lunedì 26 marzo 2018

Controlli della Polizia municipale su eventuali scarichi abusivi dei frantoi.


Nicotera. Riprendono i controlli della Polizia municipale. Oggetto delle loro attività saranno adesso i frantoi. Come già rivelato dal Quotidiano quasi due anni fa, nel territorio nicoterese, fiumi di sansa, ovvero lo scarto della lavorazione delle olive per produrre l’olio, vengono abusivamente sversati nei ruscelli, da mano ignota. La vasta area comunale, con il suo intenso reticolo di fiumane, si presta a facilitare l’opera di smaltimento di tali scarti, senza che gli autori possano essere sorpresi. I rifiuti oleosi vengono trasportati in mare dai ruscelli, contribuendo a inquinarlo, come se non bastassero gli ingenti scarichi di rifiuti di altra natura. Si rendono, dunque, necessari dei controlli per capire se i vari frantoi sparsi nel territorio sono in regola. Come precisato, nel marzo del 2016 questo giornale documentò un copioso sversamento di sansa in un ruscello, che, trasformatosi in un fiumuciattolo oleoso, attraverso ripidi pendii, giungeva al mare. Il fatto è stato documentato nei pressi della scogliera Preicciola, lato Nord della spiaggia di Nicotera Marina, nei pressi della Torre Parnaso. Lo smaltimento degli scarti dei frantoi deve seguire una precisa normativa, per come è indicato dalle leggi in materia. Purtroppo, non tutti gli imprenditori agricoli sono ligi alle regole, e di certo, nella loro noncuranza sono in buona compagnia, basta guardare le spiagge disseminate di pneumatici per rendersene conto. Tornando alla sansa frantoi, la legge stabilisce che possono essere utilizzate esclusivamente come irrigazione agronomica, ovvero come fertilizzante per il terreno.  E’ vietato lo spandimento o l’abbandono, e, ancor di più, lo sversamento nei fiumi e nei mari. Gli scarti eccedenti vanno inviati a degli impianti di depurazione collettiva, oppure raccolte in apposite vasche di stoccaggio per farle evaporare naturalmente. Sul sito dell’Osservatorio di normativa ambientale si legge che l’abbandono dei reflui oleari è considerato reato in base a una legge della Corte di Cassazione del 12 aprile 2013. Trattasi di gestione illecita di rifiuti. Chi, dunque, scarica in modo improprio nei terreni e nelle acque tali sostanze commette un reato penalmente sanzionabile.

Verde pubblico. Parte l'iniziativa "Adotta un'aiuola".


Nicotera. E’ partita l’iniziativa “Adotta un’aiuola”.  L’avviso è già stato pubblicato nell’albo on line del Comune e chi ne è interessato può già cominciare a inoltrare richiesta di adozione. La scadenza è fissata per il 5 febbraio. Chiunque può richiedere di diventare tutore di un’area verde: commercianti, associazioni, privati cittadini. L’iniziativa, promossa dalla Terna commissariale alla guida di palazzo Convento, ha il duplice scopo di innestare nei cittadini una cultura ambientale e, nel contempo, di curare il verde pubblico della città. «Il progetto- si legge nella manifestazione di interesse- prevede che i privati e le imprese si impegnino, utilizzando attrezzature proprie, ad eseguire le opere di manutenzione ordinaria dell’area verde (aiuola o fioriera) adottata e più precisamente: pulizia da carta, bottiglie, mozziconi di sigarette, fazzoletti, ecc. nonchè smaltimento in apposito cassonetto; taglio del manto erboso ove presente, ogni qualvolta si renda necessario, in modo tale che lo stesso non ecceda l’altezza di 10 cm., con particolare attenzione al controllo e all’estirpazione delle erbe infestanti, nonchè raccolta e smaltimento dell’erba in apposito cassonetto; annaffiatura periodica dell’aiuola o fioriera, in modo particolare durante la stagione estiva; potature stagionali o di contenimento dei soli arbusti secondo le indicazioni fornite dall’ufficio tecnico comunale».  Il Comune consegnerà ai richiedenti l’area verde nello stato di fatto in cui essa si trova, mentre la durata dell’adozione è di tre anni. In virtù dell’impegno, i cittadini affidatari avranno facoltà di apporre una targa nell’aiuola in oggetto. I commercianti, ad esempio, possono inserire un logo pubblicitario della loro impresa, le associazioni il nome del loro sodalizio e lo stesso dicasi dei singoli cittadini.
La città di Nicotera, da sempre mortificata dagli insulti del cemento, ha bisogno di ritrovare la bellezza e la salubrità del verde. Un concetto che si sposa bene anche con la questione sempre attuale del decoro urbano, punto sempre all’ordine del giorno in una cittadina spesso in preda ai vandali e alla totale mancanza di etica ambientale di una gran parte dei suoi abitanti. Tale iniziativa, coniugandosi con l’imminente partenza della raccolta differenziata dell’immondizia, potrebbe unire la pulizia delle strade, finalmente sgombre di nauseabondi cumuli, con un senso del bello che potrebbe dare un tocco estetico alla città.
L’iniziativa “adotta un’aiuola” è già partita in molte altre città; in Calabria due sono particolamente riuscite: a Rossano e a Reggio Calabria. Alcune città, inoltre, hanno unito a questa campagna anche il progetto “effetto farfalla”, e cioè ricostruire negli spazi verdi pubblici habitat favorevoli alla vita delle farfalle, insetti che, notoriamente, privilegiano un certo tipo di fiori e piante che garantiscono loro accoglienza e nutrimento, ad esempio: le rose, le viole, la verbena, il timo, la menta, l’echinacea, e tante altre.

