Nicotera.
“Se
riusciremo a risolvere il problema del mare, risolveremo il cinquanta per cento
dei problemi che Nicotera ha, perché arriverebbero più turisti, l’economia
comincerebbe a girare, e le cose cambierebbero in meglio per il paese”. Queste
le parole del commissario prefettizio Nicola Auricchio sulla questione mare, e,
in senso lato, sull’eterno gap della depurazione che affligge la cittadina
costiera. In merito giungono buone notizie: lunedì 24 aprile il Comune (sempre
nella persona del funzionario statale Nicola Auricchio) ha finalmente firmato
una convenzione con la Regione, per mezzo della quale l’ente potrà finalmente
accedere a quei famosi 391 mila euro intercettati dal comitato civico la scorsa
estate e mai finora giunti nelle casse comunale. Dopo interminabili lentezze,
ostacoli e impedimenti burocratici, la lunga attesa pare sia finita e presto negli
scranni municipali giungerà il tanto agognato finanziamento che permetterà al
Comune di porre in essere una serie di interventi che dovrebbero migliorare la
qualità della depurazione nella frazione Marina. Tali fondi serviranno a
predisporre, tra le altre cose, opere di pulizia presso il fosso San Giovanni,
fondamentale scolo in mare che spesso traghetta in acqua ogni sorta di detriti
e vegetazione. È sempre il San Giovanni a spalancare le porte a liquami fognari
di ignota natura. Gli interventi, da attuare in punti strategici del sistema di
depurazione, dovranno, se non risolvere, migliorare la qualità del mare in
vista dell’estate ormai alle porte. Il Comune di Nicotera, al pari di altri
Comuni calabresi, gli scorsi anni si era reso responsabile della mancata
richiesta dei fondi comunitari stanziati dall’Europa per il tramite della
Regione, proprio per intervenire sulle ben note criticità sul piano della
depurazione in Calabria. Disattenzione e mancanza di etica ambientale ha
portato il Comune costiero ad un continuo stato di negligenza, e i problemi si
sono accumulati negli anni fino a livelli parossistici, ormai sotto gli occhi
di tutti. Ora però il vento sembra essere cambiato. Anche perché di questo
passo Nicotera rischia di affondare sempre più in uno stato di abbandono,
mentre le differenze (in negativo) con le consorelle affacciate sulla costa
(Tropea e Pizzo) si fanno sempre più drammaticamente marcate ed evidenti.
Nelle parole del
commissario Auricchio l’emergenza di intervenire al più presto in una
situazione di non facile soluzione. Se, infatti, risolvere il problema
dell’acqua in Marina è stata un’impresa difficile ma non impossibile, la
questione mare si presenta assai più ricca di incognite. Anzi, in merito
all’approvvigionamento idrico, Auricchio fa sapere che per la costruzione di
quel famoso pozzo nel terreno confiscato alla mafia, non è esclusa una
convenzione con le Ferrovie dello Stato, dato che l’impianto dovrà sorgere nei
pressi della strada ferrata (si tratta di 440 metri quadri di terreno, in
località sopra la Torre, da cui si pensa di poter estrarre 10 litri di acqua al
secondo). Per quanto riguarda il mare, Auricchio annuncia che il Comune ha
fatto richiesta di ulteriori fondi, da investire sempre sul piano della
depurazione. Si tratta di una somma che si aggira intorno alle 200 mila euro e
che dovrà sommarsi alle famose 391 mila già in dirittura di arrivo nelle casse
comunali.
Forse il finanziamento,
per quanto ragguardevole, non è detto sia sufficiente a risolvere gli
innumerevoli problemi che affliggono la rete fognaria in Marina, a salvare il
mare da un inquinamento estivo che mette in pericolo l’economia di un intero
territorio, ma ciò che è doveroso sottolineare è la nascita di una nuova
sensibilità ecologica. Quell’etica ambientale la cui assenza ha fatto disastri.
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