Nicotera.
Abbandonato
al suo destino. Questa è l’impressione che si ha nel guardare da vicino la
condizione dell’ospedale di Nicotera. E non ci riferiamo soltanto all’edificio
vero e proprio, ma alla struttura ospedaliera in quanto erogatrice di servizi.
Certo, molto ci sarebbe da dire anche delle condizioni strutturali del nosocomio,
con i suoi muri aggrediti dall’umidità, le enormi criticità che lo erodono
inesorabilmente. Il problema di cui ci occuperemo oggi è il continuo
depotenziamento dei servizi essenziali ai cittadini; è l’indifferenza a cui i
vertici dell’Asp lo hanno condannato; è la sua continua spoliazione di
prestazioni indispensabili ad una vasta e incredibilmente ignorata utenza. L’elenco
delle cose che non vanno è lungo e articolato. E’ un resoconto che arriva da
lontano, dalla lunga notte dell’abbandono di una enorme struttura, condannata
ad un degrado senza appello. Fino a poco tempo fa c’era Ortopedia; adesso non
più: il medico specialista è andato in pensione, e non è più stato sostituito.
Stessa sorte accorsa all’ambulatorio di Dermatologia. E poi c’è Radiologia: altra
porta chiusa per una prestazione essenziale che costringerà i cittadini a
sorbirsi almeno 29 kilometri di strada per raggiungere Vibo o Tropea (i centri
più vicini). Il medico addetto alle ecografie è stato assorbito dalla pianta
organica dell’ospedale di Vibo. E sempre in tema di esami strumentali, è
doveroso segnalare che dopo il furto dei computer nella sala raggi, avvenuto
una quindicina di giorni fa, il laboratorio non è stato munito di nuovi
dispositivi informatici, per cui non è possibile effettuare nuovi esami. Un
ulteriore disagio, dunque, per i cittadini. D’altro canto la soluzione del
problema non sembra dietro l’angolo. Infatti, l’Asp, prima di dotare di nuovi
computer la sala radiografie, intende effettuare dei lavori strutturali al fine
di isolare i locali della Guardia Medica dal resto dell’edificio, in modo che
nessun malintenzionato possa introdurvisi attraverso al porta sempre aperta del
servizio h24. Un lavoro che si rende dunque necessario e che non è l’unico a
dover essere attuato, infatti urge la sistemazione delle porte degli ambulatori
delle specialistiche, allocati al secondo piano dell’ospedale. Infatti, nella
stessa notte in cui è avvenuto il furto dei pc, quel gruppetto di ignoti
balordi ha scassinato tutte le porte degli ambulatori, nella speranza di
trovarvi dentro chissà che cosa. Sta di fatto che da allora le porte sono rotte
e i medici sono costretti a visitare con le maniglie scardinate e gli usci che
si aprono e si chiudono i balìa di ogni refolo di vento, in spregio alle più
elementari norme di riservatezza. E poi come non menzionare la lenta decadenza
del centro di obesità, allocato al terzo piano della struttura? Altro grande
gap la mancanza di personale che afflige il laboratorio analisi. Anzi, il
laboratorio prelievi, dopo che le strumentazioni atte alle analisi dei campioni
ematologici sono stati trasferiti all’ospedale di Vibo. Ma adesso, dopo che il
dipendente addetto al trasporto delle provette all’ospedale di Vibo è andato in
pensione, ad occuparsi del trasporto dei campioni nel capoluogo è lo stesso
infermiere che effettua i prelievi, lo stesso che si occupa praticamente di
tutto l’andazzo nel laboratorio. Benchè l’Asp abbia garantito di inviare un
impiegato in soccorso ai colleghi nicoteresi, l’addetto, in un mese e mezzo, lo
si è visto solo quattro volte. Per il resto, ci si è dovuti arrangiare a forza
di incredibili tour de force. Tutta questa serie di disservizi denunciano un
atteggiamento di noncuranza, da parte dei vertici dell’Asp, nei confronti delle
problematiche di una struttura sanitaria che serve una vastissima fascia di
utenti. Nicotera ancora una volta di rivela la periferia della provincia.
Periferia non solo geografica, ma morale, di un’amministrazione sanitaria,
provinciale e politica che tende a sottovalutare le sue necessità. Tramontata
la titanica lotta per il 118, persino il necessario è tenacemente ignorato. E
per chiudere in bellezza la lista nera di ciò che il territorio non ha,
menzioniamo la chiusura del servizio rinnovo patenti che costringe molti
cittadini a recarsi a Vibo o a Tropea, e chi non è automunito spesso si rivolge
ai privati: costo del servizio 100 euro. Superfluo menzionare l’assenza della
videosorveglianza. Nicotera semplicemente nelle stanze del potere non è
pervenuta.
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