venerdì 1 marzo 2019

Nuovi problemi strutturali per il castello Ruffo: caduta di calcinacci in corso Umberto I.


Nicotera. Il castello Ruffo torna a destare preoccupazione. Da qualche settimana, infatti, è ripresa la caduta di calcinacci. Questa volta la zona interessata è corso Umberto I, nella fattispecie l’area prospiciente la facciata del maniero. Sassi e terriccio razzolano nella strada sottostante, assai trafficata in quanto unica arteria cittadina che conduce all’ufficio postale, al municipio e alle scuole, elementare e media. Già nel maggio del 2013 il cornicione del lato posteriore aveva dato segni di cedimento. Furono così effettuati dei lavori per la messa in sicurezza, anche in quel caso i pezzi caduti interessavano una zona transitata da automezzi e da pedoni, cioè viale Castello. A mettere mano alla ristrutturazione fu la famiglia Murmura, e cioè l’unica proprietaria del fortilizio. Ora il problema si ripresenta. Con ogni probabilità anche stavolta sarà tamponato, ma non certo risolto. Il castello infatti presenta seri problemi strutturali. Gli agenti atmosferici e l’inesorabile passare del tempo non fanno che minare la tenuta della struttura che continua a “perdere pezzi”, nel senso letterale del termine, anche se, il timore condiviso è che le criticità possano prima o poi manifestarsi in modo più accentuato e irreparabile, andando nel contempo ad attentare anche alla sicurezza di mezzi e persone che transitano nell’area sottostante. Il Comune ne ha recentemente ristrutturato una piccola area, nei pressi di uno dei tre torrioni. Ne è stata creata una pinacoteca. Purtroppo dopo qualche mese delle infiltrazioni di umidità hanno reso inservibili gli ambienti. Quei lavori sono stati realizzati nel 2014 grazie ai finanziamenti regionali dei cosiddetti Pisl, destinati ai “borghi d’eccellenza”, di cui il Comune di Nicotera era capofila. Sono stati posti in essere in seguito a una convenzione che l’ente aveva sottoscritto con la famiglia Murmura: il comune di Nicotera si è accollata  le spese della ristrutturazione godendo  in cambio di un comodato d’uso ventennale del locale dell’immobile interessato.
Ma ciò non ha cambiato di molto i termini del problema. Il “castello Ruffo”, simbolo della città e della sua storia, che troneggia nel cuore del centro storico è ormai ridotto a uno sfasciume, in specie al suo interno: scalinate sontuose, ampie sale e infinite stanze. Sarebbe potuto diventare una grande risorsa per la città, ma al momento altro non è che il simbolo della negligenza e della sciatteria. Gli interventi riguardano gli sgretolamenti esteriori. Un restyling di facciata mentre al suo interno la situazione si fa sempre più critica. Eppure avrebbe potuto essere molto di più che un edificio storico destinato a cadere a pezzi.


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