Nicotera. Si è svolta ieri sera l’inaugurazione
della sede del partito CasaPound a Nicotera. Ha presenziato alla manifestazione
il segretario nazionale Simone Di Stefano e il coordinatore regionale Federico
Romeo. Ad accogliere Di Stefano il giovane attivista e coordinatore comunale
Antonio La Malfa, oltre che moltissime persone assiepate intorno alla sede del
partito. Presenti tutti gli iscritti, molti simpatizzanti e tanti curiosi. La
sede, che è stata aperta da circa un mese, solo da ieri sera, dunque, ha
l’ufficialità del partito. Punto di ritrovo non solo dei simpatizzanti, ma
anche di molti giovani del luogo che vi trovano ristoro per una partita a
biliardino e per un momento di socializzazione. Il taglio del nastro è stato
accompagnato dalle note solenni dell’Inno di Mameli e dallo scrosciante
applauso dei convenuti. La sede è state
interamente ristrutturata dagli attivisti, che hanno dipinto una parete della
stanza di rosso con al centro il simbolo del partito. Simone Di Stefano nel
salutare nel persone intervenute all’inaugurazione ha rimarcato le linee
programmatiche del partito, mettendo in evidenza l’importanza della sovranità
monetaria, il ruolo importante della famiglia nella società e il sostegno che
lo Stato è tenuto ad offrire ad essa. Ha spiegato che il cammino per l’affermazione
politica a livello nazionale non si presenta facile anche a causa dell’ostruzionismo
pregiudizievole che il partito incontra abitualmente, ma di essere fiero del
fatto che gli iscritti crescono e che molti di loro sono giovani. Il segretario
nazionale di Casapound ha valuto essere a Nicotera perché, ha precisato, «è
giusto essere presente nei piccoli paesi così come lo si è nei grandi centri»,
in quanto «il radicamento sul territorio- ha aggiunto- è la forza di questo
partito che continua a crescere e gode di ottima salute». Poi, per quanto
riguarda la politica locale, Di Stefano ha annunciato che CasaPound ambisce ad
essere protagonista attiva nella vita politica del paese», con una sua lista da
presentare alle comunali. Il giovane politico di destra ha inoltre toccato
tasti dolenti per il territorio, come quello della pervasività della criminalità
organizzata. Ha osservato che per fronteggiare la mafia è necessario che lo
Stato sia presente «ma non solo dal punto di vista militare: è necessario,
infatti- ha spiegato Di Stefano- creare lavoro e occupazione. Un’economia funzionante,
insomma, come unica strategia vincente per la lotta alla criminalità
organizzata». La serata è stata molto partecipata: il leader politico si è
intrattenuto a lungo con i presenti in un confronto cordiale e proficuo.
giovedì 21 marzo 2019
Peppe Massara: storia di un successo e di un riscatto. Un ristorante italiano a York ispirato alla dieta mediterranea
Nicotera.
E’
partito da Nicotera circa sette anni fa. Il suo obiettivo era ricominciare una
vita altrove, aprirsi un’attività, diventare imprenditore di se stesso. E così,
Giuseppe Massara, 31 anni, ha preparato le valigie e ha preso l’areo per
l’Inghilterra, precisamente verso la città di York, nel Nord Est dell’isola.
