Dell’Acqua
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