venerdì 1 marzo 2019

Cimitero spesso chiuso. L'ufficio tecnico lancia SOS alle associazioni.


Nicotera. Ancora irrisolto l’annoso problema degli orari di apertura del cimitero. Una questione che si protrae da quasi un anno, da quando, cioè, le ristrettezze economiche dovute alla dichiarazione di dissesto finanziario hanno costretto il Comune a dimezzare gli orari di apertura del luogo sacro, in quanto non ci sono i fondi necessari per pagare il custode, se non per poche ore a settimana. Ma non solo. Sempre a causa dell’impossibilità di far fronte al pagamento di eventuali straordinari, il cimitero rimane chiuso nei giorni di festa. Abbiamo già documentato, sulle pagine di questo giornale, quei tristi mazzi di fiori appesi ai cancelli, in un giorno di festa, quando qualcuno non è riuscito a far visita a un proprio caro defunto e ha lasciato quel pietoso omaggio tra le sbarre di ferro. Scene che avrebbero potuto ripetersi anche il Natale appena trascorso, se non fosse stato per lo spirito di cristianità  e il senso civico di alcuni semplici cittadini che si sono presi l’onere e la responsabilità di aprire quei cancelli. Il Comune, infatti, non poteva disporre del custode, né di qualche altro dipendente. E così si è mossa la cittadinanza. Ma ora, la sensazione condivisa è che non sia più prorogabile la soluzione di tale disservizio. A sentire l’ufficio tecnico, e come si poteva immaginare, la questione deve essere risolta “a costo zero” perché i soldi per aumentare lo stipendio del custode non ce ne sono. Dunque, la risoluzione del problema la si potrebbe trovare nella disponibilità di eventuali cittadini. Anzi, per essere più precisi, nella buona volontà delle associazioni di cui Nicotera pullula. Stesso discorso vale per i ragazzi del Servizio Civile i quali potrebbero impegnare il loro tempo anche per far fronte a questo disagio.
Il dirigente dell’Ufficio Tecnico, Carmelo Ciampa, interpellato sull’argomento, non ha fatto mistero del fatto che il Comune non ha le risorse economiche necessarie per fronteggiare la problematica in atto. «Eventuali associazioni- ha spiegato Ciampa- potrebbero attivarsi per venire incontro al Comune nella soluzione del problema cimitero. L’ente è disponibile a contrarre con una di esse una convenzione per cui, nei giorni in cui non c’è il custode, il sodalizio si assume il compito di aprire e chiudere i cancelli del luogo sacro». Un ruolo, ha spiegato il responsabile dell’Utc, che si limiterebbe alle semplici operazioni di apertura e chiusura, anche perché, ha precisato, «il cimitero è stato recentemente munito di telecamere». La determinazione e la volontà, dunque, che alcuni cittadini hanno mostrato lo scorso 25 e 26 dicembre sarebbe la via maestra per uscire da questa situazione. Bisognerà ora attendere che i civici sodalizi presenti in paese facciano il primo passo. Se ciò non dovesse avvenire, vorrà dire che si ripresenteranno situazioni in cui figli che hanno perso i padri e genitori che hanno perso i figli si ritroveranno ancora una volta di fronte a un cancello chiuso, senza la possibilità di portare un fiore sulla tomba della persona cara. Così è accaduto per l’ennesima volta il giorno di Capodanno. Si consideri che Nicotera è un paese di immigrati e molte persone, non appena rientrano a casa per le feste, desiderano fare visita ai loro defunti, alle tombe delle persone che hanno dentro al cuore: come ha scritto Gabriel Garcia Maquez “appartieni alla terra dove sono sepolti i tuoi morti”, e su questi sentimenti non si può ragionare con supeficialità.

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