lunedì 26 marzo 2018

Incentivi economici ai portatori di handicap motorio per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati.


Nicotera. C’è una legge, la n. 13 del 9 gennaio 1989, che prevede che il Ministero dei Lavori Pubblici trasferisca dei fondi alle Regioni con la finalità di erogare dei contributi per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Una legge probabilmente poco conosciuta se si pensa che nel Comune di Nicotera, ad esempio, nel 2016 solo una persona ha presentato domanda. Con i soldi che l’ente erogherà al soggetto richiedente, portatore di handicap motorio, esso potrà ottenere un parziale rimborso per l’installazione di un montascale a poltroncina nella sua casa: per il collocamento del dispositivo Stannah il Comune ha destinato un contributo pari a 3.426 euro, su un totale, trasferito dalla Regione, di 8.373 euro.
Le spese coperte dallo Stato ammontano a più del cinquanta per cento di quelle sostenute. Chiunque, pertanto, viva delle disabilità motorie o sensoriali può avanzare istanza per ottenere un aiuto contreto, tramite il Comune, al fine di migliorare la qualità della vita installando dei supporti, opere e dispositivi per una più agevole libertà di movimento.
Ovviamente bisognerà presentare presso l’ufficio tecnico le fatture che certificheranno i lavori realizzati e su tali basi si provvederà al rimborso. La cosa che probabilmente merita una sottolineatura è che in pochi sono a conoscenza dell’esistenza di questo genere di contributi volti a “superare ed eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati”. Ma non solo, la stessa diffusa ignoranza, da parte dei cittadini, in materia di aiuti economici erogati dallo Stato, si è rilevata nei contributi in merito  all’adeguamento sismico degli edifici privati: a Nicotera, città altamente sismica, sorta sulla zona rossa delle cartine della Protezione civile, solo due cittadini hanno presentato domanda per l’incentivo economico, tutti gli altri ignorano che lo Stato oltre a prendere qualche volta pure dà.

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