venerdì 1 marzo 2019

Carmelo Ciampa factotum del Comune. Ritorna a capo del'UTC ma con molte altre mansioni.


Nicotera. La grave carenza di personale in cui versa il Comune medmeo è stata temporaneamente affrontata con una soluzione “di fortuna”. E cioè, a farsi carico di tutta quella mole di lavoro sarà Carmelo Ciampa, già responsabile dell’Utc e dell’Area amministrativa. A lui, dunque, sono stati affidati, incarichi, uffici, disbrigo di pratiche amministrative. Nella fattispecie, sarà a capo dell’ufficio di Stato civile, ufficio elettorale, rilascio carte di identità, incarico di autenticare e legalizzare i documenti. Ciampa è stato insomma trasformato nel factotum del Comune. Incarico che egli svolgerà, ha tenuto lo stesso a precisare, a titolo rigorosamente gratuito. Non sono previsti, dunque, aumenti di stipendio. La disposizione è stata assunta dal nuovo commissario prefettizio che regge il comune di Nicotera, Samuele De Lucia, in seguito ai recenti black out della macchina amministrativa dovuti alla straordinaria carenza di personale. Solo 15 dipendenti dentro le mura di palazzo Convento, a fronte di quei 35 che fino a un decennio fa garantivano l’efficienza del municipio costiero. Molti di loro sono andati in pensione; qualcun altro, purtroppo, è deceduto. A fronte dello stillicidio del personale non si è mai proceduto ad azionare il turn over, ponendo in essere dei concorsi per nuove assunzioni. Una possibilità che adesso diventa impossibile visto e considerato che la Terna uscente ha dichiarato il dissesto finanziario. Secondo la normativa vigente, il Comune non può indire un concorso per assumere nuovi dipendenti: per farlo avrebbe bisogno dell’autorizzazione del Ministero delle Finanze, che arriverebbe solo dopo una previa analisi della situazione economica dell’ente. Tale provvedimento ha la durata di cinque a partire dal momento in cui vi è stata la dichiarazione di dissesto. Ragion per cui, da qui a cinque anni, il Comune, privato dalla possibilità di indire nuovi concorsi, navigherebbe in un mare di difficoltà che si tradurrebbero in una serie di disservizi per i cittadini. Si consideri, inoltre, che altri impiegati sono prossimi al pensionamento. A meno che, Ciampa, non continui a fare, molto stoicamente, il factotum del Municipio. L’uomo tutto fare di rossiniana memoria. Tuttavia, adagiarsi completamente sullo stakanovismo di Ciampa sarebbe un errore, in quanto anche per lui il tempo sta per scadere. Tra due anni, infatti, l’ingegnere lametino andrà in pensione. In questo quadro desolante sul piano dell’organizzazione e penuria di organico emergono alcune delibere, adottate dalla Terna commissariale uscente, che francamente cozzano con la scelta di austerity adottata dai commissari prefettizi. Ad esempio, gli inviati ministeriali, nel bel mezzo della dichiarazione di dissesto, nominavano un organo monocratico, l’Oiv, cioè: “organismo indipendente di valutazione”. Trattasi di una figura professionale, non obbligatoria, che dovrebbe valutare le performaces dell’ente. Costa alle casse comunali 10mila e 500 euro, per due anni. Il suo contratto è rinnovabile per altri due anni. La “quaestio” è: in tempo di crisi era proprio necessario permettersi il lusso di un organo monocratico extra moenia quando quasi mancano gli spiccioli per comprare la carta per le fotocopiatrici?

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