Comune. Assegnato l’appalto per la raccolta differenziata.


Nicotera. Molto presto la cittadina costiera potrà dire addio ai vecchi cassonetti dell’immondizia ricolmi fino all’orlo. E’ stato infatti assegnato l’appalto relativo al servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani con metodo porta a porta per la durata di tre anni. Ad aggiudicarselo la ditta foggiana  Mea Manna Ecologia Ambiente, con un importo di 1.071.660,03 su una base d’asta di 1.108.575,60 euro,  con un ribasso percentuale del 3,33%.
Arriva, dunque, finalmente la svolta in una vicenda che, tra cavilli burocratici, rinvii e proroghe, si trascina da almeno un decennio. Già ai tempi della giunta Reggio (2008-2010) si parlava dell’avvio della raccolta differenziata; anzi, erano stati persino acquistati gli appositi cassonetti che però rimasero chiusi nei magazzini comunali a ricoprirsi di polvere. Si, perché la seconda gestione commissariale non espletò mai la gara in merito, né la giunta Pagano, subentrata alla Terna, riuscì mettere a segno l’importante obiettivo, benchè fosse uno di quelli ritenuti inderogabili.
Anche perché, quando la Giunta Pagano si insediò, la situazione spazzatura a Nicotera era al collasso. Cumuli meodoranti dappertutto raccontavano una crisi di più ampia portata a causa delle discariche calabresi ormai incapaci di accogliere la spazzatura che con ogni probabilità giungeva anche da fuori regione. Nel bel mezzo della crisi, l’amministrazione lanciava continui annunci relativi ad un’imminente partenza della raccolta differenziata, ma nonostante i numerosi proclami il servizio non riuscì mai a decollare. Eppure venivano regolarmente esperite delle gare d’appalto che però non andavano a buon fine per una serie di inciampi burocratici che rimettevano le cose al punto di partenza. Nella fattispecie, per ben due volte la gara fu esperita e si stava quasi per assegnare l’appalto quando “un vizio di forma”- così recitava la delibera dell’annullamento- costingeva l’ente ad azzerare tutto. Al contrario, la commissione straordinaria Valente-Auricchio-Fabio, attualmente alla guida di palazzo Convento, non ha perso molto tempo per raggiungere l’obiettivo: in meno di un anno dal suo insediamento è riuscita ad assegnare l’appalto senza incontrare quei molesti “vizi di forma” che mandavano tutto in malora.
Ma adesso, individuata la ditta vincente, bisognerà passare alla fase puramente operativa. Occorrerà, innazitutto, indottrinare a dovere i cittadini su come differenziare i rifiuti. A tale scopo la commissione pare voglia avvalersi dell’aiuto delle associazioni presenti nel territorio nicoterese. Se tali sodalizi daranno una mano al Comune nell’opera di educazione della cittadinanza alla differenziazione l’operazione puramente divulgativa dovrebbe essere relativamente semplice. Poi si passerà alla pratica, ed è qui che i cittadini dovranno mostrare di possedere etica ambientale e amore per il proprio paese. Niente più, dunque, sacchetti di immondizia buttati dove capita; addio anche alle scene pietose di rigagnoli di percolato che solcano l’asfalto. La buona riuscita dell’iniziativa dipende molto dalla collaborazione di tutti.



Si allunga l'elenco dei beni confiscati alla mafia trasferiti al Comune di Nicotera, ma solo uno è stato utilizzato.


