Nicotera o Joppolo.
Ancora una volta le due cittadine costiere si trovano schierate l’una contro
l’altra. Le abbiamo già viste fronteggiarsi in un’inchiesta uscita su questo giornale nel
2014 quando si contendevano una cinquantina di abitanti residenti in località
Ciriciglia, territorio cerniera tra i due paesi. Situazione assurda. I
cittadini avevano ufficialmente la residenza nel Comune di Joppolo, ma tutte le
pratiche burocratiche dovevano essere disbrigate nel Comune di Nicotera.
Qualche maligno disse che i cinquanta abitanti contesi di località Ciriciglia
erano stati trafugati nel municipio joppolese per ragioni elettorali. Quale che
sia la verità, le cose sono rimaste irrisolte. Altra tenzone risale a un mese
fa. Oggetto del contendere quella volta fu la favolosa e decadente Torre
Parnaso, apparentemente vicina a Joppolo, ma di fatto ricadente nel territorio
comunale nicoterese, anche se posta su una linea di cesura tra i due territori.
Ora salta fuori una nuova controversia che vede coinvolte ancora una volta le due
poleis viciniore. Ma stavolta la questione appare assai seria e delicata, con
il dovuto rispetto per quelle citate poco sopra. Si, perché nel caso in specie
si parla di una discarica e di tanti, ma tanti soldi, che servivano per la sua
bonifica. La storia, che può apparire un po’intricata, in realtà ruota, ancora
una volta, su una questione di confini, che in questo caso, però, non sono
stati arbitrariamente stabiliti dai cittadini. I fatti sono questi. Nel 2014 il
Ministero dell’Ambiente, adeguandosi alle normative europee, individua dei siti
da bonificare, elargendo dei fondi per la messa in sicurezza. Tra questi il
Ministero designa la famigerata località Colantoni, vera e propria bomba
ecologica, allocata nei pressi di Preitoni, frazione di Nicotera tristemente
famosa per i numerosi casi di tumore tra i residenti. Il Ministero, però,
indica tale località come ricadente nel Comune di Joppolo. Probabilmente si
trattava solo di un errore di coordinate, e i soldi (si tratta di un bel gruzzoletto pari a 1.153.740) sarebbero
dovuti andare dritti nelle casse comunali nicoteresi. Ma così non succede
perché, ad un certo punto, nel sito del Commissario straordinario per le
bonifiche delle discariche abusive, nominato dal Ministero,
salta fuori che la discarica di località “Calafatoni”, come sito da bonificare,
«effettivamente» ricade nel territorio comunale di Joppolo. Anzi, Colantoni diventa Calafatoni, ma
il lauto finanziamento è sempre lo stesso, e quindi, sembra ombra di ambiguità
geografiche, è Joppolo la destinataria dei finanziamenti europei. Con una
differenza non di poco conto, però: la discarica Calafatoni esiste davvero, ma
non è oggettivamente un attentato alla salute pubblica come quella di
Colantoni, che ha già mietuto più vittime della febbre spagnola. Intanto, anche
la Regione Calabria metteva il suo imprimatur sulla vicenda definendo il sito da bonificare
semplicemente Calafatoni di Joppolo. Ma nonostante il Comune di Joppolo appaia
virtuoso nella sua lotta contro le discariche abusive, è già destinatario di
una pesantissima sanzione da parte della Comunità europea, per il tramite del
Ministero dell’Economia, per la
irregolare gestione dei rifiuti. Ma il nodo cruciale della quesione è: quel
milione e mezzo di euro a chi era destinato veramente? Al Comune di Joppolo o a
quello di Nicotera? Ministero dell’Ambiente e Regione Calabria facciano
chiarezza.
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