Nicotera- Per
ciò che concerne le tematiche inerenti la sfera culturale è inutile negare che
anche Nicotera ha i suoi bei grattacapi. Infatti anche qui i giacimenti
culturali sono a rischio. Anzi molti presidi della cultura a Nicotera sono
già stati chiusi. Si pensi al museo
archeologico, al museo di petrografia. Resistono allo scempio il museo d’arte
sacra e la biblioteca comunale.
All’angoscia nel
veder la cultura che evapora giorno dopo giorno si aggiunge per la città una
nuova preoccupazione, ed è quella relativa alla probabile chiusura dei battenti
del Sistema bibliotecario vibonese.
Il SBV comprende
tutti i comuni della provincia che vi aderiscono e le relative biblioteche. Il
comune di Nicotera vi ha aderito nel 2007.
Grande lo sdegno
suscitato dalla notizia secondo la quale il presidio culturale è a rischio. La
paventata chiusura dello stesso rappresenterebbe una grave perdita sul piano
culturale, ma anche sociale, in quanto il sistema è l’unico avamposto della
cultura in un territorio depresso come quello vibonese, un territorio che ha
bisogno di energiche “sferzate” intellettuali per essere svegliato dal suo
torpore e dalla morbosa tendenza a cedere alle “lusinghe” dei valori negativi.
Un avamposto che tenta di proporre valori di riscatto ed emancipazione. Simbolo
della cultura che si fa illuminante contro la dilagante pedagogia “nera” che la
fa da padrone in molte plaghe del vibonese.
Anche per queste
motivazioni la notizia dell’ombra della scure che sovrasta il Sistema
bibliotecario ha messo in allerta tutte le associazioni nicoteresi. In pole
position Nicotera Mediterranea e Nicotera Nostra.
“Seguiamo con
preoccupazione la vicenda- ha dichiarato Pino Brosio, presidente di Nicotera
Mediterranea- riteniamo che la chiusura di un presidio culturale come il
sistema bibliotecario significhi cedere il posto a dei valori negativi, a
scapito di quelli positivi che la cultura può veicolare”.
Per Nicola Di
Bella, esponente di Nicotera Nostra, l’eventuale chiusura del Sistema
bibliotecario “è l’ennesima prova che i presidi culturali invece di essere
potenziati, vengono depauperati. Anzi- continua Di Bella- le risorse destinate
alla cultura vengono semmai stornate verso altre destinazioni.”
La notizia della
probabile chiusura dell’avamposto culturale vibonese ha riempito di rammarico
anche l’assessore alla cultura Pina Lapa.
“Ho avuto
l’occasione di conoscere il Sistema bibliotecario vibonese e il presidente,
dottor Floriani, quando è stato presentato il progetto regionale “Un libro per
ogni nato, e ho avuto modo di apprezzare una belle realtà, nonché la
disponibilità del dottor Floriani nei confronti del comune di Nicotera.- ha
dichiarato Pina Lapa- Avevo appena fatto
in tempo ad abbozzare dei progetti da proporre per la valorizzazione della
lettura e della cultura nella mia città, quando sono venuta a conoscenza di una
probabile chiusura della struttura. La cosa chiaramente mi ha lasciata
esterrefatta e molto preoccupata, perché ancora una volta ci vengono precluse
le possibilità di vivere quelle poche bellissime realtà che persone volenterose
riescono a creare nel nostro territorio. Esprimo pertanto la mia solidarietà
nei confronti del dottor Floriani sperando in una probabile mediazione delle
autorità preposte a tale decisione”.
Viva dunque la
preoccupazione delle associazioni e del giovane assessore alla cultura. Dal
tono delle loro dichiarazioni si evince apprensione e l’intenzione di far
sentire la loro voce per difendere una roccaforte culturale che è una ricchezza
per tutto il territorio. Occhi puntati su Mario Ciclosi, il commissario
prefettizio, che dovrà decidere se abbattere o no il taglio letale sul SBV.
I “militanti”
della cultura promettono di seguire con attenzione la vicenda, perché difendere
la cultura è un dovere indifferibile.
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