lunedì 26 marzo 2018

L’assistente sociale fa visita al nuovo piccolo centro di accoglienza. L’alloggio è stato giudicato fatiscente.


Nicotera. La prima notte trascorsa dai  migranti nel vecchio appartamento sito nel centro storico del paese è stata assai disagevole. Il freddo gelido che in questi giorni ha intirizzito il territorio non ha di certo risparmiato quella casa piena di spifferi e con gli infissi malandati fatti vibrare senza sosta dal vento sferzante. E non è bastato munire l’appartamento di stufette elettriche, in quanto le stesse, tenute accese per riscaldare le stanze, hanno mandato in tilt il contatore a causa del sovraccarico di energia. Tra i dieci nuovi migranti ci sono anche quattro bambini molto piccoli. Il più grande non avrà più di un anno e mezzo, gli altri sono di pochi mesi, stanno infatti attaccati alla schiena delle madri per mezzo del classico foulard africano usato come porta-enfant. Bambini, dunque, in tenerissima età, alla mercè del freddo e dello squallore di un appartemento oggettivamente poco adatto ad accogliere un adulto, figurarsi i bambini, notoriamente muniti di un sistema immunitario fragile. E così ieri mattina un’assistente sociale è giunta a Nicotera, e quello che ha visto non le è piaciuto affatto. Pare che l’immobile non sia a norma, o, per meglio dire, non sia adatto per ospitare dieci persone, e soprattutto di ospitare bambini così piccoli. L’attenzione è caduta particolarmente sull’impianto elettrico, nonché la capacità del contatore di sostenere un tale dispendio di energia elettrica per il riscaldamento della casa per il tramite delle stufette. L’assistente sociale ha così imposto un ultimatum alla società Acuarinto: deve rendere vivibile l’appartamento altrimenti sarà necessario cercare una nuova casa, questa volta con tutte le carte in regole, e non un fatiscente alloggio di fortuna. Ricordiamo che questi ospiti giungono tutti da Briatico dove i tre centri di accoglienza esistenti stanno per essere gradualmente sgomberati in seguito al commissariamento ordinato dalla Prefettura sulla base di una serie di interdittive antimafia. Ad occuparsi delle realtà nascenti a Nicotera la società agrigentina Acuarinto che da anni opera nella gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Una prima nutrita tornata di migranti, intorno ai 150, sono stati accolti nel lussuoso Hotel Miragolfo. Gli ultimi dieci, tra cui, come precisato, quattro piccolissimi, qualcuno ha pensato di sistemarli in una casa che ha ben poco di confortevole. Ora sarà necessario risolvere tutto, altrimenti, pare, scatteranno anche delle precise e dettagliate denuncie a carico dell’associazione umanitaria.

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