martedì 12 marzo 2019

IL PD lascia il “Cantiere civico”: «differenze di vedute non conciliabili».



In realtà, alla base della spaccatura c’è la questione dell’inserimento della Dieta Mediterranea nel programma della lista per le Comunali: proposta bocciata dal Cantiere. 

Nicotera. Il divorzio tra il Pd cittadino e i gruppi del sodalizio politico “Cantiere civico” è arrivato apparentemente come un fulmine al ciel sereno, concretizzandosi con uno scarno messaggio da parte di Salvatore Reggio, storico volto del Partito Democratico nicoterese, nel gruppo whatsapp del giovane sodalizio politico: «Lascio il gruppo- ha scritto Reggio- e da questo momento non parteciperò ad alcuna iniziativa di qualsiasi gruppo per la formazione di liste elettorali». Un comunicato semplice ma deciso, che non ha però precisato il perché dell’inattesa defezione. Solo in tarda mattinata è stata postata, da Antonio D’Agostino, azionista di maggioranza del Cantiere, una nota stampa firmata dal “circolo del Partito Democratico di Nicotera”. La nota, che avrebbe dovuto chiarire il perché dell’uscita di scena degli esponenti del Pd, spiega che il motivo della sconfessione è da ricercarsi «in differenze di vedute non conciliabili» con gli altri attori del sodalizio.
«Come Partito Democratico- si legge nella nota- abbiamo aderito, con grande entusiasmo, lo scorso dicembre, alla “chiamata” della Chiesa locale che, nel solco del cammino avviato negli anni precedenti sotto il magistero del parroco Don Francesco Vardè,ha riunito i diversi soggetti sociali e politici nicoteresi».
«In questo percorso- continua la nota- il Partito democratico, ha lavorato quotidianamente per cercare di avvicinare su una posizione comune quelle dei diversi gruppi in questione». Su quelle basi, dunque, avrebbe dovuto nascere una lista da presentare alle Comunali di maggio, una coalizione che doveva basarsi, spiegano ancora gli esponenti del Circolo del Partito Democratico, su dei «principi comuni» stilati in un apposito documento che definisse, inoltre, «le indicazioni vincolanti per la successiva stesura di un programma di governo da sottoporre all’elettorato».
E qui, evidentemente, è cominciato a scricchiolare qualcosa, perché quei “principi”, in fondo, tanto “comuni” non erano se viene precisato che «il Partito Democratico, pur trovando un punto d’incontro con le altre componenti in merito ai punti programmatici, ha dovuto registrare differenze di vedute non conciliabili su altri aspetti». Quali siano questi “altri aspetti” per ora non è dato sapere. C’è un elemento, però, che può essere consegnato alla cronaca e alla valutazione dei lettori: ultimamente nel gruppo WathsApp del Cantiere fioccavano delle accese discussioni inerenti il tema della Dieta mediterranea. In pratica, gli esponenti del Pd spingevano affinchè la valorizzazione di tale “bene immateriale dell’umanità” fosse inserito nel programma della futura lista. Cosa che invece scontentava parte del Cantiere, in specie alcuni esponenti del Movimento 14 luglio. Non è infatti un caso che lo stesso Salvatore Reggio, lo scorso 4 marzo, abbia pubblicato sulla sua pagina Facebook un piccato post sull’infuocata faccenda:  «Aver deriso un simbolo storico del mio paese che è diventato Patrimonio Universale della Umanità con le seguenti affermazioni: “Soldi buttati e male distribuiti” (ed altri messaggi dello stesso tenore nel gruppo Wathsapp del Cantiere,, nota nda) mi ha colpito molto e mi è sembrata una cosa allucinante. Una grave posizione- osserva l’ex sindaco- della stessa portata di uno sfregio che venisse fatto a uno dei nostri monumenti (…) perché chi dice quello che ha detto vuol dire che non capisce il grande valore economico, turistico, salutare e sociale che il simbolo della Dieta Mediterranea porta con se e che va potenziato al massimo». «E voi dite- osserva l’esponente Pd- che spendere due mila euro per la Dieta Mediterranea è uno spreco?». Il riferimento è a una serie di polemiche nate nel gruppo dopo che un articolo del Quotidiano aveva reso noto che la Terna commissariale aveva destinato tre mila euro, dei proventi della tassa di soggiorno, proprio alla Dieta mediterranea. Su tale questione, dunque, si è consumata la spaccatura: da oggi il Cantiere dovrà fare a meno di alcuni liberi muratori, mentre si spera che l’impalcatura tenga fino a maggio.



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