Qui, appoggiandosi solo sue forze, ha cominciato a lavorare sodo con un chiodo
fisso nella mente: aprire un ristorante. Intanto frequentava una scuola per
chef dove ha conseguito un diploma, oltre che un corso di catering. Non è stato
semplice, né facile, ma alla fine Giuseppe, detto Peppe dagli amici, ce l’ha
fatta; il primo di marzo ha aperto un locale il cui nome è tutto un programma:
“Italianissimo”. Inutile dire che i piatti tipici sono quelli della cucina
italiana, anzi, per essere più precisi, della cucina mediterranea. Nel menu che
egli propone alla sua clientela c’è scritto chiaramente che la sua cucina si
ispira ai dettami della dieta mediterranea, per cui da lui gli inglesi potranno
scoprire i sapori e i colori della cucina nicoterese: pasta, legumi, ortaggi,
frutta, olio d’oliva e vino
rigorosamente calabrese. Ma non solo. Nei menu del suo locale campeggia il logo
del ristorante, che è lo stemma della città di Nicotera, con il suo castello,
la sua corona e due rami d’alloro intrecciati. Un modo per dire al mondo qual è
la sua patria, dov’è la sua casa, da quale cittadina dell’area mediterranea è
partito per cercare di realizzare i suoi sogni. Un omaggio alla sua Nicotera
che porterà sempre nel cuore, ma dalla quale ha dovuto staccarsi per dare una
svolta a un destino che pareva inesorabile e che, ad un certo punto, sembrava
inchiodarlo ad una sorte già toccata ad altri ragazzi del posto, tra
disoccupazione e rischio di inciampare in scelte sbagliate. Peppe è stato forte
e determinato. Ha preso la sua vita e l’ha portata lontano da un territorio
bellissimo e ricco di risorse, ma che non sembrava potesse offrirgli occasioni
di lavoro e di riuscita. Però si sa, quando si va lontano dalla propria terra,
essa rimane appiccicata nel cuore e sulla pelle e i ricordi del mare, del sole,
sono un tarlo costante; e anche la malinconia del Sud ti sembra magica. Peppe
ha sublimato la nostalgia imprimendo lo stemma di Nicotera al suo locale.
Rivive il paese natale preparando pietanze tipiche: le essenze di basilico e
origano, i capperi e le olive nere sono una costante dei suoi piatti. Piano
piano, spiega Peppe, sta iniziando i suoi clienti all’alimentazione
mediterranea: impresa non semplice per un popolo abituato al ketchup e ai cibi
precotti. Eppure i clienti aumentano di giorno in giorno, le prenotazioni
fioccano: se dapprima gli avventori guardavano con sospetto una fetta di pesce
spada con capperi, pomodorini e origano profumatissimo di Nicotera, adesso
apprezzano sempre di più i sapori forti e deliziosi della cucina di
“Italianissimo”. Anzi, vogliono saperne di più: chiedono a Peppe di
raccontargli qualcosa della dieta mediterranea. E così lo chef nicoterese ha
deciso che allestirà nel suo ristorante una sequenze di foto d’epoca risalenti
agli anni in cui Ancel Keys e il suo staff giunsero nella cittadina medmea per
studiare le abitudini alimentati di un popolo che ignorava cosa fossero i
disturbi cardiovascolari. Ogni foto sarà corredata da una didascalia che
racconterà cosa accadde a Nicotera in quel lontano 1956, nonché i benefici
della dieta mediterranea. Adesso Peppe ha sei dipendenti, e conta di assumerne
altri, man mano che crescerà il volume d’affari. Questa è la storia di un sogno
realizzato e di un riscatto, la storia di uno dei tanti giovani immigrati del
Sud che non dimentica la sua terra.
martedì 12 marzo 2019
IL PD lascia il “Cantiere civico”: «differenze di vedute non conciliabili».
In
realtà, alla base della spaccatura c’è la questione dell’inserimento della
Dieta Mediterranea nel programma della lista per le Comunali: proposta bocciata
dal Cantiere.
Nicotera.
Il
divorzio tra il Pd cittadino e i gruppi del sodalizio politico “Cantiere
civico” è arrivato apparentemente come un fulmine al ciel sereno,
concretizzandosi con uno scarno messaggio da parte di Salvatore Reggio, storico
volto del Partito Democratico nicoterese, nel gruppo whatsapp del giovane
sodalizio politico: «Lascio il gruppo- ha scritto Reggio- e da questo momento
non parteciperò ad alcuna iniziativa di qualsiasi gruppo per la formazione di
liste elettorali». Un comunicato semplice ma deciso, che non ha però precisato
il perché dell’inattesa defezione. Solo in tarda mattinata è stata postata, da
Antonio D’Agostino, azionista di maggioranza del Cantiere, una nota stampa
firmata dal “circolo del Partito Democratico di Nicotera”. La nota, che avrebbe
dovuto chiarire il perché dell’uscita di scena degli esponenti del Pd, spiega
che il motivo della sconfessione è da ricercarsi «in differenze di vedute non
conciliabili» con gli altri attori del sodalizio.
