Nicotera-
La
novità positiva diffusa ieri da Palazzo Convento è che l’assessore Pino Marasco
ha ufficialmente ritirato le sue dimissioni (per altro mai accettate dal
sindaco Franco Pagano), e rientra quindi a pieno titolo nel suo ruolo di
assessore al bilancio. La compagine sembra dunque ricompattarsi, dopo le ultime
bufere che hanno turbato la tranquillità del primo cittadino.
Marasco aveva deciso di
rassegnare le dimissioni quando lo scorso 16 marzo era stato raggiunto dalla
notifica dell’atto di citazione in appello di una causa, vinta in prima istanza.
I fatti risalgono a quando egli era assessore nella giunta Adilardi, negli anni
dal 2002 al 2005, e la querelle era sorta a causa di un appalto contestato a
una ditta locale. La vicenda era finita in tribunale. Il giudice aveva dato
ragione a Marasco, ma la ditta condannata non si era data per vinta, ricorrendo
in appello. Marasco quindi era stato catapultato in una vicenda che rispuntava
dal passato, ritrovandosi coinvolto in una questione giudiziaria che egli
riteneva archiviata. Tanto è bastato a Marasco di decidere di dimettersi. Perché
questo gli suggeriva il suo senso dell’etica e della morale. Da qui dunque la tribolata decisione di
abbandonare la poltrona assessorile. Franco Pagano aveva dichiarato di non
accettare le dimissioni di Marasco, in quanto la pendenza giudiziaria che
gravava sulla testa dell’assessore al bilancio, non era un elemento così
invalidante e tanto meno una macchia alla trasparenza e alla legalità di cui la
giunta si è sempre fregiata. Dopo un periodo di riflessione, Marasco rende noto
il suo dietrofront. Egli stesso ha spiegato che il sostegno fornitogli dal
sindaco e le rassicurazioni dei suoi colleghi (che la vicenda che lo vede
coinvolto non era nulla di così oltraggioso da meritare un autoespulsione) lo
hanno convinto a rimanere al suo posto. Con più verve e passione di prima.
L’assessore adesso brilla
di una rinnovata energia. Fa sapere che presto intende comunicare ai cittadini
importanti questioni che riguardano le casse municipali: l’annosa questione
Sogefil, una di quelle cose alle quali è impossibile rassegnarsi, visto che la
società riscossione tributi, ha portato via ai nicoteresi ben dieci milioni di
euro, non proprio briciole.
Inoltre Marasco ha
fatto sapere che parlerà con i cittadini della situazione tributaria, doveroso
gravame che li riguarda molto da vicino.
E questa è un’altra
bella gatta da pelare. Perché laddove mancano gli introiti, anche e soprattutto
quelli derivanti dal fisco, diventa difficile risolvere i problemi della città.
Passata è dunque la
tempesta. Ma non si odono ancora gli “augelli far festa”, come avrebbe detto
Leopardi. Infatti ecco bussare all’ufficio del sindaco nuove critiche e accuse.
Le dolenti note anche questa volta giungono da un elemento interno alla
maggioranza. Si tratta di Pino Dimasi, che fa sapere a mezzo stampa che se i
problemi di Nicotera Marina non saranno risolti presto si dimetterà. Per Dimasi
è difficile guardare in faccia i propri concittadini, coloro i quali lo hanno
votato, donandogli la fiducia, e non poter garantire loro strade più pulite e
decorose, un ambiente vivibile e degno
di accogliere eventuali turisti. Una situazione in buona sostanza che lo sta
gettando nel discredito totale. L’insostenibile stress lo ha spinto a delle
esternazioni che sanno tanto di ultimatum. Tuttavia dalle parole di Dimasi si
evince chiaramente che nello specifico lo sdegno è rivolto all’indirizzo di un
assessore, da Dimasi ritenuto inadempiente nei riguardi della frazione
marittima. Dell’assessore in questione Dimasi però non vuole pronunciare il
nome.
Resta da capire come il
sindaco abbia preso l’uscita di Dimasi. Glielo abbiamo chiesto. Appare
tranquillo e sereno. Stabilire se è uno stato di calma apparente non è semplice.
Quel che certo è che la risposta di Franco Pagano è piuttosto lapidaria: “No
comment”. Anzi un commento lo fa. “Oggi è una bella giornata di sole. Marasco
ha ritirato le dimissioni.” Se vi sia attinenza tra il fatto che il sole inondi
di luce Nicotera e Marasco sia tornato
sui suoi passi non si sa.
Su Dimasi Pagano preferisce
stendere un velo di silenzio. Non ha nulla da dire se non che “quello che è
importante è che ognuno sia a posto con la propria coscienza”.
Enza Dell’Acqua
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