Nicotera.
E’
esattamente dal marzo del 2014 che la Società Prelios ha messo gli occhi
addosso a quello che è stato uno dei primi villaggi Valtur in Calabria, in località
Mortelletto. Per molti anni, prima che su di esso calasse un sipario di
abbandono e degrado, era stato meta di migliaia di turisti provenienti da ogni
dove. Ora, a più di vent’anni da quella chiusura, si riaccendono i riflettori
sull’intero complesso ormai fatiscente.
Proprio per ridare vita
a un sogno e a una speranza, gli architetti Sergio e Maurizio Barbuto, per nome
e per conto di tale società, il 14 dicembre del 2017 hanno inoltrato al Comune
la richiesta di permesso di ricostruire. Una richiesta che è giunta, c’è da
precisare, dopo un ultimatum del Comune che intimava per l’ennesima volta alla
Prelios, in quanto concessionaria del sito in oggetto, di demolire il villaggio
vacanza.
Ma per comprendere
appieno la dinamica delle cose, occorre fare un passo indietro e illustrare
brevemente il riassunto delle puntate precedenti.
L’11 marzo del 2014,
sul luogo di ciò che restava del villaggio, vi fu un sopralluogo tra il
dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Nicotera, il Provveditorato del
Genio Civile, l’Agenzia del Demanio e la Società Prelios. Scopo dell’ispezione
la verifica dello stato strutturale dei manufatti, di cui la società milanese è
titolare della concessione demaniale marittima, e la valutazione di un’eventuale demolizione. Intanto urgeva, da
parte del Comune, la necessità di radere al suolo la struttura, in quanto
versava, e versa, per come si legge nell’ordinanza di demolizione, “in
condizioni di evidente precarietà statica”. Insomma, un monumento al degrado su
cui bisognava intervenire. Numerose sono state, dal 2014 ad oggi, le richieste,
da parte dell’Ufficio tecnico comunale, rivolte alla Prelios, di attuare l’opera
di rimozione di ciò che resta dell’ex Valtur. La svolta è arrivata quando il
Comune, lo scorso 23 novembre, poneva come termine il 15 dicembre per la
presentazione di un piano di intervento per la definitiva soluzione del
problema. Il giorno prima della scadenza dell’aut aut comunale, la Società
Prelios si rifaceva viva inoltrando formalmente richiesta di costruire un
ristorante a mare sul rudere demolito. Da qui la convocazione della conferenza
dei servizi, che si è svolta a palazzo Convento lo scorso 8 marzo. Al fine di
poter concedere l’autorizzazione richiesta mancano all’appello alcuni elaborati
che la Prelios ha assicurato di consegnare al Comune entro il 24 di questo mese.
Alcuni inghippi sembrano però già profilarsi all’orizzonte, e sono stati
proposti dall’ingegnere D’Agostino, in veste di rappresentante del Movimento 14
luglio, presente alla conferenza dei servizi. Tuttavia, ogni nuova impresa sul
territorio rappresenta uno spiraglio per l’asfittica economia paesana, nonché un
piccolo sollievo alla disoccupazione. La città, per ripartire ha bisogno di
investitori che, purtroppo, di norma, a farli scappare via ci pensano già la
mafia, il disservizio e la corruzione.
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