Nicotera.
Ancora
irrisolto l’annoso problema degli orari di apertura del cimitero. Una questione
che si protrae da quasi un anno, da quando, cioè, le ristrettezze economiche
dovute alla dichiarazione di dissesto finanziario hanno costretto il Comune a
dimezzare gli orari di apertura del luogo sacro, in quanto non ci sono i fondi
necessari per pagare il custode, se non per poche ore a settimana. Ma non solo.
Sempre a causa dell’impossibilità di far fronte al pagamento di eventuali
straordinari, il cimitero rimane chiuso nei giorni di festa. Abbiamo già
documentato, sulle pagine di questo giornale, quei tristi mazzi di fiori appesi
ai cancelli, in un giorno di festa, quando qualcuno non è riuscito a far visita
a un proprio caro defunto e ha lasciato quel pietoso omaggio tra le sbarre di
ferro. Scene che avrebbero potuto ripetersi anche il Natale appena trascorso,
se non fosse stato per lo spirito di cristianità e il senso civico di alcuni semplici
cittadini che si sono presi l’onere e la responsabilità di aprire quei cancelli.
Il Comune, infatti, non poteva disporre del custode, né di qualche altro
dipendente. E così si è mossa la cittadinanza. Ma ora, la sensazione condivisa
è che non sia più prorogabile la soluzione di tale disservizio. A sentire
l’ufficio tecnico, e come si poteva immaginare, la questione deve essere
risolta “a costo zero” perché i soldi per aumentare lo stipendio del custode
non ce ne sono. Dunque, la risoluzione del problema la si potrebbe trovare
nella disponibilità di eventuali cittadini. Anzi, per essere più precisi, nella
buona volontà delle associazioni di cui Nicotera pullula. Stesso discorso vale
per i ragazzi del Servizio Civile i quali potrebbero impegnare il loro tempo
anche per far fronte a questo disagio.
Il dirigente
dell’Ufficio Tecnico, Carmelo Ciampa, interpellato sull’argomento, non ha fatto
mistero del fatto che il Comune non ha le risorse economiche necessarie per
fronteggiare la problematica in atto. «Eventuali associazioni- ha spiegato
Ciampa- potrebbero attivarsi per venire incontro al Comune nella soluzione del
problema cimitero. L’ente è disponibile a contrarre con una di esse una
convenzione per cui, nei giorni in cui non c’è il custode, il sodalizio si
assume il compito di aprire e chiudere i cancelli del luogo sacro». Un ruolo,
ha spiegato il responsabile dell’Utc, che si limiterebbe alle semplici
operazioni di apertura e chiusura, anche perché, ha precisato, «il cimitero è
stato recentemente munito di telecamere». La determinazione e la volontà,
dunque, che alcuni cittadini hanno mostrato lo scorso 25 e 26 dicembre sarebbe
la via maestra per uscire da questa situazione. Bisognerà ora attendere che i
civici sodalizi presenti in paese facciano il primo passo. Se ciò non dovesse
avvenire, vorrà dire che si ripresenteranno situazioni in cui figli che hanno
perso i padri e genitori che hanno perso i figli si ritroveranno ancora una
volta di fronte a un cancello chiuso, senza la possibilità di portare un fiore
sulla tomba della persona cara. Così è accaduto per l’ennesima volta il giorno
di Capodanno. Si consideri che Nicotera è un paese di immigrati e molte
persone, non appena rientrano a casa per le feste, desiderano fare visita ai
loro defunti, alle tombe delle persone che hanno dentro al cuore: come ha
scritto Gabriel Garcia Maquez “appartieni alla terra dove sono sepolti i tuoi
morti”, e su questi sentimenti non si può ragionare con supeficialità.
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