Nicotera.
Si
è svolto sabato sera nella sala conferenze del Museo d’Arte Sacra di Nicotera
la presentazione del libro sullo studioso nicoterese Achille Solano. Un testo curato
dalle archeologhe Maria D’Andrea e Margherita Corrado. L’evento è stato
organizzato dal Touring club italiano di Lamezia Terme, il cui console,
Giovanni Bianco, ha anche moderato il dibattito nel corso della serata.
Un’iniziativa nata in collaborazione con le Associazioni culturali “Nicotera
Nostra” e “Proposte”; con il patrocinio
del Comune di Nicotera e del Sistema Bibliotecario Vibonese. “Achille Solano, ricercatore
gentiluomo”, questo il titolo del libro sullo studioso nicoterese, deceduto nel
2012. Un testo che ripercorre e illustra, con dovizia di particolari, gli
importantissimi lavori condotti sul territorio da Lellè Solano (così chiamato
dagli amici). Interminabile la lista dei ruoli e degli incarichi che egli ha
ricoperto nell’ambito degli studi archeologici nazionali. Tra le altre cose,
egli è anche stato collaboratore scientifico del laboratorio di analisi dei
materiali antichi Università di Venezia; socio dell'Associazione Italiana di
Archeometria dell’Università di Bologna; socio del Centro Studi Preistorici di
Trento. Al suo attivo numerose scoperte. Come quella della cava romana di granito a Nicotera; della
stazione paleolitica di San Calogero; dell'insediamento rupestre di Zungri; del
casale fortificato di Marmo presso Piperno; della chiesetta rupestre bizantina
con reliquie di santo presso San Gregorio d'Hippona; e tanto altro ancora.
La serata evento in suo
ricordo è cominciata con i saluti di Nicola Di Bella ed Anna Maria Giofrè,
rispettivamente rappresentanti delle Associazioni Nicotera Nostra e Proposte. La
Giofrè ha offerto alla platea un ricordo personale e molto sentito di Lellè
Solano. La giovane avvocatessa si è detta pronta ad accogliere in pieno la
grande eredità culturale dell’archeologo nicoterese. E cioè, «dai beni archelogici
che insistono sul nostro territorio deve nascere uno sviluppo socio-economico
che deriva dagli stessi; un turismo- ha aggiunto- che sia anche un turismo
archeologico, e non legato solo al mare. Una grande risorsa, dunque, da
valorizzare». E a proposito di valorizzazione dei beni presenti nel territorio,
Nicola Di Bella ha ricordato come la Cava romana, una delle grandi scoperte di
Lellè, sia stata riportata a un livello di decoro mai conosciuto prima proprio
grazie all’associazione Nicotera Nostra. Un lavoro di recupero che voleva
essere anche un omaggio allo studioso nicoterese. Il dibattito è stato moderato
da Giovanni Bianco, console del Touring Club Italiano che ha tenuto a sottolineare
che «è necessario riappropriarsi dei beni che Nicotera non ha più, tipo museo
civico e Cava romana». Sono intervenuti Gilberto Floriani, presidente del
Sistema bibliotecario vibonese; Domenico Romano Carratelli, presidente
dell’Associazione regionale dei Bibliofili calabresi “G. Barrio”.
Gilberto Floriani ha
parlato dei beni archeologici della Calabria, ancora troppo poco valorizzati;
ma anche dei poli museali, dei parchi archeologici abbandonati. Domenico Romano
Carratelli, ha offerto un ricordo personale di Achille Solano. Mentre Maria
D’Andrea, nell’intervento conclusivo, ha sottolineato la figura di Lellè Solano
come precursore dei tempi moderni in relazione alla fruizione dei beni archeologici,
beni che devono essere fruibile da tutti.
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