mercoledì 6 marzo 2019

Un libro in ricordo di Lellè Solano. I relatori: “Rendere viva la sua eredità: i beni archeologici al servizio dello sviluppo del territorio”.


Nicotera. Si è svolto sabato sera nella sala conferenze del Museo d’Arte Sacra di Nicotera la presentazione del libro sullo studioso nicoterese Achille Solano. Un testo curato dalle archeologhe Maria D’Andrea e Margherita Corrado. L’evento è stato organizzato dal Touring club italiano di Lamezia Terme, il cui console, Giovanni Bianco, ha anche moderato il dibattito nel corso della serata. Un’iniziativa nata in collaborazione con le Associazioni culturali “Nicotera Nostra” e  “Proposte”; con il patrocinio del Comune di Nicotera e del Sistema Bibliotecario Vibonese. “Achille Solano, ricercatore gentiluomo”, questo il titolo del libro sullo studioso nicoterese, deceduto nel 2012. Un testo che ripercorre e illustra, con dovizia di particolari, gli importantissimi lavori condotti sul territorio da Lellè Solano (così chiamato dagli amici). Interminabile la lista dei ruoli e degli incarichi che egli ha ricoperto nell’ambito degli studi archeologici nazionali. Tra le altre cose, egli è anche stato collaboratore scientifico del laboratorio di analisi dei materiali antichi Università di Venezia; socio dell'Associazione Italiana di Archeometria dell’Università di Bologna; socio del Centro Studi Preistorici di Trento. Al suo attivo numerose scoperte. Come quella  della cava romana di granito a Nicotera; della stazione paleolitica di San Calogero; dell'insediamento rupestre di Zungri; del casale fortificato di Marmo presso Piperno; della chiesetta rupestre bizantina con reliquie di santo presso San Gregorio d'Hippona; e tanto altro ancora.
La serata evento in suo ricordo è cominciata con i saluti di Nicola Di Bella ed Anna Maria Giofrè, rispettivamente rappresentanti delle Associazioni Nicotera Nostra e Proposte. La Giofrè ha offerto alla platea un ricordo personale e molto sentito di Lellè Solano. La giovane avvocatessa si è detta pronta ad accogliere in pieno la grande eredità culturale dell’archeologo nicoterese. E cioè, «dai beni archelogici che insistono sul nostro territorio deve nascere uno sviluppo socio-economico che deriva dagli stessi; un turismo- ha aggiunto- che sia anche un turismo archeologico, e non legato solo al mare. Una grande risorsa, dunque, da valorizzare». E a proposito di valorizzazione dei beni presenti nel territorio, Nicola Di Bella ha ricordato come la Cava romana, una delle grandi scoperte di Lellè, sia stata riportata a un livello di decoro mai conosciuto prima proprio grazie all’associazione Nicotera Nostra. Un lavoro di recupero che voleva essere anche un omaggio allo studioso nicoterese. Il dibattito è stato moderato da Giovanni Bianco, console del Touring Club Italiano che ha tenuto a sottolineare che «è necessario riappropriarsi dei beni che Nicotera non ha più, tipo museo civico e Cava romana». Sono intervenuti Gilberto Floriani, presidente del Sistema bibliotecario vibonese; Domenico Romano Carratelli, presidente dell’Associazione regionale dei Bibliofili calabresi “G. Barrio”.
Gilberto Floriani ha parlato dei beni archeologici della Calabria, ancora troppo poco valorizzati; ma anche dei poli museali, dei parchi archeologici abbandonati. Domenico Romano Carratelli, ha offerto un ricordo personale di Achille Solano. Mentre Maria D’Andrea, nell’intervento conclusivo, ha sottolineato la figura di Lellè Solano come precursore dei tempi moderni in relazione alla fruizione dei beni archeologici, beni che devono essere fruibile da tutti.

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