venerdì 1 marzo 2019

Comune. Dieci nuovi volontari del Servizio Civile. Due di loro sarano impiegati negli uffici.


Nicotera. Indetto anche quest’anno il bando di partecipazione del progetto nazionale del Servizio Civile. Sono dieci i volontari da impiegare: giovani dai 18 ai 28 anni con dei requisiti specifici. L’area di intervento è l’educazione e la promozione sociale. Il progetto di quest’anno si intitola “Un tutor per amico”, e, si legge nelle scheda di presentazione, ha lo scopo “di  prevenire la dispersione scolastica, il disagio e l’esclusione sociale dei ragazzi; intende fornire agli studenti che frequentano le Scuole dell'obbligo la possibilità di fruire di una serie di sevizi di sostegno all’attività scolastica, realizzando il tutoraggio scolastico, forme diverse di accoglienza, e integrazione, offrendo spazi innovativi (grazie ai quali poter partecipare pienamente e consapevolmente alla vita sociale e culturale) per  intraprendere percorsi di maturazione e crescita personale”.
I candidati prescelti, dunque, dovranno immergersi in un settore sociale complesso e irto di non poche difficoltà. Una recente ricerca dell’Eurispes ha stabilito che la dispersione scolastica ha origini multifattoriali, per cui è erroneo stabilirne esclusivamente la causa nella provenienza dell’alunno da ceti meno abbienti. Un lavoro impegnativo attende dunque i ragazzi: per le loro prestazioni è previsto un compenso mensile di 433 euro. La novità di quest’anno è che due di essi dovranno essere indirizzati agli uffici comunali attualmente sprovvisti di personale. Della grave crisi che ha colpito la pianta organica del comune costiero abbiamo già ampiamente parlato. Inoltre si intravedono all’orizzonte nuovi imminenti pensionamenti. Un’evenienza che non farà che complicare le cose. Anche se, come annunciato, a portare un po’ di sollievo alla macchina amministrativa dell’ente vi è l’avvio, anche se non in tempi brevissimi, del bando di concorso per l’assunzione di nuovi quattro dipendenti. Anche per queste motivazioni è stato disposto che due dei volontari dovranno attivarsi per rimpolpare la pianta organica. Sembrerebbe, dunque, che sia giunto il momento per i ragazzi del Servizio Civile di darsi concretamente da fare per la città e le esigenze dei cittadini. Finora i volontari succedutisi a palazzo Convento non sono certo brillati per attivismo. E’ anche vero che ogni anno vi è un progetto a cui omologarsi, ma concedersi delle deroghe, per rendere servizio migliore alla comunità, non è certo un reato. Pare, insomma, non sia consentito in tempi così drammaticamente ristretti crogiolarsi in un immobilismo improducente. Finora, la città ha potuto vedere in azione i volontari nell’ambito dell’organizzazione dell’evento delle “scarpette rosse”, quello, cioè, contro la violenza sulle donne. Manifestazione meritoria, ma assai poco concreta a fronte di un paese che naviga in mille disservizi che colpiscono soprattutto i ceti più deboli, come gli anziani e gli ammalati, di cui nessuno più si occupa. Ma i ragazzi del servizio civile hanno un responsabile che indirizza le loro iniziative. Non servono più parole al vento e pieces teatrali, ma pragmaticità e concretezza, più di ogni altra cosa.

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