Nicotera.
La
protesta degli operatori ecologici è durata lo spazio di una mattinata. Hanno
incorciato le braccia nella speranza che il Comune si potesse fare da mediatore
con la ditta bresciana di raccolta la rifiuti, la G.M., per la quale lavorano.
Da due mesi, infatti, i cinque operai non vedono lo stipendio, e questo lungo
ritardo li sta mettendo in difficoltà, avendo tutti una famiglia da mantenere.
La ditta prende tempo,
cercando di scaricare le colpe sul Comune il quale, secondo la società
lombarda, non ha ancora onorato la mensilità di novembre, cosa che le
impedirebbe di saldare il conto con gli operai. Tuttavia, l’ente ha potuto
dimostrare agli impiegati di essere in regola con i pagamenti (il comune deve
alla G.M. qualcosa come 30 mila euro al mese), per cui, a quanto pare, non
reggerebbero le motivazioni avanzate dalla ditta bresciana che continua a
posticipare la data dei pagamenti. Sembra che il problema sia correlato ai
novanta giorni di tempo che il Comune ha, secondo la normativa vigente, per
versare il suo oneroso obolo mensile alla ditta. Insomma, l’ente, benchè sia in
regola con la società bresciana, è messo in una situazione di disagio perché
deve interfacciarsi con il malcontento degli operai e con il fatto che alzando
questi le braccia il paese si riempirebbe di immondizia. Sembrerebbe un modo
efficace per mettere il Comune alle strette utilizzando il disagio degli
operai. Tuttavia questi ultimi, brave persone dallo spiccato senso civico,
nonostante non si intradeva all’orizzonte nemmeno un centesimo, hanno ripreso
la loro attività, a Nicotera centro e frazioni, con una speciale attenzione
nella frazione Marina, dove tra pochi giorni si svolgerà la tradizionale
processione in mare dell’Immacolata Concezione. Ma qualcuno non può dimenticare
le esigenze di cinque padri di famiglia
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