Nicotera.
Al
via le procedure per l’assunzione di quattro nuovi impiegati nel municipio
costiero. Una determinazione assunta dal Ministero delle Finanze, previa
richiesta da parte dell’ente che, come già precisato su questo giornale, sta
attraversando una fase di gravi difficoltà sul piano amministrativo proprio a
causa della grave carenza di organico. Il Comune di Nicotera si trova in stato
di dissesto economico dallo scorso mese di marzo. A dichiararlo la Terna
commissariale guidata da Adolfo Valente che ha gestito l’ente per diciotto
mesi. Una scelta obbligata, quella degli inviati ministeriali, essendosi
trovati di fronte a una situazione debitoria allarmante e con scarsissime
risorse anche per gestire l’ordinario. I Commissari con una scelta drastica, e
non certo indolore, hanno azzerato i debiti dell’ente, alzando di fatto le
braccia al cospetto di un quadro economico dalla gravità irreversibile, così
spiegò a suo tempo Giuseppe Curciarello, il funzionario sovraordinato dell’area
economica, in un freddo pomeriggio di marzo, nella sala consiliare del Comune,
insolitamente affollata. I Commissari indissero un incontro pubblico con i
cittadini per renderli edotti di una decisione che avrebbe inevitabilmente
pesato sulle loro tasche e sulla qualità della loro vita. Da quel giorno,
lentamente ma incisivamente, gli effetti di quella decisione si fecero sentire
nella vita del paese. Il Comune può gestire solo l’essenziale, non vi sono
fondi per altro. Ma l’ambito che ha rivelato maggiore sofferenza è l’apparato
burocratico. A dare carburante alla macchina amministrativa sono ormai rimasti
in 15 dipendenti, più i due agenti della Polizia Municipale. Tanti
pensionamenti alla base della sfilacciatura della pianta organica; ma anche il
fatto che non sono mai state avviate negli anni scorsi le procedure per nuove
assunzioni. La ragione è sempre da rintracciare nelle condizioni economiche
proibitive. Da quando la città ha subìto il sistematico saccheggio da parte
della Sogefil e dei suoi complici, le cose hanno cominciato a girare male, in
un crescendo di problemi e disservizi, fino ai giorni nostri. Ora tutto è più
complicato. Per poter procedere con l’assunzione di un dipendente, il Comune ha
bisogno del placet da parte del ministero. D’altronde, la gestione economica è
rigorosamente sorvegliata da Roma, e gli stravizi e le ruberie incontrollate
hanno lasciato il posto a un dolente rigore. Ovviamente, a pagare lo scotto più
caro sono, come sempre, i cittadini, sia in termini di disservizi che di
aumento del costo delle tasse e dei servizi. Ma tornando ai quattro nuovi
attesissimi dipendenti, l’ente dovrebbe a breve esplicare quanto necessario per
procedere con i concorsi. Questa è, probabilmente, una delle necessità più
urgenti che il Comune si trova ad affrontare. Si pensi che qualche mese fa
emise una manifestazione di interesse per intercettare un volontario che si
occupasse della gestione dell’ufficio demografico, spesso chiuso, con
comprensibile disappunto da parte dei cittadini: ottenere un certificato di
nascita o di morte era diventato un’odissea. Al momento la gestione dell’area
amministrativa è affidata all’ingegnere Carmelo Ciampa, il quale, oltre ad
essere responsabile dell’ufficio tecnico, ha sotto la sua egida vari reparti
del Comune. Un vero eroico factotum. Confinato alla sola area amministrativa
durante la gestione commissariale (i Commissari lo sollevarono da responsabile
Utc in seguito a una leggerezza che gli costò una nuova denuncia da parte della
Guardia di Finanza), ora Ciampa è ritornato con il vento in poppa, più
indaffarato di prima. A lui il compito di preparare le carte per le nuove
assunzioni.
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