Nicotera.
E’
stato rinvenuto nella tarda mattinata di ieri il delfino che vedete nella foto
a corredo di questo articolo. Il cetaceo era parzialmente avvolto da un involucro
di plastica e, nel momento in cui alcuni pescatori si sono accorti della sua
presenza, il povero animale sembrava desse segni di vita. Ma erano solo i
flebili sussulti della morte perché in una manciata di minuti è rimasto
immobile, e gli occhi che fissavano disperatamente il mare si sono velati di
una luce opaca. Non si è potuto dunque fare niente per salvare il cetaceo.
Ignote le cause dello spiaggiamento. Impossibile stabilire se sia dovuto alla
tremenda mareggiata di ieri o alle irresistibili correnti del mare. Una analisi
sommaria della carcassa farebbe tuttavia escludere la morte in seguito a una
ferita, ad esempio a causa di un’elica di un natante. In tema di spiaggiamenti
di cetacei, gli scienziati hanno stabilito che i delfini sono animali capaci di
suicidarsi quando le condizioni della loro vita diventano insopportabili. Una
predisposizione dovuta alla spiccata sensibilità di uno degli animali più
intelligenti al mondo. Recentemente il geologo Jim Berkland ha stabilito che lo
spiaggiamento dei delfini è dovuto al cambiamento del campo magnetico
terrestre, un mutamento che è una delle cause dei terremoti. Non sappiamo quanto la teoria di Berkland
abbia trovato l’approvazione del mondo scientifico, sta di fatto che due giorni
fa San Ferdinando è stato l’epicentro di due terremoti; mentre lo Stromboli
continua a disturbare la pace del Mediterraneo con i suoi boati sottomarini.
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