Nicotera.
Possono
sembrare i dati relativi ad un passato oscurantista, eppure a Nicotera esistono
ancora sacche di analfabetismo. Infatti, secondo gli ultimi dati Istat, gli
analfabeti nella cittadina costiera, cioè gli adulti che non sanno leggere e
scrivere in lingua madre e non sono mai stati scolarizzati, sono 131. Le
femmine sono la maggioranza (81) rispetto ai maschi (49). Dato che rappresenta
il retaggio storico di un mondo arcaico che permetteva un minimo di istruzione
ai figli maschi piuttosto che alle bambine, spessissimo relegate in casa a
gestire i lavori domestici. Si tratta, dunque, di persone anziane che non hanno
mai avuto accesso al mondo dell’istruzione ma che sono stati inseriti nel mondo
del lavoro (in genere agricolo) già da bambini. Un numero consistente è
costituito dai cosiddetti “alfabeti”; trattasi di adulti “non scolarizzati che
sanno leggere e scrivere, per quanto debolmente, in lingua madre”, lingua di
cui hanno appreso gli elementi basilari grazie a percorsi informali. In questo
caso, invece, il dato si ribalta, rispetto a quello precedente: gli uomini sono
infatti la minoranza (175) rispetto alle donne (193). Un dato interessante che
sta indicare il desiderio e la vocazione delle donne di apprendere un minimo di
istruzione pur non aver mai avuto la possibilità di accedere ai percorsi
istituzionali. E’ probabile che i cosiddetti “alfabeti” siano nati prima del
1953, e non abbiano quindi usufruito della scolarità obbligatoria. Andando
avanti troviamo le persone munite di “licenza elementare”. Sono 879. In questo
caso a frequentare la scuola elementare sono state di più le bambine: 503
femmine contro 376 maschi. Approdiamo dunque a numeri più consistenti, quelli
relativi, cioè, a coloro i quali hanno la “licenza media”. Ancora una volta
troviamo in testa le donne: 1413 hanno frequentato la scuola fino alla terza
media; i maschi sono invece 809. A Nicotera sono in tutto 2.222 persone, su un
totale di 6192 abitanti. Non proprio il doppio, ma quasi, dei diplomati che
sono 1290. Qui la differenza tra i generi è azzerata, in entrambi i casi
infatti abbiamo 645 persone che hanno frequentato le scuole superiori, conseguendone
un attestato. Giungiamo dunque ai laureati. Essi sono in tutto 531. 256 sono
maschi, 272 femmine. I dati dimostrano dunque un paese con un livello di
scolarizzazione medio-basso, in quanto i suoi abitanti posseggono maggiormente
la licenza media. I laureati e i diplomati sono in numero drasticamente minore,
rispetto a quelli muniti di “terza media”, cioè la scuola dell’obbligo. Questo
dato è probabilmente legato all’età della popolazione, ormai anziana; e anche
al fatto che i giovani sono sempre di meno. Nel 2018 i ragazzi in età scolare
(dai 6 ai 19 anni) sono 825. Probabilmente molti di loro frequenteranno
l’Università, potendo così potenzialmente alzare la media di un paese con un
livello di istruzione deprimente. Ma quasi sicuramente le loro competenze
saranno al servizio di città più evolute.
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