lunedì 26 marzo 2018

Quartieri storici cittadini in preda al degrado e alla criminalità.


Nicotera. Son ben tre i quartieri antichi custoditi nel cuore della cittadina costiera (Palmintieri, Giudecca, Baglio). Un patrimonio di immenso valore storico e culturale che continua ad attirare visitatori. Una grande risorsa sia a livello turistico, sia per incentivare le escursioni da parte degli appassionati dei borghi antichi. Tuttavia, i quartieri nicoteresi necessitano di cure massicce: le condizioni in cui essi versano sono a dir poco disperate, e il lavoro da fare è tanto. I soldi sporadicamente stanziati dal Governo o dalla Regione per rimettere in sesto questi gioielli senza tempo non sono bastati a ridargli anima e decoro. Si pensi che i Pisl, risorse erogate dalla Regione e incamerate dalla Giunta Pagano, sono a malapena bastati per ristrutturare palazzo Polito, sito nel quartiere Palmintieri, e che, nelle intenzioni degli amministratori, doveva esservi allocato il Centro Studi della Cultura ebraica. Tuttavia, al netto di eventuali fondi che, si spera, possano giungere da nuovi progetti ministeriali, la malattia di cui soffre attualmente il centro storico nicoterese è un degrado senza precedenti. Sono a centinaia le case abbandonate. Un abbandono che risale a moltissimi anni fa, in qualche caso anche un secolo. Come quando chi vi abitava ha lasciato tutto per trasferirsi altrove, a volte anche oltreoceano, per cercare fortuna. Non è infatti un caso che il drammatico spopolamento della città di Nicotera è iniziato proprio negli anni Venti del secolo scorso, in concomitanza con quel grande flusso migratorio che aveva avuto origine alla fine dell’Ottocento e che in realtà non è mai davvero finito. Sta di fatto che gli antichi quartieri sono stati i primi a pagare le conseguenze per quell’inarrestabile emorragia demografica. Le case, vecchie e spesso prive di servizi, non hanno mai conosciuto la ristrutturazione e la messa in sicurezza, e poi gli insulti del tempo hanno fatto il resto. La crescita dei moderni quartieri cittadini ha contribuito a svuotare questi posti di quel barlume di vita ancora rimasto. Ma adesso il problema del centro storico non sono solo le case fatiscenti che necessitano di censimento immobiliare: il punto è che esso è diventato deposito e laboratorio degli affari della criminalità organizzata. Come le cronache hanno ampiamente raccontato, Palmintieri si è rivelato essere un vero e proprio magazzino per la lavorazione e la conservazione della marijuana. La grande ambizione delle Forze dell’ordine è quello di strapparlo alla criminalità organizzata, intento ampiamente condiviso dalla Terna commissariale che comincia a mettere in campo il progetto di un censimento degli immobili ivi esistenti. Un’iniziativa non semplice perché molto spesso risalire ai proprietari di una casa abbandonata è un’impresa epica. Molti di essi, infatti, si sono trasferiti negli Stati Uniti o in Argentina. Rintracciare eventuali eredi, semmai ve ne siano, è assai complicato. Laddove il Comune non riesca ad individuare un proprietario, o se, individuato, questo non provveda a mettere in sicurezza la casa, l’ente ha facoltà di acquisirla e ristrutturarla immediatamente. Il problema è trovare i fondi per procedere in questo senso.

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