«Come Partito
Democratico- si legge nella nota- abbiamo aderito, con grande entusiasmo, lo
scorso dicembre, alla “chiamata” della Chiesa locale che, nel solco del cammino
avviato negli anni precedenti sotto il magistero del parroco Don Francesco
Vardè,ha riunito i diversi soggetti sociali e politici nicoteresi».
«In questo percorso-
continua la nota- il Partito democratico, ha lavorato quotidianamente per
cercare di avvicinare su una posizione comune quelle dei diversi gruppi in
questione». Su quelle basi, dunque, avrebbe dovuto nascere una lista da
presentare alle Comunali di maggio, una coalizione che doveva basarsi, spiegano
ancora gli esponenti del Circolo del Partito Democratico, su dei «principi
comuni» stilati in un apposito documento che definisse, inoltre, «le indicazioni
vincolanti per la successiva stesura di un programma di governo da sottoporre
all’elettorato».
E qui,
evidentemente, è cominciato a scricchiolare qualcosa, perché quei “principi”,
in fondo, tanto “comuni” non erano se viene precisato che «il Partito
Democratico, pur trovando un punto d’incontro con le altre componenti in merito
ai punti programmatici, ha dovuto registrare differenze di vedute non
conciliabili su altri aspetti». Quali siano questi “altri aspetti” per ora non
è dato sapere. C’è un elemento, però, che può essere consegnato alla cronaca e
alla valutazione dei lettori: ultimamente nel gruppo WathsApp del Cantiere fioccavano
delle accese discussioni inerenti il tema della Dieta mediterranea. In pratica,
gli esponenti del Pd spingevano affinchè la valorizzazione di tale “bene
immateriale dell’umanità” fosse inserito nel programma della futura lista. Cosa
che invece scontentava parte del Cantiere, in specie alcuni esponenti del
Movimento 14 luglio. Non è infatti un caso che lo stesso Salvatore Reggio, lo
scorso 4 marzo, abbia pubblicato sulla sua pagina Facebook un piccato post
sull’infuocata faccenda: «Aver deriso un simbolo storico del mio paese che è
diventato Patrimonio Universale della Umanità con le seguenti
affermazioni: “Soldi buttati e male distribuiti” (ed altri messaggi dello stesso tenore nel
gruppo Wathsapp del Cantiere,, nota nda) mi ha colpito molto e mi è sembrata una cosa allucinante. Una grave posizione-
osserva l’ex sindaco- della stessa portata di uno sfregio che venisse fatto a
uno dei nostri monumenti (…) perché chi dice quello che ha detto vuol dire che
non capisce il grande valore economico, turistico, salutare e sociale che il
simbolo della Dieta Mediterranea porta con se e che va potenziato al massimo». «E
voi dite- osserva l’esponente Pd- che spendere due mila euro per la Dieta
Mediterranea è uno spreco?». Il riferimento è a una serie di polemiche nate nel
gruppo dopo che un articolo del Quotidiano aveva reso noto che la Terna
commissariale aveva destinato tre mila euro, dei proventi della tassa di
soggiorno, proprio alla Dieta mediterranea. Su tale questione, dunque, si è
consumata la spaccatura: da oggi il Cantiere dovrà fare a meno di alcuni liberi
muratori, mentre si spera che l’impalcatura tenga fino a maggio.
Salvatore Reggio spiega gli obiettivi raggiunti dalla sua associazione: "Adimen” (Associazione per la promozione della Dieta Mediterranea di Riferimento Città di Nicotera).
Nicotera.
In
merito all’articolo, uscito su questo giornale, il 7 marzo 2019, con titolo
“Dieta Mediterranea: una delusione” , interviene Salvatore Reggio, ex sindaco
di Nicotera e componente di “Adimen” (Associazione per la promozione della
Dieta Mediterranea di Riferimento Città di Nicotera). –Senza fini di lucro. «Mi preme rappresentare- scrive Reggio- che
l’associazione di cui sono componente, e che ho contribuito a costituire, non
ha fini di lucro e si regge esclusivamente su esborsi personali dei singoli
partecipanti e sull’attività e impegno sempre gratuito di essi. Se qualcuno mi
documentasse un solo euro di contribuzione pubblica a favore della predetta
associazione assicuro che ne farei pubblica ammenda di colpa».