Nicotera. Si allunga l’elenco dei beni confiscati alla criminalità organizzata e acquisiti al patrimonio dell’ente. Agli otto immobili già trasferiti, infatti, l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha destinato altri sette terreni siti a Nicotera Marina, precisamente in località Salaghi, per un valore di mercato superiore ai duecento mila euro. Nella medesima località vi è anche un fabbricato, anch’esso incamerato nel patrimonio del Comune. Vi sono inoltre tre terreni agricoli siti in via Tondo, di un’estensione pari a più di seimila metri quadrati di ampiezza. Nella lista anche due terreni agricoli, in località “Sant’Irene” nella frazione Comerconi, che misurano più di 1600 mq. Infine, un terreno agricolo, in località “Sopra La Torre”, di 440 mq.
Spesso questi immobili non sono di facile gestione, perché posizionati in zone assai impervie, come nel caso di quello in località “sopra la Torre” , nei pressi della stazione ferroviaria. Si tratta di zone intercluse e difficilmente raggiungibili, che impongono al Comune di intavolare trattative con i possidenti dei terreni limitrofi per trovare una soluzione al fine di raggiungere agevolmente l’area acquisita attraverso una servitù di passaggio.
Nello specifico, proprio quest’ultimo bene confiscato, era stato designato dal Comune come area ottimale per allocarvi un pozzo idrico per servire la frazione Marina, risparmiando così anche sui costi di consumo di energia elettrica, dato che l’approvvigionamento sarebbe giunto a valle “per caduta”. Ma proprio a causa dell’impervietà del luogo il progetto non è mai andato in porto. Diversa pare invece sia la situazione per quanto riguarda i tre immobili contigui siti in via Tondo. Tali beni, infatti, sono terreni agricoli incolti e urbanisticamente posizionati in pieno centro cittadino. “Il comune di Nicotera- si legge nella delibera in oggetto- non è dotato di luoghi e spazi all’aperto adibiti alla pubblica utilità. L’area oggetto di confisca può essere utilizzata per la realizzazione di opere aventi finalità sociali, al fine di adibirla alla collettività attraverso interventi di riqualificazione”. Come annunciato dal Quotidiano qualche giorno fa, gli spazi confiscati di via Tondo dovrebbero essere trasformati in un parco attrezzato cittadino. In effetti, il Regolamento dell’Agenzia dei Beni confiscati prevede che tali immobili debbano diventare strumento di sviluppo e riscatto del territorio ed essere necessariamente preposti “ad attività a servizio a baneficio dello stesso, al fine di attuare politiche di promozione sociale, culturale, ambientale, della legalità e della sicurezza, creando opportunità di sviluppo e di lavoro, per combattere il disagio sociale, l'emarginazione e la disoccupazione”.
La durata della concessione va da un periodo non inferiore a cinque anni e non potrà superare trent’anni. Le amministrazioni hanno il dovere di agire celermente, infatti hanno un anno di tempo per trasformarli in opere utili alla collettività. Qualora ciò non avvenga l’Agenzia può disporre la revoca del trasferimento e istituire la figura di un commissario  con poteri sostitutivi. Si pensi che dei beni confiscati alla ndrangheta, trasferiti al Comune di Nicotera, solo uno era stato riutilizzato: nella fattispecie un’abitazione di Nicotera superiore, sede dell’associazione bandistica cittadina, prima che l’umidità la rendesse impraticabile. Sorte avversa e complicata ha avuto il famoso “Elefante rosso”, a Nicotera Marina, sito in località Timpa. Un caso che non si può non citare. Per anni in attesa di trovare una destinazione d’uso. Quando finalmente si decise di allocarvi la sede di una scuola di musica e cinematografia, un incredibile furto mise fine all’importante progetto di alto valore artistico e sociale, oltre che simbolico. Ignoti, approfittando dalla mancata attivazione del sistema di vigilanza elettronico, portarono via strumenti musicali dal valore di 200 mila euro. Da allora niente di fatto.

Operatori ecologici senza stipendio.


Nicotera. La protesta degli operatori ecologici è durata lo spazio di una mattinata. Hanno incorciato le braccia nella speranza che il Comune si potesse fare da mediatore con la ditta bresciana di raccolta la rifiuti, la G.M., per la quale lavorano. Da due mesi, infatti, i cinque operai non vedono lo stipendio, e questo lungo ritardo li sta mettendo in difficoltà, avendo tutti una famiglia da mantenere.
La ditta prende tempo, cercando di scaricare le colpe sul Comune il quale, secondo la società lombarda, non ha ancora onorato la mensilità di novembre, cosa che le impedirebbe di saldare il conto con gli operai. Tuttavia, l’ente ha potuto dimostrare agli impiegati di essere in regola con i pagamenti (il comune deve alla G.M. qualcosa come 30 mila euro al mese), per cui, a quanto pare, non reggerebbero le motivazioni avanzate dalla ditta bresciana che continua a posticipare la data dei pagamenti. Sembra che il problema sia correlato ai novanta giorni di tempo che il Comune ha, secondo la normativa vigente, per versare il suo oneroso obolo mensile alla ditta. Insomma, l’ente, benchè sia in regola con la società bresciana, è messo in una situazione di disagio perché deve interfacciarsi con il malcontento degli operai e con il fatto che alzando questi le braccia il paese si riempirebbe di immondizia. Sembrerebbe un modo efficace per mettere il Comune alle strette utilizzando il disagio degli operai. Tuttavia questi ultimi, brave persone dallo spiccato senso civico, nonostante non si intradeva all’orizzonte nemmeno un centesimo, hanno ripreso la loro attività, a Nicotera centro e frazioni, con una speciale attenzione nella frazione Marina, dove tra pochi giorni si svolgerà la tradizionale processione in mare dell’Immacolata Concezione. Ma qualcuno non può dimenticare le esigenze di cinque padri di famiglia