Nicotera.
La speranza condivisa è che l’Asp riesca
a scongiurare la chiusura del laboratorio esami emotologici per quei 15 giorni
in cui l’infermiera addetta ai prelievi andrà in ferie, e cioè tra qualche
giorno. Il rischio, a quanto pare, è assai concreto: il servizio potrebbe
andare verso la sospensione per un periodo di due settimane non essendosi
ancora palesate all’orizzonte delle soluzioni da parte dell’Azienda sanitaria
provinciale.
Un problema già
evidenziato da questo giornale. Un problema tra i tanti, a corredo di una
situazione di eterna precarità in cui versa il nosocomio nicoterese. Come
sempre a vivere il disagio maggiore saranno i cittadini, privati di servizi
essenziali e costretti ad effettuare gli esami presso strutture a pagamento,
non senza aver prima fatto un viaggio di almeno tre quarti d’ora, qualora
vogliano raggiungere la più vicina struttura pubblica. Il laboratorio prelievi
nicoterese versa in gravi condizioni di precarietà da circa un anno, da quando,
cioè, l’impiegato addetto al trasporto delle provette all’ospedale di Vibo è
andato in pensione. Una figura fondamentale nell’ambito del funzionamento
dell’adeguato funzionamento del servizio. Venendo meno il supporto di tale
impiegato, si è venuta a creare una situazione francamente inammissibile:
l’infermiere addetto ai prelievi deve farsi carico anche del trasporto dei
campioni emotologici all’ospedale di Vibo. Ma non solo, deve gestire anche l’aspetto,
per così dire, amministrativo del centro prelievi. Un tuttofare legittimamente
esausto. Una specie di factotum, nuova figura professionale creata da
un’ostinata indifferenza, o forse dall’impossibilità nel posizionare in modo
produttivo gli impiegati nello scacchiere della pianta organica dell’Asp, o
semplicemente perché è più semplice trovare un ago in un pagliaio che scovare
un imboscato, sta di fatto che a farci le spese saranno, come sempre, i
cittadini: pagano le tasse, ma non hanno servizi. E ora si apprestano a vivere
l’ennesimo disservizio, a meno che nelle stanze dei bottoni non si corra
velocemente ai ripari.
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