lunedì 26 marzo 2018

Un ristorante sul mare su ciò che resta dell'ex villaggio Valtur.


Nicotera. E’ esattamente dal marzo del 2014 che la Società Prelios ha messo gli occhi addosso a quello che è stato uno dei primi villaggi Valtur in Calabria, in località Mortelletto. Per molti anni, prima che su di esso calasse un sipario di abbandono e degrado, era stato meta di migliaia di turisti provenienti da ogni dove. Ora, a più di vent’anni da quella chiusura, si riaccendono i riflettori sull’intero complesso ormai fatiscente.
Proprio per ridare vita a un sogno e a una speranza, gli architetti Sergio e Maurizio Barbuto, per nome e per conto di tale società, il 14 dicembre del 2017 hanno inoltrato al Comune la richiesta di permesso di ricostruire. Una richiesta che è giunta, c’è da precisare, dopo un ultimatum del Comune che intimava per l’ennesima volta alla Prelios, in quanto concessionaria del sito in oggetto, di demolire il villaggio vacanza.
Ma per comprendere appieno la dinamica delle cose, occorre fare un passo indietro e illustrare brevemente il riassunto delle puntate precedenti.
L’11 marzo del 2014, sul luogo di ciò che restava del villaggio, vi fu un sopralluogo tra il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Nicotera, il Provveditorato del Genio Civile, l’Agenzia del Demanio e la Società Prelios. Scopo dell’ispezione la verifica dello stato strutturale dei manufatti, di cui la società milanese è titolare della concessione demaniale marittima, e la valutazione di  un’eventuale demolizione. Intanto urgeva, da parte del Comune, la necessità di radere al suolo la struttura, in quanto versava, e versa, per come si legge nell’ordinanza di demolizione, “in condizioni di evidente precarietà statica”. Insomma, un monumento al degrado su cui bisognava intervenire. Numerose sono state, dal 2014 ad oggi, le richieste, da parte dell’Ufficio tecnico comunale, rivolte alla Prelios, di attuare l’opera di rimozione di ciò che resta dell’ex Valtur. La svolta è arrivata quando il Comune, lo scorso 23 novembre, poneva come termine il 15 dicembre per la presentazione di un piano di intervento per la definitiva soluzione del problema. Il giorno prima della scadenza dell’aut aut comunale, la Società Prelios si rifaceva viva inoltrando formalmente richiesta di costruire un ristorante a mare sul rudere demolito. Da qui la convocazione della conferenza dei servizi, che si è svolta a palazzo Convento lo scorso 8 marzo. Al fine di poter concedere l’autorizzazione richiesta mancano all’appello alcuni elaborati che la Prelios ha assicurato di consegnare al Comune entro il 24 di questo mese. Alcuni inghippi sembrano però già profilarsi all’orizzonte, e sono stati proposti dall’ingegnere D’Agostino, in veste di rappresentante del Movimento 14 luglio, presente alla conferenza dei servizi. Tuttavia, ogni nuova impresa sul territorio rappresenta uno spiraglio per l’asfittica economia paesana, nonché un piccolo sollievo alla disoccupazione. La città, per ripartire ha bisogno di investitori che, purtroppo, di norma, a farli scappare via ci pensano già la mafia, il disservizio e la corruzione.

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