martedì 10 ottobre 2017

Nicotera. Al via l'informatizzazione degli uffici comunali. Strada maestra verso la trasparenza, la lotta alla corruzione e la giustizia fiscale.



Nicotera. La lotta alla mafia e alla corruzione passa anche, e soprattutto, attraverso la semplificazione della gestione dei servizi amministrativi del Comune. I Commissari prefettizi alla guida della casa municipale nicoterese lo sanno bene, ed è per questo che stanno cercando di avviare l’ente verso la completa informatizzazione degli uffici. Sono infatti al lavoro in questi giorni per attivare il servizio di trasparenza e anticorruzione nella Pubblica Amministrazione, così per come previsto dalle normativa vigenti  dall’Autorità nazionale anti corruzione. Un grande passo avanti per il Comune costiero che si accinge così a diventare quel “palazzo di vetro” da troppo tempo vagheggiato da vari amministratori. Ma quei muri, spessi come quelli di un bunker, non sono mai diventati davvero trasparenti e ciò che si decretava nelle stanze di palazzo Convento spesso era un mistero fitto non solo per i cittadini ma anche per un’altra ala del Comune, cioè una mano spesso non sapeva cosa stesse facendo l’altra. E ciò a causa della mancanza di un sistema telematico globale che mettesse in comunicazione un settore dell’ente con un altro. Ad esempio, il Comune di Nicotera ha, da tempo immemorabile, un imperdonabile gap, ovvero la mancanza dell’anagrafe tributaria. In pratica, non esiste un registro telematico dei tributari. Ad aggravare la cosa, la città manca di toponomastica. Fatta e rifatta più volte, l’importante documento di identificazione delle vie cittadine è sempre rimasto confinato in qualche sperduto fascicolo. Una cosa che va a complicare l’individuazione di eventuali evasori. A comprova di ciò ci sono i riscontri effettuati dalla Polizia municipale che, di concerto con i Carabinieri della stazione di Nicotera Marina, hanno scovato nella frazione marittima decine e decine di utenti collegati alla rete idrica comunale in modo del tutto abusivo, in pratica il Comune ignorava la loro esistenza dal punto di vista tributario. Una cosa di estrema gravità che solo il lavoro dei pubblici ufficiali, su impulso della terna commissariale, attualmente alla guida di palazzo Convento, ha portato alla luce: nessun amministratore, prima d’ora, si era attivato in questo senso e i tanti abusivi consumavano quantità esponenziali d’acqua senza versare nemmeno un centesimo nelle casse comunali, anzi, spesso si equipaggiavano di striscioni e fischietti per recarsi a protestare contro le istituzioni per i disservizi, senza, forse, neanche immaginare che i servizi possono essere garantiti dal regolare pagamento delle tasse.
Il Commissario Nicola Auricchio pare intenzionato ad andare fino in fondo alla cosa, cominciando con l’informatizzazione di tutti i settori del Comune. “Pagare tutti per pagare meno”, afferma, prendendo a prestito un noto adagio. «Una delle mie missioni è la lotta all’evasione fiscale», puntualizza il funzionario governativo e, a giudicare dal lavoro che sta compiendo, è decisamente sulla buona strada, anche se c’è da considerare che l’informatizzazione dell’ente non sarà un’operazione semplicissima: il passaggio dal cartaceo al multimediale prevede la debita istruzione dei dipendenti comunali, ma il passaggio va fatto senza tentennamenti, per occorre far luce su ogni angolo nascosto di palazzo Convento.

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