Convegno
sull’Alzheimer. L’Admen, precisa inoltre l’estensore
della nota, ha curato la promozione e l’organizzazione di un convegno a Vibo
Valentia presso la sala della Camera di Commercio, «di grande rilievo
scientifico e medico, con l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano dove in
contemporanea con analoga iniziativa in Giappone è stato presentato per la
prima volta mondiale, dalla dott.ssa Fusari Imperatrice, uno studio medico e di
ricerca del predetto istituto sui salutari effetti della Dieta Mediterranea
sulle persone ammalate di Alzheimer».
Le collaborazioni con il mondo scolastico... Anche con il
mondo scolastico vi è una costante collaborazione, sottolinea Reggio. E sfodera una ragguardevole mole di attività
nel mondo dell’istruzione e relativi istituti scolastici: «Istituto
Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e per
l’Agricoltura di Vibo Valentia e con il
Polo Tecnico-Professionale “ELAIA” guidato dal prof. Carlo Pugliese e ancora
più recentemente dal dirigente scolastico prof. Pasquale Barbuto; con apposita convenzione, dall’anno 2016, con
l’Istituto Comprensivo Statale di Laureana-Galatro-Feroleto con sede in
Laureana di Borrello (RC) guidato dalla dirigente scolastica Pasqualina
Servelli; con la Fondazione IRCCS CA’ GRANDA di Milano e SIDMe di Pavia
Giornata della Dieta Mediterranea presso l’aula magna del Policlinico Ospedale
Mangiagalli di Milano. Inoltre abbiamo fattivamente collaborato, sempre
gratuitamente, alla realizzazione di progetti PON per la scuola primaria e
secondaria sull’alimentazione e dieta mediterranea».
…e
con grandi figure accademiche. L’Associazione di
promozione della Dieta Mediterranea annovera, inoltre, delle collaborazioni con
grandi nomi della medicina, ad esempio: il professor Italo Richichi illustre cardiologo all’Ospedale di Pavia, recentemente
scomparso. Insieme a lui «la Prima rassegna annuale sulla Dieta Mediterranea
tenutasi per tre giornate nella città di Gioia Tauro, con docenti e ricercatori
di tutto il mondo. Altra figura importante per la grande levatura accademica,
di studio e per gli importanti incarichi che ricopre in Inghilterra, è il Dott.
Simon Poole, con delega del governo britannico sull’alimentazione e le
politiche agricole, che ha pubblicato un interessante lavoro col titolo “The
Mediterranean Diet – The Future” e che ha voluto, insieme a noi, sul posto, a
Nicotera, e sul territorio, conoscere luoghi, persone e
tradizioni».
Politica
regionale. «Abbiamo fattivamente incalzato il Consiglio
Regionale- scrive il componente dell’Adimen- per la promulgazione della Legge
Regionale di Valorizzazione Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di
Nicotera”».
Il
disciplinare. L’Associazione, spiega Reggio, è,
inoltre, munita di un “disciplinare”, corredato da un regolamento d’uso. «Questi
due documenti- scrive- sono regolarmente pubblicati sul sito della Camera di
Commercio di Vibo Valentia e sono di assoluto rigore scientifico riportando
anche gli indici di Adeguatezza Mediterranea, di qualità nutrizionale, di
trombogenicità. Questo prezioso lavoro è stato fatto dalla Dintec (Consorzio
del Sistema Camerale per l’innovazione tecnologica) e dalla Università Tor
Vergata, con la coordinazione del dott. Antonio Romeo».
Lo
studente giapponese. In chiusura Salvatore Reggio cita
l’episodio, emblematico «dell’importanza della Dieta Mediterranea. «Tre anni fa-
rammenta- venne a visitare Nicotera uno studente universitario giapponese e la
sua fidanzata che studiavano in America e quando al terzo giorno di visite e
fotografie per la città e il territorio gli chiesi il motivo della scelta di
Nicotera mi fece vedere un link della università del Minnesota (USA) che
mostrava le foto, cosa meravigliosa, del nostro paese, dei nostri concittadini
di quel tempo e delle attività mediche fatte dall’equipe di Ancel Keys. Mi fece
notare che tra i tanti link che ci sono nelle pagine dell’Università il
numeratore
di quello sulla Dieta Mediterranea (e del nostro paese) era in assoluto quello
più visitato».
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