Nicotera.
La
prima notte trascorsa dai migranti nel
vecchio appartamento sito nel centro storico del paese è stata assai
disagevole. Il freddo gelido che in questi giorni ha intirizzito il territorio
non ha di certo risparmiato quella casa piena di spifferi e con gli infissi malandati
fatti vibrare senza sosta dal vento sferzante. E non è bastato munire l’appartamento
di stufette elettriche, in quanto le stesse, tenute accese per riscaldare le
stanze, hanno mandato in tilt il contatore a causa del sovraccarico di energia.
Tra i dieci nuovi migranti ci sono anche quattro bambini molto piccoli. Il più
grande non avrà più di un anno e mezzo, gli altri sono di pochi mesi, stanno
infatti attaccati alla schiena delle madri per mezzo del classico foulard
africano usato come porta-enfant. Bambini, dunque, in tenerissima età, alla
mercè del freddo e dello squallore di un appartemento oggettivamente poco
adatto ad accogliere un adulto, figurarsi i bambini, notoriamente muniti di un
sistema immunitario fragile. E così ieri mattina un’assistente sociale è giunta
a Nicotera, e quello che ha visto non le è piaciuto affatto. Pare che l’immobile
non sia a norma, o, per meglio dire, non sia adatto per ospitare dieci persone,
e soprattutto di ospitare bambini così piccoli. L’attenzione è caduta
particolarmente sull’impianto elettrico, nonché la capacità del contatore di
sostenere un tale dispendio di energia elettrica per il riscaldamento della
casa per il tramite delle stufette. L’assistente sociale ha così imposto un
ultimatum alla società Acuarinto: deve rendere vivibile l’appartamento
altrimenti sarà necessario cercare una nuova casa, questa volta con tutte le
carte in regole, e non un fatiscente alloggio di fortuna. Ricordiamo che questi
ospiti giungono tutti da Briatico dove i tre centri di accoglienza esistenti
stanno per essere gradualmente sgomberati in seguito al commissariamento
ordinato dalla Prefettura sulla base di una serie di interdittive antimafia. Ad
occuparsi delle realtà nascenti a Nicotera la società agrigentina Acuarinto che
da anni opera nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Una prima
nutrita tornata di migranti, intorno ai 150, sono stati accolti nel lussuoso
Hotel Miragolfo. Gli ultimi dieci, tra cui, come precisato, quattro
piccolissimi, qualcuno ha pensato di sistemarli in una casa che ha ben poco di
confortevole. Ora sarà necessario risolvere tutto, altrimenti, pare,
scatteranno anche delle precise e dettagliate denuncie a carico
dell’associazione umanitaria.
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