mercoledì 6 marzo 2019

La discarica Colantoni non è radioattiva. Lo ha certificato l’Arpacal di Reggio Calabria, in seguito a degli esami specifici. Al via la caratterizzazione dei rifiuti e la bonifica dell’area.


Nicotera. La famigerata discarica Colantoni non è radioattiva. Lo ha stabilito l’Arpacal di Reggio Calabria, in seguito a degli approfonditi controlli svolti nei giorni scorsi proprio nell’area incriminata. I tecnici dell’Agenzia regionale per l’ambiente si sono serviti di sofisticate apparecchiature che permettono di individuare eventuali fonti di radioattività in zone sospettate di poter custodire rifiuti tossici. L’Arpacal ha svolto le suddette verifiche su impulso del Ministero dell’Ambiente, messo in allarme dalla mobilitazione generale emersa in seguito alla nota questione dei fondi destinati al Comune di Nicotera che erano stati dirottati, a causa di un errore di toponomastica, al Comune di Joppolo. In breve era emerso che il corposo finanziamento, pari a più di un milione di euro, era destinato in realtà alla cittadina medmea. La vicenda permise di riaprire una vecchia ferita inerente proprio la discarica Colantoni, da sempre ritenuta responsabile dell’alta percentuale di tumori nella frazione pedemontana di Preitoni. Tale discarica, infatti, accolse per decenni ogni genere di rifiuto, materiale nocivo che ammorbava il terreno e le falde acquifere. Spesso si ipotizzò che quell’enorme immondezzaio potesse nascondere anche dei rifiuti radioattivi. Un’ipotesi che l’alta mortalità di tumori nel territorio circostante sembrava corroborare, mentre l’apprensione tra i cittadini si faceva sempre più palpabile. I rilievi effettuati dall’Arpacal, dunque, invalidano ogni ipotesi del genere. I risultati degli esami sono stati resi noti nel corso di una riunione in Prefettura alla presenza del rappresentante del Governo del territorio, Guido Longo, il Commissario alla guida del Comune di Nicotera, Michela Fabio, il responsabile dell’Area tecnica del municipio, architetto Bruno Doldo e il Generale di Brigata dell’Arma dei carabinieri Giuseppe Vadalà, nominato, il 24 marzo 2017, dal Consiglio dei Ministri commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari sulle discariche abusive. I rilievi svolti, c’è da precisare, costituiscono il primo step di una più complessa opera di bonifica. Infatti, grazie ai fondi destinati alla sanificazione della discarica, si procederà con lo studio della caratterizzazione dei rifiuti ivi contenuti, per valutarne la pericolosità ed effettuare l’adeguato smaltimento. Un’operazione complessa che richiede tempo e il denaro necessario per condurla in porto con successo. Il Ministero dell’Ambiente ha garantito il finanziamento necessario per il recupero dell’area, un’area, val la pena di sottolieare, spalancata su un paesaggio mozzafiato. E proprio per la sua superba bellezza, palazzo Convento sogna di trasformarlo, un giorno, in un giardino civico per il relax e il tempo libero.

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