mercoledì 6 marzo 2019

Si rinnova la tradizionale processione in mare a Nicotera Marina.


(questo articolo è uscito l'8 dicembre del 2018)
Nicotera. Si svolgerà stamattina, a partire da mezzogiorno, la tradizionale processione dell’Immacolata Concezione a Nicotera Marina. Ma questa non è una processione come le altre, ma segue un copione centenario in cui la fede religiosa si sposa con quello scrigno prezioso che è il mare, fonte di sostentamento per i pescatori della frazione marittima. E’ un corteo religioso che si immerge nelle gelide acque del mare, e che procede sotto lo sferzante vento dicembrino dal lido Medameo fino a località “fosso”. E’ una tradizione che risale a quel lontanissimo giorno di duecento anni fa quando due pescatori dal quartiere Palmintieri a Nicotera superiore, avvistano una cassa di legno galleggiare in mare. I due giovani si diressero di corsa verso la sottostante Marina, percorrendo l’impervio sentiero della “Gnuni”. Avevano fantasticato, durante l’aspro tragitto, di potervi trovare al suo interno un tesoro. Arrivati sulla spiaggia si gettarono in acqua per recuperare quell’involucro di legno. Ma apertolo si accorsero che non custodiva delle monete d’oro, come nelle favolose storie dei pirati, bensì una statua lignea raffigurante l’Immacolata Concezione. Quello che i due pescatori avevano di fronte non era un tesoro materiale ma un ben più prezioso tesoro spirituale. Quell’effigie della Vergine del cielo avrebbe conquistato, da lì in avanti, generazioni e generazioni di “marinoti”. Essa divenne la loro protettrice, giunta miracolosamente sulle coste della Marina a confortare i poveri pescatori alle prese con una vita grama e difficile e un raccolto mutevole e altalenante. Da allora, i pescatori di Nicotera Marina ricordano quell’evento miracoloso portando in processione l’Immacolata  in quel mare da cui è arrivata. A portare l’effigie a spalle sono i discendenti dei due pescatori che hanno avvistato la cassa; e solo quella categoria può condurre la statua in mare, al grido di “Viva Maria”, che non è solo un’acclamazione ma anche un’invocazione e una preghiera diretta al cielo che si specchia nel mare.

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