Nicotera.
Arriveranno
la prossima settimana da Torino due elettrocardiografi che, tramite
l’Associazione “Kreonte”, saranno donati alla Guardia Medica cittadina.
Donatore degli importantissimi dispositivi diagnostici è Rosario Marra, un
nicoterese che, benchè viva ormai da molti anni nel capoluogo piemontese, non
ha mai reciso il legame con la sua terra. Un legame fortissimo che egli ha
deciso di onorare fornendo ai suoi concittadini degli strumenti per migliorare
lo stato scadente della sanità cittadina, quasi privata dall’essenziale. Due
settimane fa, Marra è giunto a Nicotera, nonostante la salute malferma, per
consegnare personalmente all’associazione di riferimento un defibrillatore di
ultima generazione. In presenza del Commissario prefettizio, Samuele De Lucia,
e del vice direttore del Servizio di Emergenza Urgenza, Francesco Andreacchi,
il dispositivo salvavita è stato consegnato alla Guardia Medica di Nicotera,
nella persona della dottoressa Rombolà, direttrice del presidio medico.
Ma per Rosario non era
finita lì. La generosità che lo contraddistingue, unita al profondo rammarico
per aver trovato la sua città attanagliata da troppe criticità, l’ha spinto a
voler dotare la Guardia Medica di un altro regalo, e cioè un elettrocardiografo.
Anzi due. Uno che ha la doppia virtù di poter rimanere in sede, ma anche di essere
trasportato dove si trovi un paziente impossibilitato a muoversi, in quanto
portatile. L’altro è un palmare, con uguali funzioni, ma che il medico può
portare sempre con sé quando esce per una visita a domicilio.
Dotare la Guardia
Medica di Nicotera di tali dispositivi significa consentire ai medici di poter
effettuare delle diagnosi veloci e quindi di mettere in salvo la vita di un
paziente. Una diagnosi che si rende necessaria per una cittadina che dista dal
primo ospedale 30 kilometri di distanza e tre quarti d’ora di percorso. Se,
infatti, consideriamo lo Jazzolino, ci sono da mettere in conto gli infiniti
tornanti di Monte Poro, che rallentano la corsa verso il Pronto Soccorso. Lo
stesso dicasi per il nosocomio di Tropea, specialmente adesso che per arrivarci
è necessario bypassare la provinciale Joppolo-Coccorino, e quindi la strada da
percorrere si allunga drammaticamente. Effettuare una diagnosi precoce permette
al paziente di non perdere tempo e poter accedere immediatamente alle cure del
caso, una volta giunto presso il presidio ospedaliero.
Nicotera ha assistito
alla scomparsa di troppe persone, colte da infarto, perché disgraziatamente non
è stata effettuata una diagnosi precoce, o perché determinati sintomi sono
stati sottovalutati o non compresi. L’unico grande problema, che non ha mai
trovato una soluzione, è che Nicotera e l’intero suo comprensorio, non sono mai
stati muniti di una postazione di Emergenza Urgenza. Un gap che ha pesato e
continua a pesare sulla sicurezza dei cittadini, sul loro diritto alla salute,
sulla possibilità di salvarsi la vita. In merito, sono stati scritti fiumi di
parole; sono state messe in piedi delle accorate proteste; è stata avviata una
raccolta firme per questuare ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale un
diritto fondamentale dell’essere umano, sancito dalla Costituzione ma negato
all’umanità del basso Vibonese. Ma niente è riuscito a smuovere le cose.
Nicotera, si sa, non ha un santi in paradiso, e questo ha determinato
l’abbandono del territorio. Si, perché il diritto alla salute passa attraverso
la politica. E la politica ha creato cittadini di serie A e di serie B. E
continuerà a crearne, finchè l’azienda sanitaria non sarà strappata
all’onorevole, all’assessore, all’uomo politico di turno e ai suoi calcoli
elettorali.
Nessun commento:
Posta un commento