Questo articolo è uscito il 27 febbraio 2018.
Nicotera.
Sono
in tutto dieci i migranti giunti a Nicotera ieri pomeriggio. Alloggeranno in un
appartamento sito nel cuore del centro storico nicoterese, esattamente in corso
Cavour, a due passi dalla cattedrale e da piazza Garibaldi. Si tratta di due
nuclei familiari (composti da una coppia e un figlio), due ragazze madri, con i
rispettivi bambini. Sei adulti, quindi, e quattro bambini di cui il più grande
non ha nemmeno un anno e mezzo di età. Gli altri sono così piccoli da stare
attaccati alla schiena della mamma con il classico “kanga” africano. Il loro
Paese di provenienza è la Nigeria, solo uno di essi ha origini ghanesi. Ieri
pomeriggio, appena giunti nell’immobile assegnatogli, hanno avuto un gran da
fare per sistemare quanto avevano portato con sé, stipato in borsoni o enormi
sacchi neri di plastica. Ad accompagnarli Yvonne, la mediatrice culturale,
anch’essa nigeriana, che li ha aiutati a prendere confidenza con il nuovo alloggio.
L’appartamento, parzialmente immobiliato, è stato ulteriormente attrezzato da
stufe e nuovi letti, portati pochi
giorni prima in vista del loro arrivo. C’è anche la cucina, corredata di tutto
punto, perché saranno essi stessi a preparare da mangiare. L’associazione che
si occupa della gestione dell’accoglienza di questi nuovi ospiti è la stessa
che gestisce il Centro per migranti all’interno dell’Hotel Miragolfo. Si tratta
dell’agrigentina Acuarinto: da anni opera in un settore che pare non vada mai in
crisi. Ha già gestito altri centri in diverse parti d’Italia, ora tocca a Nicotera
dove, pare, oltre che un albergo e una casa famiglia, saranno aperti altri nuovi
punti di accoglienza. Per il momento sono solo rumors, ma l’esperienza ha
insegnato ai nicoteresi che le voci si trasformano in cose fatte in una
manciata di ore, e dall’oggi al domani la città si sveglia con degli
extracomunitari, senza il minimo preavviso.
Intanto continua la
convivenza con i migranti giunti a gennaio. Una partenza con il botto quella
del neo centro di accoglienza: infatti, a venti giorni dall’apertura, è
scattato l’arresto per uno di loro, un nigeriano sorpreso con quasi mezzo kilo
di marijuana in un borsone. Il fermo, da parte degli agenti della Squadra
mobile di Vibo, è scattato immediatamente. Ma purtroppo non era finita lì. Dopo
pochi giorni un altro ospite è stato allontanato dallo struttura per aver
pedinato fino a casa una ragazzina di quindici anni.
Ricordiamo che anche i
migranti giunti ieri sera provengono
dalla struttura di Briatico. Il Centro briaticese viene gradualmente sgomberato
a causa degli illeciti che lo hanno riguardato. I suoi ospiti attendono nuove
sistemazioni.
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