Nicotera. Il Museo d’arte sacra di Nicotera è uno dei
dieci musei diocesani esistenti in Calabria.
Allocato nel palazzo vescovile trecentesco, conserva al suo interno
opere di grande pregio e cimeli di un passato lontanissimo. Eppure, una così
grande risorsa culturale è, nella settimana che anticipa il Santo Natale,
interdetta al pubblico: le sue secolari porte sono chiuse ormai da giorni.
Causa: il direttore Natale Pagano sarebbe stato colto dall’influenza, per cui il
Museo non è fruibile ai visitatori. Inutile sottolineare la delusione di chi,
approfittando di una breve vacanza a Nicotera, avrebbe voluto visitarlo, come è
successo a Peppe Cavallari, che da anni vive a Parigi dove insegna Filosofia e
Cultura digitale.
«Speravo di poter
visitare il Museo di Arte Sacra con la mia compagna, - ha dichiarato Cavallari- invece alle 11 di mattina ho trovato chiuso.
Chiedendo informazioni ho saputo che ultimamente il suo direttore, Natale
Pagano, non gode di buona salute, e che gli orari di apertura del museo ne
risentono. Il tutto senza alcun avviso o indicazione utile per i visitatori.
L'unica altra persona autorizzata a assumersi l'onere dell'apertura sarebbe la
figlia. Mi sembra scandaloso- aggiunge l’insegnante- che la Diocesi lasci che
un Museo così importante sia affidato ad una gestione così tanto estemporanea e
familistica. Spero che le condizioni di salute del signor Pagano migliorino
velocemente, anche per poter visitare il museo prima del mio ritorno in Francia».
Trattasi, in effetti, dell’ennesimo disservizio in fatto di orari delle visite
ed apertura al pubblico. La struttura è gestita, come sottolineato, dal
direttore Natale Pagano e dalla figlia. Sono loro a doverne garantire l’apertura.
Ma spesso così non è, come nel caso in specie, a causa delle cattive condizioni
di salute di Pagano.
Nato nel 1975, il museo ormai
da qualche tempo è al centro di una serie di polemiche. Infatti, benchè esso
sia inserito nel paragrafo Luoghi della cultura nel sito del Ministero dei Beni
e delle attività culturali, sembrerebbe che non sia pienamente fruibile da
parte del pubblico. Il 12 giugno del 2013 è stata firmata una convenzione tra
la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e l’ente Provincia. In tale convenzione
sono disciplinati i rapporti tra le parti, per potenziare e razionalizzare al
meglio la fruizione del patrimonio museale. Inoltre, l’articolo 5 di detta
convenzione precisa che «spetta alla Diocesi il diritto di nominare un
direttore responsabile di fiducia che potrà avvalersi come supporto di
associazioni di valorizzazione culturale e turistica». L’articolo 9 stabilisce,
inoltre, che «i rappresentanti dei due enti sostenitori, di comune accordo,
stante l’impegno profuso nel corso degli anni con passione e dedizione da parte
del signor Natale Pagano, stabiliscono di conferire allo stesso la nomina di
direttore onorario del museo di arte sacra». Dunque Curia e Provincia si
sarebbero trovare d’accordo nell’individuare nella
figura di Natale Pagano il direttore del Museo, tuttavia qualcosa non funziona
come dovrebbe e, di fatto, la sua gestione sembrerebbe ora avere assunto un
carattere ereditario, da padre in figlia; un carattere, insomma, “familistico”,
come ha sottolineato Cavallari.
Alcuni cittadini hanno
provato ad esternare il proprio disappunto al vescovo della diocesi
Nicotera-Tropea-Mileto, Mons. Luigi Renzo. Hanno sottoposto all’attenzione del
presule la necessità di rendere il
museo più “aperto” al pubblico. Ma novità all’orizzonte non
se ne sono intraviste e il grande polo culturale continua a restare lettera
morta.
Nessun commento:
Posta un commento